DE AMICIS, Tommaso
Giuseppe Armocida
Nacque in Alfedena (L'Aquila) il 18 ott. 1838, da Giuseppe ed Elena Di Loreto, primo di numerosi fratelli, tra i quali si distinse Mansueto che fu deputato e senatore. [...] riassunto in Il passato, il presente e l'avvenire della dermatologia. Prelezioni, Napoli 1881, e nelle Poche parole di chiusura al corso universitario di sifilografia e dermatologia nell'anno scolastico 1881-1882, in Morgagni, XXIV (1882), pp. 417-24 ...
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CALVI, Gottardo
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Nacque a Milano il 2 ott. 1818 da Giovanni Battista, nobile di origine genovese, e da Carolina Magretti. Compì gli studi elementari e ginnasiali nel collegio di Monza; frequentò poi [...] di mutuo soccorso, di preparare uno statuto modello e di riferire al congresso di Napoli dell'anno successivo.
Dopo la chiusura del congresso il C. soggiornò a lungo a Parigi, abbandonando la direzione della Rivista europea, che passò nelle mani di ...
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FASSÒ, Carlo
Nicola Balata
Nacque ad Agnona di Borgosesia (Vercelli) il 7 marzo 1821, da Giovanni Giuseppe e da Maria Nunziata Fantini. Con grave sacrificio del padre, un modesto organista di paese, [...] per soprani tenori e bassi, eseguito la sera del 25 agosto di quell'anno nel teatro Sociale di Borgosesia, a chiusura delle celebrazioni gaudenziane, sotto la direzione dello stesso autore. Come ha notato L. Fassò (Un musicista valsesiano, pp. 474 ss ...
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ELLERO, Giuseppe
Franco Laicini
Nacque a Tricesimo (Udine) il 6 giugno 1866 da Luigi, proprietario di una filanda, e Anna Fabris, che dedicò tutte le sue cure all'educazione di quest'unico figlio. Carattere [...] uno scritto che riaccese le polemiche nei suoi confronti. Intitolato La fine di una rivista, l'articolo commentava la chiusura della Revue d'histoire et de littérature religieuses, che aveva avuto fra i suoi collaboratori Loisy e Duchesne. Pur ...
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DORE, Giampietro
Vittorio De Marco
Nacque a Orune (Nuoro) il 4 maggio 1899. La famiglia si trasferì a Roma alla fine del 1913, quando il padre, Francesco, cattolico democratico, venne eletto deputato [...] cui divenne direttore nel 1967 succedendo al dimissionario R. La Valle. Erano i difficili anni immediatamente seguenti alla chiusura del concilio vaticano II, in cui anche l'editoria cattolica subiva i contraccolpi, soprattutto economici e politici ...
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CIOFFI, Antonio
Angela Carola Perrotti
Fu attivo a Napoli durante la seconda metà dei XVIII secolo nella Real Fabbrica di Capodimonte e nellaReal Fabbrica Ferdinandea come pittore miniaturista su porcellana.
Le [...] sistematicamente nelle liste degli artisti che lavorarono a "pezzi" (maggio 1803: 51 ducati; aprile 1805: 20 ducati). Dopo la chiusura della R. Fabbrica Ferdinandea, dal 1806 l'attività artistica di Gennaro non è più documentata, ma è quasi certo che ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] Chiesa romana.
Propostosi di scrivere la Geschichteder Stadt Rom im Mittelalter, il G. si trovò di fronte al problema della chiusura degli Archivi vaticani, presso i quali solo lo storico norvegese P.A. Munch aveva avuto la fortuna di accedere in ...
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LANCIA, Vincenzo
Franco Amatori
Nacque il 24 ag. 1881 a Fobello in alta Valsesia, terzo figlio di Giuseppe e Marianna Orgiazzi, originari della zona.
Giuseppe aveva accumulato una considerevole fortuna [...] Brasier per produrre automobili su licenza di quest'ultima, non era riuscita a decollare e nel 1910 si avviò alla chiusura.
Nella nuova fabbrica la Lancia apparve notevolmente irrobustita. Nel 1911 gli operai, 390, erano più che quintuplicati e netto ...
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DE ZERBI, Rocco
Lucia Strappini
Nacque a Reggio Calabria l'11 giugno 1843 da Domenico e da Rosa Cotronei. Il padre, Domenico, avvocato e giornalista dilettante, patriota, e il nonno Rocco, intendente [...] ; di questa area, del resto, condivideva la convinzione che la conclusione del processo unitario nazionale avesse comportato la chiusura di un ciclo politico e ideale, nel senso che il compito primario fosse ora concentrato sulla soluzione di tipo ...
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DEL ROSSO (Rossi), Giuseppe
Mario Bencivenni
Figlio dell'architetto fiorentino Zanobi e della pittrice pratese Francesca Stradetti, nacque a Roma il 16 maggio 1760. Trasferitosi con la famiglia a Firenze [...] ville medicee di Cafaggiolo (quartiere della regina e nuovo coro nella cappella, 1805) e di Castello (progetto di chiusura di tre archi della loggia, 1806), alla villa di Poggio Imperiale (quartiere del cappellano, 1806); infine la ristrutturazione ...
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chiusura
s. f. [lat. tardo clusūra, per clausūra, der. di cludĕre, claudĕre «chiudere»]. – 1. a. L’atto del chiudere o del venir chiuso, il fatto di essere chiuso, anche nel sign. fig. di cessazione, termine, conclusione e sim.: ch. di una...
tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato per chiudere più o meno ermeticamente...