Dite
Vittorio Russo
Dite (dal latino Dis-Ditis, con cui i Latini designavano la divinità, corrispondente al Plutone dei Greci, che presiedeva all'Averno, l'oltretomba pagano) è uno dei nomi che D. adotta, [...] città "] aperta (If VIII 130). Ma ecco che all'improvviso compaiono sulla torre sovrastante la porta di Dite le feroci 'Inferno, Firenze s.a.; F. Flamini, I significati reconditi della Commedia di D. e il suo fine supremo, Livorno 1904; L. Filomusi ...
Leggi Tutto
sicuro (securo)
Alessandro Niccoli
È presente in tutte le opere meno che nelle Rime, ma è usato con frequenza - come assoluto oppure seguito da un complemento introdotto da ‛ di ' o da ‛ da ' - solo [...] nella Commedia; compare anche nel Fiore e nel Detto e, una volta, nelle Rime dubbie. Ha per lo più valore predicativo; " esitante " per vergogna e timore. Una stella cadente che solca all'improvviso il cielo ‛ muove ' li occhi che stavan sicuri (Pd XV ...
Leggi Tutto
TADDEI, Luigi
Francesca Romana Rietti
– Nacque a Forlì il 22 agosto del 1802, figlio degli attori Francesco e Marianna Nardi e fratello minore di Rosa, anche lei attrice e celebre poetessa all’improvviso [...] Reale Sarda e riprese a vagabondare da una compagnia all’altra finché nel 1852 entrò nella prestigiosa compagine stabile 412-415; I. Ciampi, L. T. Caratterista, in Id., La commedia italiana. Studi storici, estetici e biografici, Roma 1880, pp. 393- ...
Leggi Tutto
FONSI, Francesco
Franco Pignatti
Disponiamo solo di pochi lacerti biografici su questo letterato attivo a Siena nella prima metà del sec. XVI, autore di commedie ed egloghe pastorali. Dai frontespizi [...] all'improvviso. Più avanti, quando i giovani inscenano il gioco dell'"a proposito", che consiste nel pronunciare parole a catena ciascuno nell'orecchio del vicino per vedere il risultato finale, è previsto che il gioco prosegua "fuor di commedia ...
Leggi Tutto
GARAVINI, Girolamo
Cristina Reggioli
Nato a Ferrara probabilmente nella seconda metà del Cinquecento (nessuna notizia è stata reperita sulla sua nascita negli archivi locali), fu uno dei grandi attori [...] di professione del suo tempo e divenne famoso per il personaggio del capitano Rinoceronte che interpretava nelle commedieall'improvviso.
Sposò la bolognese Margherita Luciani, anche lei attrice, nota sotto il nome d'arte di Flavia, dalla quale ebbe ...
Leggi Tutto
La grande guerra
Mario Sesti
(Italia/Francia 1959, bianco e nero, 135m); regia: Mario Monicelli; produzione: Dino De Laurentiis per De Laurentiis/Gray Films; sceneggiatura: Age e Scarpelli, Luciano [...] per rubargli il portafogli. Giunge il giorno temuto: all'improvviso Busacca e Jacovacci sono mandati al fronte, nonostante il invece di negarle: è la formula che caratterizzerà la commediaall'italiana, in cui la drammaticità, il grottesco, la ...
Leggi Tutto
GERINI, Francesco
Raffaella De Rosa
Poeta e scrittore, nacque a Firenze tra il 1455 e il 1456 da Giuliano, beccaio, e da una delle sue due mogli, non è accertato se dalla prima, di nome Nanna, o dalla [...] [31087] della Bodleian Library di Oxford), così come Dante e la Commedia ne costituiscono la fonte prima di ispirazione e il modello. Il G giustificando la condanna del Savonarola.
Il somnium termina all'improvviso, così come era cominciato, e il G., ...
Leggi Tutto
FABBRI, Paolo
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 31 dic. 1803 da Antonio, avvocato, e da Vincenza Barbieri. Si laureò in legge, seguendo le orme paterne, ed esercitò per alcuni anni l'avvocatura [...] i codici per le scene maturò all'improvviso: "Nel 1838, trovandosi all'arena del Sole di Bologna la indica l'autore sul frontespizio del manoscritto, si tratta di una commedia lacrimosa su modello francese che narra la vicenda di due coppie, ...
Leggi Tutto
splendere [partic. pres. splendiente]
Alessandro Niccoli
Ricorre solo nel Convivio e nella Commedia. Per quanto D. definisca lo splendore (v.) come un lume... in altra parte alluminata ripercosso (Cv [...] XXIX 20 e quel, durando, più e più splendeva, s. ricorre proprio in riferimento al fatto che la luce che all'improvviso aveva illuminato la foresta " s'avvivava sempre più " (Casini-Barbi), con un'accezione cioè diversa da quella che dovrebb'essere ...
Leggi Tutto
ARMANI, Vincenza
Ada Zapperi
Nacque nella prima metà del sec. XVI a Venezia di famiglia trentina (il D'Ancona la ritiene figlia d'arte, facendola discendere dalla nota famiglia di comici D'Armano).
Cosa [...] che quella donna riusciva meglio assai parlando all'improvviso, che i più consumati autori scrivendo pensatamente I, Padova 1782, pp. 50-64; A. Bartoli, Scenari inediti della commedia dell'arte,Firenze 1880, pp. CXVIII-CXXI; A. D'Ancona, Origini ...
Leggi Tutto
commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
tratto2
tratto2 s. m. [lat. tractus -us, der. di trahĕre «trarre», part. pass. tractus]. – 1. a. ant. L’azione e l’atto di trarre o tirare, il fatto di venire tratto o tirato, in alcune delle accezioni di questi verbi e in determinate espressioni:...