ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] , 94-102), e l'ispirazione andò via via innalzandosi di tono, e fu rincalzata con più arte (Purg., IX, 70-72), sin che la "commedia" divenne "poema sacro", a cui non bastò più né lo stile mediano né la lingua più comune, ma si fece in tutto degno di ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] eventi.
Agli impiegati torinesi accorsi in gran numero all’Alfieri – dicono le cronache giornalistiche del 1863 – la commedia però non piacque. Il pubblico si dimostrò freddo, mormorò ai passaggi salienti, apparve palesemente scontento alla fine ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] e si sciolgono; una vena perenne di festività zampilla dall'intima gaiezza dello scrittore. Non tutte, si sa, le cento e tante commedie che il Goldoni scrisse in prosa e in verso, in lingua comune e in dialetto, con o senza le maschere, sono modelli ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] rapidamente; varie ristampe uscirono a Bologna, a Pesaro, a Napoli, a Torino. A Vienna fin dal '51 si traduceva e si recitava qualche commedia del G. Il suo nome era ormai popolare in tutta la pianura del Po, a Genova e in Toscana. Nel'53 anche i ...
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Letterato e giurista (Morrovalle 1668 - Padova 1734). Insegnò diritto a Macerata, e dal 1710 greco e latino a Padova. Lasciò poesie, una tragedia (Ulisse il giovane, 1720), una commedia (La Sanese, 1734), [...] epistole e orazioni latine ...
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Vergerio, Pietro Paolo, il Vecchio
Umanista (Capodistria 1370 - Budapest 1444). Dopo aver studiato a Padova, insegnò (1386) dialettica a Firenze, quindi (1388-90) fu lettore di logica a Bologna dove [...] scrisse la commedia Paulus, di imitazione terenziana. Passato a Padova, ebbe grande familiarità con il cancelliere Giovanni da Conversino, compose sette Orationes pro sancto Hieronymo, il trattato De arte metrica in collaborazione con F. Zabarella, e ...
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Giurista e dantista (Lochau 1800 - Halle 1883), prof. di diritto romano, bizantino e prussiano, nell'univ. di Breslavia (1823) e poi (1834) di Halle. Dopo una soddisfacente ricostituzione del testo della [...] del Convivio e pubblicò (1862) la prima vera edizione critica della Divina Commedia, servendosi principalmente del criterio della lectio difficilior. Della Commedia procurò anche una buona traduzione in giambi non rimati (1865). Fu anche fondatore ...
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BARBATI (Barbato), Petronio
Enzo Noè Girardi
Discendente da una nobile famiglia che aveva goduto l'aggregazione al consiglio della città di Foligno fin dall'anno 1211, nacque in questa città verso la [...] dal libro delle Riformanze del Comune, "in adventu. Domini Legati" - mentre non è possibile stabilire se fossero sue anche le commedie per la cui recita si deliberarono spese, come risulta dallo stesso libro, nel 1538 e nel 1542. Verso gli ultimi ...
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PALOMBA, Antonio
Raffaele Mellace
PALOMBA, Antonio. – Nacque a Napoli il 20 dicembre 1705.
Scarse le notizie biografiche accertate. Le fonti lo designano come ‘notaro’: apparteneva cioè al ceto forense, [...] ’autunno 1762, e prima ancora quella di Trinchera al Tutore nnamorato (Pace, 1749), in cui si prevede la buona riuscita della commedia per la qualità della musica «e pe lo concierto de lo Sio Donn’Antonio Palomba, che ogge non ave lo paro» (Cicali ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] di Storia e Letteratura, 1944, pp. 109-48), e dopo quel che più tardi ho aggiunto nel volume Dal «Convivio» alla «Commedia», Roma, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo,1960, pp. 238-57, sento oggi il bisogno di ritornare su alcuni punti intorno ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
commediante
s. m. e f. [der. di commedia]. – 1. Attore di commedia o di drammi; oggi ha solo senso spreg., ed è sostituito da attore (o artista) comico, attore drammatico. 2. fig. Persona che simula, che recita la commedia: essere un c., una...