Filologo (Zurigo 1787 - ivi 1849); fu prof. di lingue classiche nell'univ. di Zurigo (dal 1833), figura di primo piano nella vita intellettuale svizzera della prima metà del 19º sec.; fu amico di Foscolo [...] è più nota l'opera dedicata all'edizione e commento di autori classici, fra cui Orazio (1837-38), Tacito (1846-48), ma soprattutto Cicerone (8 voll., 1826-37; nuova ed. a cura di J. G. Baiter e C. Halm, 1845-61); nota anche la sua Inscriptionum ...
Leggi Tutto
Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] la telenovela Dallas, essere un Ridge è «essere ricchi»; cfr. anche la denominazione Spice Boy per il calciatore Beckam).
Cicerone, Marco Tullio (1992), La retorica a Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, Milano, Arnoldo Mondadori.
Quintiliano, Marco ...
Leggi Tutto
VAHLEN, Johannes
Filologo, nato a Bonn il 27 settembre 1830, morto a Berlino il 30 novembre 1911, professore a Breslavia, Friburgo, Vienna, e dal 1874 all'università di Berlino.
Si devono a lui fra l'altro [...] reliquiae, 1854, 2ª ed. 1903), e quelle della Poetica aristotelica (1867, 3ª ed. 1885) e del De Legibus di Cicerone (1871, 2a ed. 1883). I due volumi delle Gesammelte philologische Schriften (1911-12) raccolgono parte delle sue numerose dissertazioni ...
Leggi Tutto
Linguista italiano (Alatri 1859 - ivi 1927), prof. dal 1892 all'univ. di Roma, socio nazionale dei Lincei (1920). Profondo conoscitore del latino, delle lingue italiche e delle antichità romane, dette [...] , basata sulla tradizione liviana, della quale fu in genere acerrimo difensore contro la critica moderna, del Cippo del Foro Romano (1899). Studiò inoltre Le etimologie dei giureconsulti romani (1892) e il Ritmo delle orazioni di Cicerone (1905). ...
Leggi Tutto
ZUMPT, Karl Gottlob
Filologo, nato il 20 marzo 1792 a Berlino, morto il 25 giugno 1849 a Karlsbad. Fu professore di scuola media dal 1812 al 1827 e da questa data professore di letteratura latina nell'università [...] classici. Curò inoltre edizioni critiche di Quintiliano (Lipsia 1831), di Quinto Lurzio (Berlino 1826; Brunswick 1846), di Cicerone. Altre opere: Annales veterum regnorum, ecc. (Berlino 1819); Über den Stand der Bevölkerung und die Volksvermehrung im ...
Leggi Tutto
Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] dalla
passeggiata verso casa, sulla sera del giorno 7
novembre dell’anno 1628, don Abbondio, curato di
una delle terre accennate di sopra.
Cicerone, Marco Tullio (1992), La retorica a Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, in Id., Tutte le opere di ...
Leggi Tutto
La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] , Marco Tullio (1968), Oratore, a cura di G. Barone, in Id., Tutte le opere, Milano, Mondadori, 33 voll., vol. 16º.
Cicerone, Marco Tullio (1992), La retorica a Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, in Id., Tutte le opere, Milano, Mondadori, 33 voll ...
Leggi Tutto
ZIELINSKI, Tadeusz
Filologo polacco, nato nel governatorato di Kiew il 14 settembre 1859, professore dapprima all'università di Pietroburgo (1887-1922), e dal 1922 in quella di Varsavia.
Fra gli Slavi [...] e la sua intensa opera didattica.
Una prima serie delle sue opere, scritte soprattutto in tedesco, ha per argomento Cicerone (Cicero im Wandel der Jahrhunderte, 1897, 4ª ed. 1929; Das Clausalgesetz in Ciceros Reden. Grundzuge einer orator. Rhytmik ...
Leggi Tutto
L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] dare / prendere in affitto), critica (valutazione / biasimo), ospite (ospitare / essere ospitato) o pauroso (che ha / incute paura).
Cicerone, Marco Tullio (1992), La retorica a Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, Milano, Arnoldo Mondadori.
Montale ...
Leggi Tutto
KUMANIECKI, Kazimierz
Filologo classico polacco, nato il 18 maggio 1905 a Cracovia, nella cui università studiò con K. Morawski e T. Sinko; dopo viaggi di perfezionamento in Germania, Francia e Italia, [...] portò a dedicarsi ai poeti dell'età augustea e soprattutto a Cicerone di cui è, oggi, uno dei maggiori conoscitori (ediz. oratore, 1969; Cyceron i jego współcześni, 1959: trad. it. Cicerone e la fine della repubblica romana, 1972). È autore di ...
Leggi Tutto
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...