D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] personaggi di Dostoevskij, quando non sono corrosi dalla lucida superbia della ragione, è un'impossibilità storica a vivere una catarsi mistico-religiosa. Di questa frattura profonda dell'io, che lo scrittore russo coglieva nella sua epoca fino alle ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] in cui le sue parole si diffondono e rimbalzano nelle orecchie degli apostoli permettendo che si attui nel contempo la catarsi dello spettatore (Gombrich, pp. 95 s.; Marani, 2001, pp. 25-27) e rinnovando profondamente l'iconografia dell'Ultima Cena ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] intenzioni di rivalutazione dei simboli eroici in funzione culturale e morale - ma non per il tramite problematico della catarsi -, come vorrebbe Sirri. Non è soltanto quindi nella tragicommedia ad essere alterato il tracciato fabulistico verso esiti ...
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catarsi
s. f. [dal gr. κάϑαρσις «purificazione», der. di καϑαίρω «purificare»]. – 1. Nella religione greca, nella filosofia pitagorica e in quella platonica, indicava sia il rito magico della purificazione, inteso a mondare il corpo contaminato,...