Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] filosofia moderna e contemporanea ha approfondito l’analisi dell’i. come nozione quantitativa. Ancora nel 17° sec. Cartesio riprendeva la concezione aristotelica dell’i. quantitativo come indeterminato e dunque come concetto negativo. Ma proprio la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “estetica” nasce nel 1735 con il filosofo Alexander Gottlieb Baumgarten, seguace [...] che ebbe tre edizioni: 1725, 1730, 1744), pur parlando ancora in modo confuso di “fantasia”, segnala, con le sue critiche a Cartesio, che il razionalismo ha costruito un’idea di scienza che esclude da sé la storia, la fantasia, il mondo della qualità ...
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Epifisi
Patrizia Vernole
In anatomia il termine epifisi (dal greco ἐπίϕυσις, derivato di ἐπιϕύω, "crescere sopra"), oltre a designare le estremità delle ossa lunghe, indica una ghiandola endocrina impari, [...] , non adibita a una funzione umorale e priva pertanto di un ruolo nella distribuzione del pneuma psichico. In epoca moderna, Cartesio la ritenne la principale sede dell'anima e del senso comune, in base a considerazioni anatomofisiologiche (è l'unica ...
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TRADIZIONE (lat. traditio, "consegna")
Carlo ANTONI
Enrico ROSA
La tradizione è nettamente separata dalla storia soltanto in seguito alla critica razionalistica del Seicento. E allora che si pone [...] ).
Una consapevole e sistematica lotta contro la tradizione è all'origine del mondo moderno. All'epoca di Bacone, Cartesio e Galilei, nel campo filosofico e scientifico, corrisponde, nel campo politico e giuridico, l'azione delle monarchie, che ...
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Si dice autorità il principio dell'azione di una volontà su di un'altra.
Questa azione suppone da un lato la forza determinante, dall'altro il riconoscimento di essa. La forza determinante non può essere [...] del concetto di autorità si può far cominciare con gl'inizî della filosofia moderna, quando, con Bacone, Galilei e Cartesio, parve che la filosofia iniziasse il suo nuovo cammino rifiutando e criticando il principio di autorità, ossia, in concreto ...
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Nel linguaggio popolare sono così designati i meccanismi costruiti per imitare i movimenti dell'uomo e degli animali. I progressi nella costruzione degli automi si ebbero sempre parallelamente ai progressi [...] automa: si tratterebbe di un leone meccanico che si muoveva e andava a presentare al re Francesco I i suoi omaggi. Cartesio si era costruito, si dice, una figlia artificiale, da lui chiamata Francine: durante un viaggio di mare, il capitano la gettò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tradizione scolastica prosegue durante tutto il Seicento. I luoghi in cui si sviluppa [...] senza negarne la possibilità, è l’opposto esatto del progetto scolastico che mira a tenere insieme le due discipline. Cartesio vuole ottenere l’approvazione dell’autorità alla sua metafisica che, per sua stessa ammissione, contiene gran parte della ...
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CRIVELLI, Giovanni Francesco
Augusto De Ferrari
Nacque a Venezia il 20 sett. 1691 da Lavinia Minelli, nobile veneziana, e Marcello, la cui famiglia, dell'ordine dei segretari della Repubblica, era stata [...] polemica suscitata quasi mezzo secolo prima da Leibniz allorché sui corpi in quiete e in moto si era allontanato da Cartesio, trovando la difesa di Bernoulli, Wolf, Clarke, Poleni e l'abate Grandi. Contro le teorie leibniziane dell'esistenza di due ...
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meccanicismo
meccanicismo [Der. di meccanica] [FAF] [STF] (a) Nel signif. più generale, ogni concezione del mondo fisico che intenda spiegare i fenomeni naturali a partire da proprietà connesse con la [...] e al metodo classificatorio su base qualitativa propri della tradizione aristotelica, come risulta dalle opere di Galilei, Cartesio, Gassendi, Hobbes). Nel Settecento nasce il m. illuministico, la concezione filosofica che si propone come fondamento ...
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VENTURI, Giovanni Battista (Giambattista, Giambatista, Giovan Battista). – Nacque a Bibbiano (Reggio Emilia) l’11 settembre 1746 da Gian Domenico (morto nel 1796)
Roberto Marcuccio
, notaio e perito [...] , Venturi anteponeva, sulla scia di Francesco Bacone e Cartesio, esplicitamente citati, l’analisi alla sintesi e l’induzione umana, influenzata da filosofi e uomini di scienza quali Cartesio, Giovanni Alfonso Borelli, Denis Diderot (cfr. Modena, ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...