commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] lietamente. Sopravvive oggi come forma d’arte drammatica pressoché unica, in cui però il lieto fine non è più indispensabile.
La c. greca attica sorse dai canti fallici delle feste dionisiache; intorno ...
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Commedia elegiaca
Ferruccio Bertini
Il teatro sacro nasce e si sviluppa in età medievale attraverso le forme liturgiche della sequenza e del tropo; quando, uscito dal tempio, esso propone le sue rappresentazioni [...] e in alcuni brani del Milo di Matteo di Vendôme, scendiamo invece su un piano assai più realistico e concreto con le commedie composte in Italia meridionale nella prima metà del sec. XIII.
Nel De Paulino et Polla, composto fra il giugno del 1228 e ...
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Poema di Dante Alighieri in terzine di endecasillabi a rime incatenate (ABA, BCB, CDC ecc.). È diviso in 3 cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ogni cantica in 33 canti; pertanto l'opera, con il [...] . Quanto al titolo, è da osservare che nel Medioevo si era persa la nozione di tragedia e commedia come rappresentazioni sceniche; questi termini, quindi, indicavano semplicemente componimenti narrativi, che si distinguevano tra loro per diversità ...
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Poeta ateniese della commedia "antica"; contemporaneo di Aristofane; fece rappresentare la sua prima commedia alle Lenee del 429 a. C. Pare che la sua commedia il Misantropo fosse una commedia di carattere; [...] nelle Muse trattò lo stesso argomento delle Rane di Aristofane, che furono rappresentate contemporaneamente ...
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("La commedia degli spettri") Commedia (forse del 188 a.C.) del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), che probabilmente deriva da Φάσμα del comico greco Filemone. È la commedia [...] Teopropide, tornato in Atene dopo anni di lontananza per affari; ma in essa Tranione aveva nascosto il figlio scioperato di Teopropide con un amico e le rispettive amanti. Scoperto l'imbroglio, la commedia si chiude con il perdono generale. ...
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(“Stico”) Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), rappresentata nel 200 a.C., derivante da una commedia di Menandro.
Due fratelli sono partiti già da tre anni per la mercatura [...] senza più dar notizia alle mogli; e queste resistono alle esortazioni paterne a divorziare, finché i mariti ritornano. La commedia prende nome dal servo di uno dei due mercanti, che appare solo verso la fine ed è estraneo all'azione principale; si è ...
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(gr. Νεϕέλαι) Commedia (423 a. C.) del commediografo greco Aristofane (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), che ottenne il terzo premio alle Dionisie.
Approfondimento di Ettore Romagnoli da Aristofane [...] del suo peccaminoso proposito d'imbrogliare il prossimo.
Nella parabasi Aristofane dichiara che le Nuvole sono la sua più bella commedia. E i posteri, in genere, hanno ratificato il suo giudizio: tranne che di quando in quando si levano voci di ...
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("La gomena") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), già ritenuta l'ultima da lui composta, è stata poi datata al 189 a.C., anche se alcuni portano la sua cronologia [...] intermezzo corale, in settenari giambici, di pescatori che cantano la loro misera vita di stenti. È l'unica commedia di Plauto non ambientata in una città e bellissime sono le descrizioni dell'ambiente prevalentemente marinaro; intensamente vivo è ...
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Poeta greco della commedia attica "antica", vincitore per la prima volta nel 440 a. C., secondo nelle Dionisie del 409; ci restano pochi frammenti di una sua commedia, Le Baccanti. ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
commediante
s. m. e f. [der. di commedia]. – 1. Attore di commedia o di drammi; oggi ha solo senso spreg., ed è sostituito da attore (o artista) comico, attore drammatico. 2. fig. Persona che simula, che recita la commedia: essere un c., una...