Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, [...] per formare aggregati t.-specifici e non specie-specifici. Per es., disaggregando celluleepatiche, esse tendono a riassociarsi fra loro piuttosto che con altri tipi di cellule dissociate, quali quelle della retina o di un muscolo. Queste interazioni ...
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In biochimica, ogni complesso macromolecolare costituito da quantità variabili di proteine e lipidi (lipidi neutri e fosfolipidi), solubili in soluzioni acquose. La solubilità in soluzioni acquose differenzia [...] circolazione sanguigna, velocità che dipende dal numero di recettori per le LDL funzionanti sulla superficie delle celluleepatiche.
L’enzima coinvolto nel metabolismo dei chilomicroni e delle VLDL è la lipoproteinlipasi, presente sulla superficie ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] solo tipo di informazione genetica, possono assumere caratteristiche e funzioni diverse (cellule ossee, celluleepatiche, cellule muscolari ecc.). La diversità di queste cellule è rappresentata da una diversità delle loro proteine (emoglobina nelle ...
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Biologia e medicina
Il complesso dei fenomeni che si riferiscono al movimento dei liquidi interni degli organismi (sangue, linfa) il quale provvede ad assicurare il continuo rinnovamento dell’ambiente [...] sfioccandosi finemente in seno al fegato, porta il materiale alimentare assorbito dall’intestino a contatto delle celluleepatiche, permettendone così l’ulteriore elaborazione biochimica. Successivamente il sangue refluo dal fegato si raccoglie nelle ...
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urina In fisiologia, il prodotto finale dell’escrezione renale, espressione dell’intervento attivo del rene nel mantenimento dell’equilibrio idrominerale e acido-base, che rappresenta inoltre il principale [...] , che si osservano sempre insieme a quelli di leucina e sono indice di grave e irreparabile lesione delle celluleepatiche, hanno scarsa importanza, dipendendo dal tipo di alimentazione e dal pH urinario. Il cosiddetto sedimento organizzato comprende ...
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Liquido giallo più o meno scuro, vischio;so e filante, secreto dal fegato, indispensabile per la digestione e l’assorbimento intestinale dei grassi e per l’eliminazione dei prodotti di degradazione dell’emoglobina. [...] Prodotta dalle celluleepatiche e da queste riversata negli spazi interstiziali, o canalicoli biliari, i quali confluiscono nei due dotti epatici principali, la b. viene rilasciata nel duodeno attraverso il dotto coledoco, nel quale confluisce, ...
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Patologo (Sonthofen 1872 - Francoforte sul Meno 1908). Svolse una notevole attività di ricerca nel campo della biologia - a Monaco nell'Istituto di K. Kuppfer, a Napoli presso la Stazione zoologica e a [...] problemi della biologia (Vorfragen der Biologie, 1899), ricerche di fisico-chimica cellulare in condizioni normali e patologiche, studî di citologia (celluleepatiche e cellule renali) e un'interpretazione della patogenesi dei tumori che attribuì a ...
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METABOLISMO (XXIII, p. 17; App. II, 11, p. 293; III, 11, p. 68)
Carlo Alfonso Rossi
Libero Martoni
Si può affermare che gli organismi viventi creano e mantengono il loro essenziale ordine interno a [...] della velocità di rinnovamento del fosfato terminale dell'ATP che risultano altissime nelle cellule batteriche ma elevate anche nelle celluleepatiche.
Fosforilazione a livello del substrato. - Fosforilazione ossidativa. - La resintesi di ATP da ADP ...
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IMMUNITÀ
Gino Doria
(XVIII, p. 893; App. II, II, p. 8; III, I, p. 844; IV, II, p. 155)
L'i. o resistenza dell'individuo verso le malattie infettive risulta dalla risposta dell'organismo contro l'invasione [...] clonale, e ciò sembra essere vero anche per altri autoantigeni quali tireoglobulina, α−fetoproteina e antigene F delle celluleepatiche. Numerosi fattori che dipendono sia dall'antigene che dall'individuo influenzano l'induzione, la durata e il grado ...
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GENETICA (XVI, p. 509; App. II, 1, p. 1022; III, 1, p. 716)
Enrico Gandini
Egidio Bottini
Arturo Falaschi-Vittorio Sgaramella
I più importanti progressi della g. nell'ultimo decennio si riferiscono [...] come il peso dei testicoli e del timo, la concentrazione di testosterone e la quantità di AMP ciclico nelle celluleepatiche. Il problema centrale sembra però essere quello di comprendere il meccanismo e il significato di un polimorfismo così esteso ...
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epatiche
epàtiche s. f. pl. [lat. scient. Hepaticae, femm. pl. dell’agg. lat. hepatĭcus «epatico», perché qualche specie era usata nelle malattie di fegato]. – Classe di piccole piante briofite, con alcune migliaia di specie, diffuse in genere...
epatocellulare
agg. [comp. di epato- e cellulare]. – Relativo alle cellule epatiche; che è connesso a un’alterazione di tali cellule: ittero epatocellulare.