Filosofia
L’originario significato del termine i., dissimulazione e insieme anche interrogazione, si conserva solo nell’espressione i. socratica. Il carattere dell’i. contraddistingue anzitutto il procedere [...] quello di K.W. Solger, l’i. è stata considerata costitutiva dell’arte (in cui appunto si esperimenta tale assoluta catarsi e autosufficienza). Nell’esistenzialismo di S. Kierkegaard l’i. è considerata un momento fondamentale dell’esistenza, in quanto ...
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MAGGI, Vincenzo
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri tradizioni nobiliari, il M. nacque, intorno al 1498, in provincia di Brescia, presumibilmente nella località di Pompiano, dove [...] Summo. A tale titolo va aggiunto che nel tentativo di spiegazione del problematico funzionamento emozionale o apatico della catarsi, oggetto di accese diatribe fra gli interpreti aristotelici, il M. introduce, con una nota di inaspettato dantismo, la ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] altra, lo spirito non distrugge solo una vecchia forma per crearne una nuova, ma, con ciò, realizza una sorta di catarsi, una «rielaborazione di sé». Adempiendo il suo compito, lo spirito si crea nuovi compiti, moltiplicando la materia del suo lavoro ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] la preoccupazione con cui in genere seguiva le vicende politiche e gli sviluppi della ‛questione sociale', il senso di ‛tragedia senza catarsi' con cui partecipò al dramma del 1870-1871, la guerra franco-prussiana e la Commune: tutto questo è noto, è ...
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Aristotele
Stefano De Luca
La mente filosofica più universale dei Greci
Se il filosofo è colui che 'ama il sapere', Aristotele ‒ vissuto in Grecia nel 4° secolo a.C. ‒ ne ha rappresentato la massima [...] . Per Aristotele, invece, imitare il mondo reale non è affatto un difetto; quanto alle passioni, è vero che l'arte ne suscita di forti, come la pietà o il terrore, ma lungi dal farle esplodere aiuta piuttosto gli uomini a liberarsene (catarsi). ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] rivalutati sì, in questo contesto, taluni aspetti "antiromantici", fra cui quello dell'arte come "azione, passionalità senza "catarsi" o purificazione teologica" (ibid., p. 105), ma nel contemPo il D. avvertiva quanta "concezione romantica del senso ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] , ivi 1991; Contrattualismo e scienze sociali. Storia e attualità di un paradigma, a cura di A. Carbonaro e C. Catarsi, Bologna 1992; L. Fischer, Prospettive sociologiche, Roma 1992; A. Scaglia, La sociologia europea del primo Novecento. Il conflitto ...
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Etica
Pietro Piovani
di Pietro Piovani
Etica
sommario: 1. Introduzione. 2. Alla ricerca dell'oggettività dei valori. 3. Mobilità, relatività, storicità. 4. Autonomia e ambiguità. 5. Logica del disordine [...] dell'itinerario dalla parola al silenzio. La chiarificazione logica diventa, qui, una decontaminazione: la premessa possibile alla catarsi che prepari la trasfigurazione di tutti i valori. Perfino su questa via, il Novecento ritrova, al termine ...
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catarsi
s. f. [dal gr. κάϑαρσις «purificazione», der. di καϑαίρω «purificare»]. – 1. Nella religione greca, nella filosofia pitagorica e in quella platonica, indicava sia il rito magico della purificazione, inteso a mondare il corpo contaminato,...