Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] recensione. La storia della letteratura italiana, così come era stata consegnata dalla vecchia tradizione, era una storia compatta e senza chiaroscuri, considerata organica nella diversità, di una organicità nella quale tutto si giustificava. Con le ...
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CODRONCHI, Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Imola l'8 ag. 1748 dal conte Innocenzo e da Giulia Stivivi di famiglia riminese. Compì i suoi studi nel locale collegio retto dai gesuiti, ma anche nell'ambiente [...] da parte dei metropolitani, anche in caso di mancata approvazione del papa. Il disegno questa volta fallì di fronte alla compatta resistenza dell'episcopato, restio a veder annullato il potere di giurisdizione del papa sulla Chiesa. Il C. si segnalò ...
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DE LUCA, Giuseppe
Maurizio Tiberi
Nacque a Roma il 25 dic. 1876, primo di sette figli, da Nicola e da Lucia De Filippi. A otto anni entrò a far parte della schola cantorum dei fratelli Carissimi a S. [...] lo sviluppo di una magistrale arte vocale e di un altissimo stile esecutivo. Il timbro chiaro di una voce compatta e baldanzosamente giovanile caratterizza le prime dodici registrazioni G & T, ma già nelle quarantaquattro facciate Fonotipia del ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] . C'è piuttosto da osservare che G. IX, nel periodo 1239-41, non ottenne che delusioni e smacchi. La Germania fu compatta, sia nei principi ecclesiastici, sia nei principi laici; l'Impero latino d'Oriente fu favorevole o per lo meno non contrario a ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] , con ottimo esito, a Vienna. Anche questo spartito segna un decisivo passo innanzi verso una più compatta unità del melodramma belliniano.
I recitativi drammatici prendono maggior ampiezza e consistenza; accanto ad arie affatto convenzionali ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] ad esempio la straordinaria restituzione naturalistica del legno della croce, analizzato fino nelle venature, oppure la plasticità compatta del corpo di Cristo. Dal punto di vista dello stile, il rimando più stringente agli affreschi padovani si ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] ecclesiastica, lotta all'eresia, controllo inquisitoriale, politica antiasburgica venivano così a legarsi indissolubilmente in una compatta visione, alla cui radice stava il rifiuto di qualsiasi divaricazione tra missione spirituale e incombenze ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] la vita cortese, arte e politica.
L'edificio, "opera grande e maravigliosa" (Cellini, I, XL), nella sua apparenza compatta e unitaria, sottolineata dalla pianta quadrata e dall'ordine unico, si è prestato a interpretazioni totalizzanti sulla poetica ...
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FRESCOBALDI, Girolamo
Oscar Mischiati
Nacque a Ferrara ai primi di settembre (fu battezzato il 13) del 1583 da Filippo e Lucrezia. La famiglia era di buona condizione: il padre acquistava infatti l'11 [...] di più "partite" isolate e indipendenti, tende a semplificarsi e a risolversi in un'unità continua e compatta, come può vedersi nelle Cento partite sopra passacagli contenute nell'Aggiunta al Primo libro di toccate, impressionante monumento ...
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Xenofobia
Simonetta Tabboni
Definizione del concetto
Xenofobia (da ξένοϚ, straniero, e ϕόβοϚ, paura) significa paura dello straniero, paura che si manifesta attraverso comportamenti e atteggiamenti [...] collettiva e contribuisce a definirla. Lo straniero è 'originario' nel senso che egli stesso non rappresenta un'identità coerente, compatta; prima ancora di entrare nella città dell'autoctono, lo straniero ne faceva già parte, nel senso che la sua ...
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compatta
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. compatto]. – 1. Vettura di medie o piccole dimensioni e cilindrata, caratterizzata da una forma estremamente contenuta e raccolta, pur disponendo all’interno di uno spazio relativamente ampio: è...
compattamento
compattaménto s. m. [der. di compattare]. – L’atto, il fatto di compattare, di compattarsi; è meno com. di compattazione, ma riferibile anche, in senso fig., a persone. In informatica, c. dei dati, lo stesso che compressione...