PAPATO
Pietro Pisani
. È la dignità pontificale del vescovo di Roma in quanto vescovo dei vescovi (episcopus episcoporum), ossia l'ufficio del romano pontefice come capo supremo della Chiesa; in significato [...] di Roma.
Costituzione. - Questo concetto del papato, asserito nel Codice di dir. can. (c. 295) si fonda sulla prerogativa , segno di venerazione, risale almeno al sec. VIII, quando Giustiniano II rese questo omaggio a papa Costantino (708-716). Il ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare [...] da dirsi giurista, anche se si occupò criticamente del testo delle pandette, collazionandone il famoso codice detto Littera pisana o florentina (v. giustiniano, XVII, p. 391). Restava pur sempre il filologo, che oramai il mondo letterario riconosceva ...
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In origine la divinazione era un ramo della magia cosiddetta simpatica; la quale si fonda sul principio apparentemente scientifico che da simili cause si producono simili effetti. Mentre però la scienza [...] tutte le altre superstizioni pagane fu Teodosio, di cui molte costituzioni ci rimangono nel suo codice (XVI, 10, 10; 12; 16), poi ricopiate in gran parte da quello di Giustiniano
Dall'altra parte i sinodi di Ancira del 314 (can. 23), di Iliberri tra ...
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Sotto il nome di disposizioni per l'anima (donationes, testamenta, legata pro anima, pro remedio animae, pro animae redemptione, ad pias causas) nel più largo senso s'intendono le donazioni e le disposizioni [...] 455: Cod., I, 3, § 24); ma fu specialmente Giustiniano, secondo il quale animae redemptio aliis omnibus rebus pretiosior (Nov. quale quella della istituzione in erede dell'anima propria; il codice civile non ha quindi né vietato, né limitato i ...
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. Tale voce corrisponde alla latina colonatus (o ius colonatus) designante nel periodo del basso impero la condizione degli agricoltori vincolati al fondo che coltivavano, e che si trova usata Cod. Th., [...] conducendo per 30 anni un fondo secondo la costituzione di Giustiniano; d) per denunzia, poiché si attribuivano come coloni i più consentito ai coloni in una novella di Valentiniano e nel codice Giustinianeo; b) con l'entrata del colono nel clero col ...
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Nel suo significato più generico delitto è il fatto di chi "abbandona" con un solo atto la via tracciata da una norma canonizzata. In questo senso è delitto qualsiasi infrazione delle leggi direttive della [...] e "contravvenzioni" (v.); ma il criterio cui il codice fa appello per discriminare queste due specie di reati è Stato, Milano 1915; E. Costa, Crimiin e pene da Romolo a Giustiniano, Bologna 1921; G. Napodano, I delitti contro la sicurezza dello stato ...
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Nel diritto romano le pene atroci comminate, dimostrano quanto viva fosse la reazione contro l'adulterio; una legislazione stabile sull'adulterio si ebbe con la lex Iulia de adulteriis coërcendis (18 a. [...] adulterio delitto pari all'omicidio, con i suoi figli, e con Giustiniano (Nov. CXVII, c. 15) che riconosceva al marito il ammessa soltanto per querela del soggetto passivo. Ciò era nel codice del 1889 ed è confermato nel progetto del 1927.
Questo ...
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È istituto che ha per fine il passaggio di un individuo da un gruppo gentilizio ad un altro. L'adozione è nota ai più antichi popoli e si trova già giuridicamente disciplinata presso i Babilonesi (legge [...] (v. p. es.: transitio ad plebem).
Dopo Giustiniano, i Longobardi prima e poi i Franchi portano in età di 18 anni (art. 206) giacché l'adozione, nel sistema del codice, è un rapporto giuridico consensuale, ed è chiaro che, prima che si raggiunga ...
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La parola censura ha varî significati. Censura è una delle punizioni previste dal vigente stato giuridico nei riguardi di funzionarî impiegati ed agenti dello stato. Censura ecclesiastica è altresì la [...] pena la morte. Seguì nel 431 il concilio I di Efeso la cui condanna dei libri di Nestorio fu inserita nel Codice di Giustiniano (534; cfr. Kirch, Enchiridion font. hist. eccl., ed. 1910, p. 562). La pratica di condannare gli scritti dannosi alla fede ...
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. La professione di avvocato, per quanto associata nella legge e, in parecchie regioni, anche nella pratica con quella di procuratore, ha tuttavia, rispetto ad essa, distinte origini, diversa storia e [...] nome di σχολαστικοί, frequente nei papiri dell'età di Giustiniano. Anche gli σχολαστικοί costituiscono in questo periodo un erariali in Italia, Napoli 1878; G. Mantellini, Lo Stato ed il codice civile, III, Firenze 1883, p. 27 segg.; U. Tambroni, ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
giustinianeo
giustinianèo agg. – Di Giustiniano, imperatore d’Oriente (527-565), soprattutto con riferimento all’attività giuridica da lui promossa per l’unificazione di tutte le leggi dell’Impero, e al complesso delle opere in cui furono...