L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Fisica e chimica esatte
Theodore S. Feldman
Frederic L. Holmes
Marco Beretta
Fisica e chimica esatte
Misure premoderne e strumenti
di [...] , Daniel Gabriel Fahrenheit (1686-1736) fece corrispondere al valore di 100° la temperatura del sangue, mentre Anders Celsius (1701-1744) adottò per lo stesso valore la temperatura dell'acqua in ebollizione. La stessa parola 'temperatura', presa ...
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L'inizio del 21° sec. ha visto un mutamento di tendenza nell'evoluzione dei prezzi del petrolio e, più in generale, di tutte le altre fonti energetiche naturali. Dopo un periodo di sostanziale diminuzione [...] a dieci volte superiore alla quantità necessaria per mantenere il plasma a temperatura di fusione (100 milioni di gradi Celsius), dimostrando in tal modo la fattibilità dell'e. di fusione e della combustione continua. Fisici e ingegneri potranno ...
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L'Ottocento: fisica. La fisica dei fenomeni termici
Hasok Chang
La fisica dei fenomeni termici
Lo studio del calore cominciò a svilupparsi alla fine del XVIII sec., in particolare nelle comunità dei [...] ; tuttavia, dopo ricerche come quelle effettuate da Daniel Gabriel Fahrenheit (1686-1736) e da Anders Celsius (1701-1744), esistevano ormai termometri abbastanza affidabili. I problemi principali erano invece legati alla determinazione della ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Reazioni internazionali
John Krige
Reazioni internazionali
La collaborazione scientifica internazionale è il risultato di un'azione sociale. La [...] confinamento era il punto cruciale del problema. Per poter essere utilizzato, un plasma alla temperatura di milioni di gradi Celsius deve essere mantenuto stabile in un recipiente per il vuoto, intrappolandolo per mezzo di un campo magnetico. Già nel ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....
zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...