Famiglia aretina, discendente, secondo la tradizione, da un Tenzone da Colle. Il suo primo personaggio storicamente accertato è Aldobrando, signore di Casale (1110). La fortezza di Pietramala (tra Arezzo [...] e Anghiari) fu il centro della potenza di questa famiglia, che raggiunse il suo culmine agli inizî del sec. 14º con i fratelli Guido (v.) e Pietro (v.). Di un Guccio o Ciacco Tarlati, zio di Guido, parla Dante (Purg. VI, 15). ...
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ABATI, Ciolo
Arnaldo D'Addario
Figlio di Neri di Simone, si trova ricordato nelle fonti come appartenente ai Consigli del Comune fiorentino, tra il 1281 ed il 1285 e poi nel 1296. Ma è più noto attraverso [...] Cento Novelle Antiche (nov. LXXVIII) l'A. è rappresentato come un vecchietto goloso ed ingordo, parassita dello stampo di Ciacco, e così lo ricorda il Sacchetti (nov. LI). A lui molto probabilmente allude Dante nella Epistola all'amico fiorentino ...
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DANTE ALIGHIERI
GGirolamo Arnaldi
A segnalare a D. la presenza di Federico II nell'inferno è Farinata degli Uberti, incontrato nel sesto cerchio, una pianura disseminata di arche sepolcrali scoperchiate [...] Farinata è anche uno dei cinque fiorentini, "che fuor sì degni" e "a ben far puoser li ingegni", di cui D. chiede a Ciacco dove si trovino (Inf. VI, 79-87). "Degni", in quanto si erano segnalati sotto il profilo del "ben far", cioè della vita attiva ...
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FIFANTI, Oderigo (Odarrigo, Oddo)
Massimo Tarassi
Figlio di Arrigo, nacque a Firenze probabilmente verso la fine del XII secolo, da un ceppo familiare di origine signorile che proprio in quel tempo si [...] defunti del giorno 29 novembre.
Secondo il commentatore Benvenuto da Imola a lui si riferisce Dante quando chiede a Ciacco quale sia stata la destinazione nell'aldilà, insieme con altri eminenti capiparte fiorentini, di un certo Arrigo ricevendone la ...
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ciacco
s. m. e agg. [prob. voce onomatopeica] (pl. -chi), ant. – 1. s. m. Porco, maiale: vile, Degno di star col c. nel porcile! (Pulci); or siedi, E scaccia dal palagio i cani e i ciacchi (Pindemonte). Che da ciacco in questo sign. venga...
ciacche
(o ciàcch 〈čak〉). – Voce imitativa dello sciacquio del mare, o del suono che si produce schiacciando qualche cosa o battendo su qualche cosa di molle.