BANCHIERI, Zanobi
Nicola Carranza
Di nobile famiglia di Pistoia, nacque in questa città il 22 luglio 1747. Fin da giovanissimo rivelò una spiccata tendenza alla lettura e un animo profondamente religioso. [...] di Utrecht, ormai apertamente scismatica. E quando il de' Vecchi, nel 1778,si fece promotore dell'invio di lettere di comunione con la Chiesa olandese, il B. aderì all'iniziativa sottoscrivendo, dopo aver partecipato alla stesura di essa, la lettera ...
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DE' COLTI, Alvise
Mauro Scremin
La vicenda del D. è strettamente legata alle vicissitudini dell'anabattismo veneto del Cinquecento. Gran parte delle notizie su costui infatti sono tratte dagli atti [...] anabattismo, cioè "che li chistiani non possono esercitare magistrati et signorie, dominii et regni" ed insistevano sull'importanza della comunione dei beni. Tra i primi, chiamati anche o giosefiti", era il D. fiancheggiato da Marcantenio da Prata di ...
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FRANCIOTTI, Cesare
Elena Del Gallo
Nacque a Lucca il 3 luglio 1557 da Michele e da Maria Bertolini, i cui antenati, a partire dal sec. XV, avevano spesso ricoperto cariche nelle magistrature della Repubblica [...] il F. pubblicò, su invito del Leonardi, la prima parte Delle pratiche di meditationi per avanti e dopo la santissima comunione, opera che in seguito ampliò e che ebbe presto un grande successo, come testimoniamo le numerose ristampe di area veneta ...
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Bacco
Massimo Di Marco
Il dio dell'ebbrezza
Bacco (chiamato dai Greci Dioniso) è il dio del vino e dei misteri. È il simbolo dell'ebbrezza, della sensualità e del vitalismo più sfrenato, quale si manifesta [...] sacramentale: Dioniso stesso aveva assunto la forma dell'animale sacrificato, e ingerendo le carni della vittima i fedeli entravano in comunione con il dio.
Il dio del teatro e dei misteri
In Atene, a partire dall'epoca del tiranno Pisistrato (6 ...
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YAZIDI
Michelangelo Guidi
. Nome di un gruppo di popolazioni ordinate a tribù, di origine e di lingua curda e con religione propria; detti comunemente adoratori del diavolo. Il loro nucleo principale [...] inferiori, errano fino al giorno del giudizio. Il culto, in cui entrano molti elementi cristiani (battesimo, forme di comunione, ecc.) dovuti in parte, senza dubbio, ai contatti con comunità cristiane specialmente nestoriane, ma forse anche alla ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] unità fosse offerta, per ciascuna Chiesa, dal trovarsi "in comunione" con quella di Roma. Era la premessa dell'effettiva considerare il 1054 come la data della brusca rottura della comunione fra le due Chiese, mentre invece anche nell'alto medioevo ...
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GONZAGA, Ercole
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova, secondogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este, il 22 nov. 1505. Ricevette al battesimo il nome Luigi, ma fu chiamato Ercole in onore [...] si erano concentrati su un altro tema delicato, la concessione del calice ai laici nella celebrazione dell'eucarestia (la comunione sotto le due specie). Il G. (ancora insieme con il Seripando) si mostrava favorevole, ma prevedendo le opposizioni di ...
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DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] su quei punti in cui non veniva toccata la sostanza della fede, come per es. nel caso del calice ai laici (comunione sotto le due specie) e del matrimonio degli ecclesiastici.
Egli d'altra parte considerava utopistico il progetto di un concilio come ...
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Millenarismo
Luciano Pellicani
Millenarismo e utopismo
Il termine 'millenarismo' è stato coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, nell'imminente avvento del Regno [...] Adoratori di Dio assunsero un carattere spiccatamente rivoluzionario. Essi riuscirono a creare uno Stato nello Stato basato sulla comunione dei beni, sul divieto dell'accumulazione privata dei capitali e sull'obbligo sociale del lavoro.Nel 1865 il ...
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BENINCASA, Orsola
Silvana Menchi
Discendente per parte di padre da una famiglia di nobile origine, forse siciliana, la B. nacque a Napoli (dove la famiglia, si era trasferita nel sec. XVI da Citara, [...] . sentiva pronunciar devotamente parole come "amor divino" e quando si accostava all'Eucarestia, sicché la sua comunione divenne spettacolo frequentatissimo di edificazione devota.
Il fenomeno era accompagnato da irrigidimento generale del corpo, che ...
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comunione
comunióne s. f. [dal lat. communio -onis (nei sign. 2 e 3 dal 4° sec.), der. di communis «comune1»]. – 1. a. L’esser comune a più persone, comunanza: c. di averi, di beni, di diritti; c. di vita. In partic., nel linguaggio giur.:...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...