Tribuno e riformatore di Roma (Roma 1313 - ivi 1354). Figlio di un Lorenzo taverniere, benché più tardi lasciasse credere d'essere figlio illegittimo dell'imperatore Arrigo VII, Nicola si diede agli studî [...] per invitare il papa Clemente VI a far ritorno a Roma, ne ottenne il favore, se non il ritorno, e la carica di notaio della Camera Capitolina. Dopo il rientro a Roma nell'estate del 1344, resosi sempre più popolare e guadagnatosi anche il favore del ...
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Uomo politico romano (m. Roma 1354); amico diColadiRienzo e suo ambasciatore a Firenze, dopo la fuga diCola da Roma (1347), scomparve dalla scena politica fino alla rivolta del sett. 1353 che abbatté [...] il governo aristocratico e lo elesse tribuno secondo. Restò in carica per l'intero mandato fino al marzo 1354 ...
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Capitano d'origine provenzale (sec. 14º). Giureconsulto, appoggiò ColadiRienzo, cui prestò denaro per assoldare mercenarî. Nominato capitano delle milizie a Roma, fu da Cola fatto arrestare per tradimento [...] (ag. 1354) coi fratelli fra Moriale e Brettone; lo liberò il card. Albornoz ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] esasperarono la situazione. In tale clima si bruciò rapidamente il tentativo diColadiRienzo (➔) di restaurare un ‘buon ordine’ nella città nel quadro utopistico di un Impero rinnovato. La decadenza si accentuò ulteriormente in conseguenza della ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Roma, nel 1347, durante l’assenza del papa, il tribuno del popolo ColadiRienzo attua una riforma antibaronale, ma i suoi sogni di restaurazione di un impero nazionale e di una rigenerazione della Chiesa, fanno sì che egli sia abbandonato da quelle ...
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Famiglia romana; suo capostipite è Pietro, figlio del conte di Tuscolo Gregorio II ed erede della parte di signoria comprendente Monteporzio e il castello di Colonna; fin dal principio del 12º sec. Pietro, [...] Roma, con Stefano (v.), i Colonna, ora in lotta ora in alleanza con gli Orsini, ebbero posizione preminente, come dimostra la strage di essi compiuta dal tribuno ColadiRienzo a Porta S. Lorenzo. Nuovo splendore venne poi alla famiglia dall'elezione ...
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Figlio (n. 1265 circa - m. tra il 1348 e il 1350) del senatore Giovanni; senatore nel 1292, provocò nel maggio 1297 l'aperta rottura con Bonifacio VIII, avversario della sua famiglia, assalendone e trafugandone [...] sua famiglia dalla strage dei suoi, compiuta da ColadiRienzo. Tra i figli, oltre a Stefano il Giovane, senatore di Roma nel 1332 e nel 1342, che morì nel 1347 combattendo contro ColadiRienzo, sono da ricordare Giovanni, cardinale dal 1327, amico ...
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Albornoz 〈albℎornòtℎ〉, Gil (Egidio) Álvarez de. - Cardinale e uomo politico (Cuenca 1300 circa - Buonriposo, Viterbo, 1367). Arcivescovo di Toledo, cancelliere del re di Castiglia e cardinale dal 1350, [...] S. Sede in Roma, servendosi, sia pure a malincuore, dell'opera diColadiRienzo (ag.-ott. 1354). Si rivolse quindi contro il Ducato di Spoleto e i signori della Marca di Ancona (Malatesta, Montefeltro ed altri minori) e della Romagna (da Polenta ...
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Comune della prov. di Roma (47,1 km2 con 19.251 ab. nel 2008, detti Prenestini). Sorge a 450 m s.l.m. su uno sprone dei Monti Prenestini avanzato verso la campagna romana. Tradizionale l’artigianato del [...] Bonifacio VIII nel 1297, risorse dalle rovine nel 1306 con il favore di Clemente V e nei decenni successivi costituì nuovamente un baluardo dei Colonna nella loro lotta contro ColadiRienzo e durante l’esilio dei papi ad Avignone. Tornata la curia a ...
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CLEMENTE VI, papa
Bernard Guillemain
Pierre Roger nacque verso il 1290-1291 da una famiglia della piccola aristocrazia del basso Limosino nel castello di Maumont, nella parrocchia di Rosiers d'Egletons [...] du Lac. C. VI lo colpì con pene ecclesiastiche e ottenne un accordo. Ma la vicenda romana diColadiRienzo distolse l'attenzione. Dopo la partenza di Ludovico il Bavaro, Roma era ritornata sotto la signoria del papa, ma, il 20 maggio 1347, il ...
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tavernaio
tavernàio (e tavernaro) s. m. (f. -a) [lat. tabernarius «bottegaio, oste», der. di taberna «taverna»]. – Proprietario, gestore di una taverna, oste (forme ant. o rare per taverniere): Niccolò, figliuolo di Lorenzo tavernaro, appellato...
tribunato
s. m. [dal lat. tribunatus -us, der. di tribunus «tribuno»]. – 1. In Roma antica, ufficio, dignità, carica di tribuno; collegio dei tribuni; il periodo di permanenza nella carica: il t. della plebe, il t. militare, ecc.; aspirare...