Teologo, filosofo ed erudito francese (Caen 1630 - Parigi 1721). Figlio di un protestante ma educato dai gesuiti a Caen, fu (1670) precettore del Delfino insieme a J.-B. Bossuet, con cui curò le edizioni [...] Delphini. Divenne sacerdote nel 1676; fu autore di scritti storici, filosofici e letterarî; cartesiano da giovane, combatté poi il razionalismo di Cartesio negando all'uomo la possibilità di raggiungere il vero senza l'aiuto della Rivelazione ...
Leggi Tutto
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella [...] filosofia moderna, con Campanella e Cartesio; e diventa fondamentale dopo Kant, che distingue la coscienza empirica dalla trascendentale, atto dell'io penso, la quale condiziona e unifica tutte le rappresentazioni. L'idealismo hegeliano, accentuando ...
Leggi Tutto
Roberval
Roberval Gilles Personne de (Roberval, Piccardia, 1602 - Parigi 1675) matematico francese. Tra i precursori del moderno calcolo infinitesimale, nel 1631 occupò la cattedra di filosofia al Collège [...] gli fu assegnata per concorso la cattedra di matematica al Collège Royal della stessa città, che conservò fino alla morte. Polemizzò con Cartesio, contro il quale difese il metodo dei minimi e dei massimi di P. de Fermat, e con E. Torricelli circa la ...
Leggi Tutto
Farges, Albert
Filosofo francese neotomista (Beaulieu-sur-Dordogne, Corrèze, 1848 - ivi 1926). Direttore del seminario di Saint-Sulpice, dell’Istituto cattolico di Parigi e del seminario dell’Istituto [...] , alla diffusione del neotomismo. Fu studioso anche dei fenomeni mistici (Les phénomènes mystiques, 1921) e delle filosofie di Cartesio e Bergson. La sua opera più nota è il compendio di Philosophia scholastica (in collab. con D. Barbedette), che ...
Leggi Tutto
GODEMINI, Cesare
Leendert Spruit
Nacque a Pistoia da Francesco (o Girolamo: le fonti sono contrastanti) e da Maria Maddalena Marchetti l'8 (o il 16) ott. 1688. Compì i primi studi con i padri gesuiti [...] di un orologio, che deriva dall'analisi della grandezza, figura e ordine delle parti. Il G. non intese sostenere che Cartesio fosse riuscito a trovare principî con i quali si possano spiegare tutti gli effetti e tutte le proprietà dei corpi, bensì ...
Leggi Tutto
Heimsoeth, Heinz
Storico tedesco della filosofia (Colonia 1886 - ivi 1975). Prof. nelle univ. di Marburgo (1921), Königsberg (1922-31) e Colonia, è autore di numerosi scritti, tra cui spiccano per importanza [...] der Erkenntnis bei Descartes und Leibniz (3 voll., 1912-14) H. evidenzia la profonda diversità di approccio tra Cartesio e Leibniz: quest’ultimo sarebbe partito, infatti, dalla nozione di sostanza per concludere in un’autentica ontologia, evitando ...
Leggi Tutto
coordinate
coordinate nella accezione più comune, uno o più numeri reali ordinati (ovvero, una n-pla ordinata di numeri reali) che individuano un punto in una retta, nel piano o in altre superfici, o [...] . Le coordinate sono definite all’interno di un assegnato sistema di riferimento. Furono ideate nel xvii secolo da Cartesio e P. de Fermat, autonomamente; sia pure ristrette all’inizio soltanto a numeri non negativi, determinarono un cambiamento ...
Leggi Tutto
Intervallo di tempo in cui si svolge, dal suo principio alla sua fine, un determinato fatto o fenomeno.
Filosofia
La definizione più antica di d. è quella di Aristotele, secondo cui è da intendersi con [...] nella sua esistenza, in altre parole il suo ciclo vitale. La speculazione greco-cristiana (Plotino e s. Agostino) mantiene tale impostazione e bisogna giungere a Cartesio per trovare in modo esplicito la distinzione dei due concetti di d. e di tempo ...
Leggi Tutto
Sluse
Sluse René-François de (Visé 1622 - Liegi 1685) matematico belga. Abate di Amay, studiò diritto all’università di Lovanio e matematica all’università di Roma. Mantenne stretti contatti con gli [...] , Ch. Huygens e J. Wallis e si occupò in particolare di coniche e delle loro equazioni, perfezionando alcuni metodi di Cartesio (per esempio, per la determinazione delle tangenti); ideò varie curve, tra cui la concoide che ancora oggi porta il suo ...
Leggi Tutto
Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] due indirizzi che, pur divergendo nel metodo, finiranno con il fondersi in una sola corrente speculativa. «Cogito ergo sum», afferma Cartesio: il pensiero che dubita non può non esistere. Ecco la prima certezza che ridà al pensiero una solidità, che ...
Leggi Tutto
cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...