Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] in quattro collegia – deipontefici, degli auguri, dei duoviri (più tardi quindecemviri) sacris faciundis e dei III viri (più tardi VII viri) epulones – e in alcune sodalitates. Il collegiodeipontefici, con a capo il pontefice massimo, comprendeva ...
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religione Divinità dei Romani e dei Latini, cui era strettamente associato il culto del focolare domestico e pubblico. Il nome della dea appare connesso con quello della greca Estia (῾Εστία, Ƒεστία), ma [...] era antichissimo. Nel periodo repubblicano, insieme ai flamini e al rex sacrificulus, le vestali facevano parte del collegiodeipontefici. Loro caratteristica era lo stato di verginità, che dovevano conservare per tutta la durata del sacerdozio. Il ...
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Cerimonia con la quale si consacra al culto un edificio sacro o si intitola a qualcuno un edificio pubblico. La d. di un tempio era fatta in Roma antica dai magistrati appositamente eletti (duoviri aedi [...] dedicandae), assistiti dal collegiodeipontefici: il pontefice massimo e il magistrato dedicante pronunciavano la formula di d., che è nota da testi epigrafici; seguivano feste, ripetute nell’anniversario della dedicazione.
Il rito cattolico della d ...
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VESTALE
Giulio Giannelli
. Col nome di virgines Vestales si designavano, in Roma antica, le sacerdotesse addette al culto di Vesta. L'origine di questo sacerdozio risale indubbiamente a tempi remotissimi, [...] - Servio, ad Aen., X, 228).
Nella religione ufficiale del periodo repubblicano, le vestali fanno parte, insieme coi flamini e col re dei sacrifici, del collegiodeipontefici. La condizione giuridica in cui vengono a trovarsi le vestali di fronte al ...
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Collegio sacerdotale (quindecemviri sacris faciundis) nell’antica Roma, cui erano attribuite la custodia e interpretazione dei libri sibillini e la competenza sui culti stranieri; per importanza veniva [...] subito dopo i pontefici e gli auguri. Istituito secondo la tradizione al tempo di Tarquinio Prisco e composto dapprima di due membri . I q. erano anche sacerdoti del culto di Apollo, di Cerere e della Gran Madre e avevano la cura dei ludi saeculares. ...
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Nella Chiesa cattolica, suprema istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto trasmesse da Gesù Cristo all'apostolo Pietro e ai suoi successori, quali suoi vicari.
Papato - approfondimento
di [...] Roma e il capo del collegiodei vescovi di tutto il mondo. Viene eletto dalla maggioranza dei cardinali in conclave, ossia papa divenne il vero capo dell'Europa cristiana: i pontefici nominavano i vescovi, approvavano i nuovi ordini religiosi, ...
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. Storia della Chiesa (X, p. 19; App. II, 1, p. 569; III, 1, p. 359). - Durante il periodo 1960-1976, a differenza del decennio precedente, la C. e la cattolicità tutta assistono al succedersi di due grandi [...] qui i ripetuti richiami del Concilio, del Sinodo dei Vescovi, deiPontefici, all'identità del clero e alla fedeltà agli proceduto all'allargamento e all'internazionalizzazione del collegio cardinalizio, all'abolizione, fusione e ristrutturazione di ...
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VATICANO, Stato della Città del
Claudio Ceresa
Claudio Celli
Paolo Liverani
Giovanni Morello
Massimo Stoppa
Sabino Maffeo S.J.
(XXXIV, p. 1032; App. II, II, p. 1091; III, II, p. 1073)
La popolazione [...] , il Teologo della Casa pontificia, il Collegiodei Protonotari apostolici di numero partecipanti, i Protonotari temporale ha favorito la piena ed esclusiva dedizione deiPontefici all'esercizio della loro missione pastorale, qualificando ...
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(VIII, p. 989; App. II, I, p. 507; III, I, p. 311; IV, I, p. 374)
La sesta e ultima creazione cardinalizia di Paolo vi fu quella del 27 giugno 1977: con 4 nuovi c. e con la pubblicazione del nome di un [...] né correggere, modificare, dispensare da leggi emanate dai romani pontefici. Durante il periodo di sede vacante, fino al conclave affari ordinari proponendo − durante la sede vacante − al collegiodei c. ciò di cui avrebbero dovuto riferire al papa. ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] tra i membri più autorevoli del Sacro Collegio e dato che i vincoli che lo legavano alla memoria del defunto pontefice gli garantivano l'incondizionato appoggio del cardinal nepote Alessandro Peretti e dei porporati che aderivano alla sua fazione, il ...
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collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica: c. degli avvocati, dei medici,...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....