Architettonicamente è la parte superiore di un sostegno (colonna o pilastro) posto direttamente a contatto con un elemento sostenuto (architrave o arco). Nella sua forma schematica si possono distinguere [...] ricca e il più armonico sviluppo.
Nella sua forma più comune si compone di un abaco quadrato a lati incurvati posto al parte la sopravvivenza di elementi e modi di composizione medievali, derivati alla loro volta da una parallela trasformazione ...
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Città capitale del Belgio e capoluogo del Brabante, posizione 50° 51′10″ N., 4° 22′13″ F., tra 15 e 100 m. s. m.
Trae origine da un mercato del primo Medioevo: Bruxella nei più antichi documenti (sec. [...] in quercia (1493) da Jean Borman; con preziose oreficerie medievali di Godefroid de Claire, di Hugo d'Oignies, della scuola i borghesi, esercitano le funzioni di giudici e reggono il comune.
Il sec. XIII e il XIV furono per Bruxelles periodi ...
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. Le regioni dell'Africa del nord, che si estendono dai confini occidentali dell'Egitto fino all'Atlantico, sono state in epoca storica teatro di conquiste e di immigrazioni, di imprese commerciali e di [...] anche spiegare con l'ipotesi di una comune origine etnica e di un comune patrimonio di civiltà restato tale in tutta metà del sec. VII dell'era volgare); in un periodo medievale, che comprende la conquista e l'invasione araba, l'islamizzamento dei ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] in sogno a Bethel la porta del cielo, cioè la scala che mette in comunicazione il cielo con la terra (Gen., XXVIII, 12), per la quale gli angeli quattro Vangeli, ritorna con frequenza nell'arte medievale e viene descritta nel Manuale della pittura del ...
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Poiché "amministrazione" in senso lato significa attività preordinata al conseguimento di uno scopo, s'intende come l'amministrazione pubblica possa genericamente considerarsi quale attività preordinata [...] l'attuazione della legge.
Di tale concetto, che può dirsi comune, è stata tentata la critica rilevando che le norme amministrative conferiti dal principe, ecc. Anche nel diritto medievale, poiché gli uffici pubblici venivano considerati come ...
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È la terza città della Germania per numero d'abitanti (dopo Berlino e Amburgo; soltanto settima nel 1900) e il centro culturale e commerciale della Renania. È posta a 38 m. s. m., a 50°56′ N. e 6°57′ E., [...] il punto in cui la più facile e frequentata via di comunicazione fra la Germania e la Gallia passava il Reno: onde più piccoli allargamenti (1106), fu costruita l'imponente cerchia medievale.
Colonia divenne un mercato importante; la colonia di ...
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TRINITÀ
Enrico ROSA
Umberto GNOLI
. 1. Questo termine nel linguaggio cristiano e conforme alla teologia cattolica, riferendosi cioè a Dio uno nell'Essenza (Essere assoluto, natura, sostanza) e trino [...] unico Mediatore nostro presso il Padre, per cui e in cui egli vive e comunica la vita agli uomini (Giov., VI, 57; XVII, 21), mentre ha tutto la serie dei dottori dell'età susseguente, della medievale soprattutto con l'avvento della scolastica, che ...
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ILLUMINISMO (ted. Aufklärung)
Federico Chabod
Con questo termine si suol designare quel movimento spirituale che s'inizia già nella prima metà del'sec. XVII, ma che giunge al suo pieno sviluppo nell'Europa [...] ciò un completo capovolgimento di posizioni di fronte al mondo medievale, per il quale non la natura, ma l'uomo, di volontà, riesce a emergere sulla media; non la "virtù" nella comune accezione del termine, ma la virtù ch'è capacità d'agire, coerenza ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] trasforma il titolo del libro aristotelico nel nome comune della scienza in esso trattata, si afferma autore, Firenze 1934), e specialmente pp. 171-236. Per l'età medievale e moderna si vedano le trattazioni generali di storia della filosofia (per ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] rivelate e autore della dottrina delle due verità - figura così comune nel Medioevo latino ed ancor oggi non rara fra gli studiosi A., edizioni del Commentatore (v. sopra) e di averroisti medievali.
E la scuola, che, in quanto rimane attaccata ad ...
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comune3
comune3 s. f. – 1. Variante ant. del s. m. comune2, per indicare il comune medievale (si disse anche la comuna). 2. Nome (fr. la Commune) dato al governo municipale di Parigi dal 1789 al 1795, e al potere rivoluzionario che si installò...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...