- Dalla parola con la quale principia, comunemente si dice Credo la formula di professione della fede cristiana, stabilita dalla Chiesa. Più propriamente però si dice simbolo: termine derivato dal linguaggio [...] distinto una forma orientale e una forma occidentale. Questa, anche in luoghi diversi e distanti, presentava una notevole uniformità, e si può facilmente ridurre, come a fonte comune, al simbolo in uso sulla fine del sec. II nella chiesadi Roma, in ...
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Gli Albanesi vennero nell'Italia meridionale a varie riprese, dalla metà del sec. XV in poi. Il primo contingente, comandato da Demetrio Reres, giunse per invito di Alfonso I d'Aragona che, in stretti [...] agli ordini sacri i suoi alunni, il diritto di visitare tutte le chiese greche, per ciò che riguardava l'esattezza del rito; ma gli ecclesiastici di esso rito rimasero sotto la giurisdizione dei vescovi latini, che conservarono tutti i loro ...
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GIOVANNI PAOLO II, papa
Giovanni Caprile
(App. IV, II, p. 82)
Superate le conseguenze dell'attentato del 13 maggio 1981, compiuto dal terrorista turco di estrema destra Mehemet Ali Agça, G. P. ii si [...] alla presenza di cattolici dirito grecobizantino nei territori dell'Europa orientale, specialmente in Sede, ivi (un volume all'anno dal 1978); G. Caprile, Vita della Chiesa, cronache quindicinali de La Civiltà Cattolica, 1978-92; S. Trasatti, A. ...
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Nelle chiesedi disciplina bizantina è così detto il superiore di ogni monastero importante, e corrisponde esattamente all'abate dei Latini. È talvolta adoperato come sinonimo di egumeno, specialmente [...] avuto anche il sacerdozio. I sacerdoti occidentali dirito latino non possono essere nominati archimandriti, essendo questa dignità propria della Chiesaorientale. Non mancano esempî in contrario, ma si tratta di abusi.
Fino al sec. XVIII, questo ...
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GROTTAFERRATA (A. T., 24-25-26)
Roberto ALMAGIA
Saverio KAMBO
Nilo BORGIA
Villaggio della provincia di Roma, situato a 330 m. di altezza sulle pendici nord-occidentali dei Colli Albani, a 18 km. [...] entrati, è la statua in bronzo di S. Nilo, di R. Zaccagnini. La chiesa, modificata variamente attraverso i secoli per di incunabuli e di opere a stampa. Fiorenti la scuola di miniatura e paleografia greca, e la scuola tipografica-orientale ...
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. È il nome (dal lat. adventus "arrivo, venuta") del periodo di quattro o sei settimane che precede il Natale, con il quale s'inizia l'anno ecclesiastico. Non è facile precisare quando fu stabilita questa [...] della nascita di Gesù Cristo. Perciò in alcune chiese cominciava dopo la festa di S. Martino, uso conservato nel rito ambrosiano. da uno speciale periodo di semplice astinenza (è bene ricordare che nella disciplina orientale non esiste tra digiuno ...
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MILETO (A. T., 27-28-29)
Ernesto PONTIERI
Giuseppe ISNARDI
Paese della Calabria nella provincia di Catanzaro, sul margine orientale dell'altopiano vibonese; sorto alla fine del secolo XVIII a due km. [...] di Calabria e quindi contea di Calabria e di Sicilia, la elevò a sede d'uno dei primissimi vescovati diritoChiesa Militese, Napoli 1835; D. Taccone-Gallucci, Monografia della città e diocesi di Mileto, Modena 1902; F. Pititto, La battaglia di ...
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L'apostolo degli Slavi nacque nell'827, e fu compagno di studî dell'imperatore Michele III. Fu allievo e amico di Fozio, senza però seguirlo nella rivolta contro Roma. Protetto dall'imperatrice madre Teodora, [...] orientale, la lingua volgare nell'ufficiatura ecclesiastica, ispirandosi per la liturgia eucaristica alle formule romane già conosciute nei dintorni, e per l'ufficio propriamente detto al rito sepolto, si crede, nella chiesadi S. Clemente (v. ...
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Presbitero investito di funzioni vescovili in paesi di campagna, poi chiamato anche περιοδευτής ed ἐξάρχος. Non s'incontra più dopo il sec. X. In alcune cattedrali di Germania si chiamano tuttavia corepiscopi [...] (χορός) o i primi cantori.
Nella Chiesaorientale principalmente nel rito antiocheno (Siri e Maroniti, praticamente anche presso i Melchiti dirito bizantino), il corepigcopo è un semplice dignitario ecclesiastico. Il corepiscopato si è più o meno ...
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. Le origini. - La vita civile degli Arî insediati nel Pengiab e nell'alta valle del Gange verso il 1000 a. C. si accentra nel villaggio, dove i sacerdoti o brahmani, gelosi custodi del "sapere" (veda), [...] il carattere teurgico del rito, che assorge al grado di potenza cosmica. Onde i cfr. Majjhima, 72). Il re Pasenadi chiese un giorno l'opinione della monaca Khemā su pubblicazioni dello stesso autore: cfr. Riv. di Studi orientali, VI (1913), p. 927; O. ...
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ruteno
rutèno agg. e s. m. [dal lat. mediev. Rutheni, der. di Ruthenia (v. la voce prec.)]. – 1. letter. Russo: Morian per le rutene Squallide spiagge, ahi d’altra morte degni, Gl’itali prodi (Leopardi, alludendo alla spedizione napoleonica...
armeno
armèno agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Armenia, regione e repubblica autonoma dell’Asia Minore; relativo o appartenente agli Armeni (gr. ᾿Αρμένιοι, lat. Armenii), popolo abitante dell’Armenia da epoca remota (e ora dislocato in maggioranza...