PIANCASTELLI, Giovanni
Valentino Donati
PIANCASTELLI, Giovanni. – Nacque a Castel Bolognese (Ravenna) il 14 settembre 1845, terzogenito di Pasquale, che di mestiere faceva il 'canapino' (ovvero il pettinatore [...] private a Bologna, Faenza, Imola e Castel Bolognese, meritano menzione: la S. Margherita da Cortona (1886), trasferito dopo la chiusura del convento nel 1984 dalla chiesa dei cappuccini di Castel Bolognese al Museo degli stessi a Bologna, e il S ...
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PAOLONI, Leonello
Luigi Cerruti
– Nacque a Sassoferrato, in provincia di Ancona, il 21 novembre 1920 da Giuseppe e da Maria Chiavarini.
Il padre era un piccolo imprenditore e la famiglia era di tradizione [...] lo stesso Paoloni, Del Re, Guy Woolley, Christian Klixbüll Jørgensen, Hans Primas, André Julg, Stephen J. Weininger. Nel 2006, quasi a chiusura di un lungo ciclo di attività internazionale, si tenne ancora a Palermo un incontro a cui, oltre a Paoloni ...
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DEL BENE, Francesco
Francesca Klein
Figlio di Iacopo di Francesco e di Oretta di Borgognone Gianfigliazzi, nacque intorno al 1328, come si trae dal frammento di un atto notarile relativo alla sua emancipazione [...] consistenza numerica e per una affermazione economica non sufficientemente consolidata, che tendevano ad opporsi alla linea di chiusura sociale e politica portata avanti dalla parte guelfa. Nel 1378 il D. stesso venne "ammonito" come ghibellino ...
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MANDINA, Benedetto
Vincenzo Lavenia
Nacque a Melfi, da Troiano, intorno al 1580; forse fu battezzato con il nome di Alberico.
Seguendo le orme dello zio Benedetto, vescovo di Caserta fratello del padre, [...] e il 9 agosto la sentenza fu letta solennemente anche nella cattedrale di Napoli, alla presenza di molti fedeli.
Con la chiusura del caso Di Marco-Arcieri, il M. tornò a occuparsi principalmente dei suoi studi e in seguito pubblicò un commento al ...
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GIACCHI, Nicolò
Nicola Labanca
Nacque a Novara il 6 febbr. 1877 da Alfonso, di famiglia di proprietari e professionisti originaria di Sepino (Campobasso), e da Pierina Torelli.
Il padre (Napoli 1845 [...] di fondo (quali quella sull'impostazione della grande relazione), la tradizionale riservatezza del mondo militare e la chiusura agli studiosi civili dei fondi archivistici via via raccolti presso l'Ufficio, finirono per isterilire pure queste ...
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GROSSI, Carlo
Augusto Petacchi
Nacque presumibilmente a Vicenza intorno al 1634, ma da alcuni è ritenuto originario di Viadana (Mantova), della famiglia di Lodovico Grossi (più conosciuto come Lodovico [...] (Venezia, teatro S. Moisè, Carnevale 1677), opera della maturità, in cui i lunghi postludi strumentali a chiusura delle arie costituiscono vere e proprie riesposizioni tematiche. L'elemento strumentale impreziosisce anche momenti della produzione del ...
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GRILLENZONI, Carlo
Fabio Zavalloni
Nacque a Ferrara il 22 genn. 1814 da Giuseppe, affermato artista romagnolo, e da Giulia Pensa. Rimasto orfano del padre all'età di otto anni, il G. compì gli studi [...] completamente dalle istituzioni locali, che a loro volta non erano obbligate a mantenerlo. Contro il concreto rischio di chiusura si erse dunque il G., che, nel Consiglio comunale e sulle colonne della Gazzetta ferrarese, promosse una strenua ...
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CONCUBLET (Conclubet, Concubletto), Andrea
Augusto De Ferrari
Nacque probabilmente nel feudo paterno di Arena, in Calabria, agli inizi del sec. XVII, da Francesco marchese di Arena e da Felicia Caracciolo. [...] o "spagirici") e di antiaristotelici, suscitando ovviamente polemiche e reazioni. Una di queste fu la causa della sua chiusura. Un medico allora abbastanza celebre, ma probabilmente uomo più politico che dotto (a giudizio del Porzio), Carlo Pignataro ...
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DUPLANCICH, Vincenzo
Sergio Cella
Nacque a Zara (Dalmazia) il 15 ag. 1818, figlio di Antonio e di Antonia Amadeo Fabri, di agiata e cospicua famiglia cittadina. Frequentò le scuole elementari e il liceo, [...] , sostenuta da alcuni spalatini) e quello per l'istituzione d'una facoltà di giurisprudenza a Zara (perdurando la chiusura dell'università di Padova), le polemiche nazionali avvelenavano l'atmosfera. Era chiara l'opposizione del D. agli sforzi ...
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MACCIÒ, Licurgo
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Pistoia il 5 ag. 1826 dal notaio Michelangiolo e da Assunta Arrigoni, in una famiglia della borghesia professionale toscana di forti sentimenti patriottici. [...] territorio tunisino, il che permise l'imposizione francese del trattato di protettorato.
Laconico fu il commento del M. a chiusura della relazione con cui trasmetteva al ministero il trattato del Bardo, concluso tra il governo di Parigi e quello del ...
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chiusura
s. f. [lat. tardo clusūra, per clausūra, der. di cludĕre, claudĕre «chiudere»]. – 1. a. L’atto del chiudere o del venir chiuso, il fatto di essere chiuso, anche nel sign. fig. di cessazione, termine, conclusione e sim.: ch. di una...
tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato per chiudere più o meno ermeticamente...