LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] documenti inventariali del LUDOVISI, Ludovico, la sezione di pittura contemporanea riflette in effetti un'adesione alla compatta regia culturale che ispirò la decorazione monumentale. Furono innanzitutto i legami di origine con Bologna a orientare ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] verificarsi nei diversi ordini della realtà, incluso quello del pensiero. In particolare, l'A. nega che di là dalla compatta trama dei fenomeni naturali resti una trascendente Causa prima. La legge genetica della realtà è il passaggio dall'indistinto ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] e ancora impacciata dei modelli antichi; il secondo, degli anni 1409-1414, è caratterizzato dall'uso di una umanistica compatta, alta e stretta, influenzata da esempi di pregotica del sec. XII. Il terzo e ultimo periodo noto rappresenta quello ...
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FABRETTI, Ariodante (Giuseppe Goffredo Ariodante)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Perugia il 1° ott. 1816 da Giuseppe, singolare personaggio di popolano autodidatta originario di Deruta, e da Assunta [...] . Continuò la serie degli insuccessi nel 1874, e questa volta fu più grave lo scorno, perché vi era stata una mobilitazione compatta in suo favore, essendo scesi in campo lo stesso F. Crispi ed U. Rocchi con il giornale La Provincia. Finalmente nel ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] critici la più interessante e riuscita della vena narrativa faldelliana; si tratta di un racconto lungo, di struttura compatta e omogenea, centrato su due caratteri o tensioni opposti, manifestazioni complementari di un caso di "patologia nevrosica ...
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CAVALCANTI, Giovanni
Claudio Mutini
Di questo scrittore, che è tra i più significativi, a Firenze, della civiltà letteraria quattrocentesca, si posseggono scarsi e saltuari dati biografici, frutto recente [...] : e sono proprio questi effetti di intrico, di tenacità materiale che si prefigge lo scrittore; donde una prosa fitta, compatta, ove si distingue a fatica il discorso diretto dalla narrazione e l’osservato dall’immaginario, una prosa ricca di cadenze ...
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COLLETTI, Lucio
Giuseppe Bedeschi
Nacque a Roma l’8 dicembre 1924. Si laureò in filosofia all’università di Roma col crociano Carlo Antoni, con una tesi sulla logica di Croce. Ma le sue simpatie non [...] , la concezione marxiana che il superamento della proprietà privata avrebbe di per sé determinato una società assolutamente compatta, omogenea, senza alternative di fini; ovvero che, sparita la divisione in classi, sarebbe sparita con essa qualsiasi ...
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CODRONCHI, Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Imola l'8 ag. 1748 dal conte Innocenzo e da Giulia Stivivi di famiglia riminese. Compì i suoi studi nel locale collegio retto dai gesuiti, ma anche nell'ambiente [...] da parte dei metropolitani, anche in caso di mancata approvazione del papa. Il disegno questa volta fallì di fronte alla compatta resistenza dell'episcopato, restio a veder annullato il potere di giurisdizione del papa sulla Chiesa. Il C. si segnalò ...
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DE LUCA, Giuseppe
Maurizio Tiberi
Nacque a Roma il 25 dic. 1876, primo di sette figli, da Nicola e da Lucia De Filippi. A otto anni entrò a far parte della schola cantorum dei fratelli Carissimi a S. [...] lo sviluppo di una magistrale arte vocale e di un altissimo stile esecutivo. Il timbro chiaro di una voce compatta e baldanzosamente giovanile caratterizza le prime dodici registrazioni G & T, ma già nelle quarantaquattro facciate Fonotipia del ...
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BEI, Adele
Nadia Ciani
Da Cantiano all'esilio
Adele Bei nacque, terza di undici figli, il 4 maggio 1904 a Cantiano (Pesaro e Urbino); il padre, Davide, faceva il boscaiolo e la madre, Angela Broccoli, [...] erano stati sicuramente guardati con sospetto all’interno di una CGIL che si muoveva all’epoca come una falange compatta non ammettendo atti di indisciplina. Bei, invece, aveva dimostrato in diverse occasioni di non accettare un ruolo da soldato ...
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compatta
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. compatto]. – 1. Vettura di medie o piccole dimensioni e cilindrata, caratterizzata da una forma estremamente contenuta e raccolta, pur disponendo all’interno di uno spazio relativamente ampio: è...
compattamento
compattaménto s. m. [der. di compattare]. – L’atto, il fatto di compattare, di compattarsi; è meno com. di compattazione, ma riferibile anche, in senso fig., a persone. In informatica, c. dei dati, lo stesso che compressione...