SIRICIO, santo
Elena Cavalcanti
Nacque a Roma; il padre si chiamava Tiburzio. S. successe a Damaso poco dopo la morte di questi avvenuta l'11 dicembre 384, e il suo pontificato durò quindici anni. Fonte [...] matrimonio delle vergini consacrate (Codex Theodosianus IX, 25, 2), e prescrive la reclusione a vita nelle loro celle, concedendo la comunione solo in punto di morte (ep. 1, 6, in P.L., XIII, col. 1137C). Particolarmente ampia è la trattazione sull ...
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Anacoreta
C. Lapostolle
L'a. è 'colui che si pone fisicamente lontano dal mondo' (il verbo gr. ἀναχωϱεῖν significa 'starsene appartati'); il termine corrisponde a quello di 'eremita', più frequente [...] nella pittura bizantina in aspetto ieratico. Sono a volte rappresentati alcuni episodi della loro vita (per es. la comunione di Maria Egiziaca), ma i cicli narrativi sono rari.Si trovano nelle chiese ritratti di a. precedenti alla controversia ...
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Marcellino, santo
Angelo Di Berardino
Le notizie antiche su M. sono talvolta confuse e danno luogo a discussioni e divergenze. Secondo il Catalogo Liberiano succede a Caio il 30 giugno del 296 (secondo [...] donatista era quella di avere un vescovo della setta riconosciuto e accettato a Roma, con il quale avere la comunione ecclesiale e giustificare la loro cattolicità. Per questo da una parte tentavano di invalidare la successione apostolica romana ...
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SERGIO II
Ilaria Bonaccorsi
Nato a Roma nel 785 o nel 795, apparteneva a una nobile famiglia romana, la stessa dei pontefici Stefano IV e Adriano II. Rimasto orfano all'età di dodici anni fu accolto [...] S., sia per la riassunzione anticanonica sia per l'evidente opposizione di Carlo, preferì che i due vescovi rimanessero nella sola comunione laica fino a quando la loro posizione non fosse stata esaminata da un concilio (Le Liber pontificalis, p. 90 ...
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FABER (Fabri, Fabro), Giovanni
Gabriella Belloni Speciale
Nacque nel 1574 a Bamberga, in Baviera, da genitori protestanti.
Sconosciuti rimangono nome e cognome della madre mentre sono noti il nome del [...] manoscritta un'Oratio, con dedica al Cobelluzzi, qua ignis et metallorum exemplo quam parum sciamus demonstratur), che aveva in comunione soprattutto con il Müller e lo Schreck.
La sua adesione all'Accademia dei Lincei di Federico Cesi, in data 29 ...
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CAMBI, Bartolomeo (Bartolomeo da Salutio)
Adriano Prosperi
Nato a Socana, nel Casentino, il 3 apr. 1558 da Giacomo e Camilla, contadini, gli venne imposto il nome di Grazia. Trascorse l'infanzia fra [...] nonché dai fatti che dimostravano concretamente la sua capacità di opporsi alla volontà dei potenti, come il rifiuto di ammettere alla comunione i giovani nobili che portavano il "ciuffo". Il clima creato da quella predica fu tale che il duca ritenne ...
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GOINEO, Giovanni Battista
Silvana Cavazza
Nacque a Pirano, località costiera dell'Istria veneziana poco a sud di Capodistria, intorno al 1515.
Suo padre Francesco Goina era ancora in vita nel 1550; [...] , il 28 maggio, gli furono presentate le accuse: avere negato il primato papale e il purgatorio, difeso la comunione sub utraque specie anche per i laici, sostenuto che tutti i fedeli potevano compiere funzioni sacerdotali, non aver rispettato ...
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CHIAVARI, Fabiano (Fabiano da Genova)
Gigliola Fragnito
Nacque a Genova intorno al 1489 in una antica famiglia originaria di Chiavari trasferitasi a Genova fin dal XII sec., che aveva dato alla Chiesa [...] una crisi così profonda da minacciarne la stessa coesione, ma anche di un'amicizia fatta di reciproca stima e di intima comunione di pensiero che si protrasse ben al di là del periodo in cui i due uomini furono legati da un rapporto gerarchico ...
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CAMPEGGI, Giovanni
Adriano Prosperi
Nacque a Bologna nel 1513 da Antonio Maria e Lucrezia Guastavillani. Studiò diritto civile e canonico, addottorandosi in utroque nel 1534. Si avviò fin da giovane [...] i gesuiti. Il C. aveva cominciato a prestar ascolto a due "heremiti" che si scagliavano contro la pratica devota della comunione frequente, incoraggiata dai gesuiti; ma la lettera del 12 giugno 1554 con cui il Palmio informa delle sue preoccupazioni ...
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ELIANO, Giovanni Battista
Cesare Ioly Zorattini
Nacque a Roma nel 1530 da Ḥanah, figlia del celebre grammatico e lessicografo Elia Levita, e da Yitzchaq ben Yeḥiel Boemo e, proprio in onore del nonno [...] dall'E., mentre il Graf gli attribuisce la versione araba di uno scritto di Luis de Granada sui sacramenti della confessione e della comunione (IV, p. 214). L'E. è invece l'autore del At Ta'lim al-masīḥī, la traduzione in arabo del catechismo latino ...
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comunione
comunióne s. f. [dal lat. communio -onis (nei sign. 2 e 3 dal 4° sec.), der. di communis «comune1»]. – 1. a. L’esser comune a più persone, comunanza: c. di averi, di beni, di diritti; c. di vita. In partic., nel linguaggio giur.:...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...