DELLA TORRE, Niccolò
Gino Benzoni
Ultimogenito di Giovanni di Febo e di Caterina Lueger, nacque nel 1489.
Apparteneva al ramo goriziano della famiglia e va, perciò, preventivamente distinto (oltre che, [...] distinguendo i "baroni" obbedienti dagli "inobedienti". E, a metà ottobre, un mercante reduce dalla fiera di Sankt Veit in Carinzia di passaggio per Venzone, asserì d'aver sentito dire come il D., nell'inseguire Giovanni Szapolyai, il re d'Ungheria ...
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MALASPINA, Spinetta (Spinetta il Grande di Fosdinovo)
Franca Ragone
Membro di spicco della stirpe feudale della Val di Magra, le cui origini si fanno risalire alla frammentazione del ceppo obertengo [...] e il Bavaro procedette all'assedio di Milano, da cui presto si ritirò; c'era con lui, con il duca di Carinzia e con il signore di Verona, anche il M. (giugno 1329). Cangrande, appena impadronitosi di Treviso, morì improvvisamente in luglio. Gli ...
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CASTELBARCO, Guglielmo di
Elisa Occhipinti
Ultimo figlio di Azzone di Briano, nacque - ignoriamo esattamente quando - intorno al quinto decennio del sec. XIII, da nobile famiglia di feudatari della [...] Aldeno. Il 25 apr. 1308, insieme con il nipote Aldrighetto, il C. aderì alla lega difensiva stretta fra Ottone di Carinzia, suo fratello Enrico di Boemia, e i Comuni di Verona e di Mantova.
"Canis consiliarius onmisque cius fortunae consors", secondo ...
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DELLA SCALA, Federico
Gian Maria Varanini
Figlio di Alberto detto Piccardo (e dunque nipote di Federico detto Bocca, il fratello di Mastino [I] morto nel 1269 combattendo gli estrinseci veronesi) e [...] sulla Valpolicella, che il D. non poté mai far valere. A partire da quei mesi, lo troviamo a Trento, presso Enrico di Carinzia, allora in urto con i domini veronesi; ma quando, nel 1330, le relazioni fra Verona e Trento migliorarono, questo fatto gli ...
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ELEONORA d'Angiò, regina di Sicilia (Trinacria)
Andreas Kiesewetter
Nacque a Napoli nel 1289, ottogenita (e terza figlia femmina) di Carlo II d'Angiò, re di Sicilia, e di Maria d'Ungheria. Ben poco si [...] quasi tutto il suo patrimonio.
Ben presto, tuttavia, E. trovò una rivale nella consorte di Pietro II, Elisabetta di Carinzia, che cercava di acquisire crescente influenza sul marito e di spianare alla famiglia dei Palizzi, da lei favorita, la strada ...
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GREGORIO da Montelongo
Maria Pia Alberzoni
Figlio di Lando, nacque probabilmente a Ferentino nei primi anni del XIII secolo, una datazione che sembra meglio corrispondere ai tempi della successiva carriera, [...] alla loro definitiva sconfitta nel 1261, unitamente all'arcivescovo di Ravenna Filippo Fontana. Anche con i duchi di Carinzia nel novembre 1261 G. raggiunse importanti accordi per regolare il controllo della Carnia e per evitare che si alleassero ...
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GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] pendenti si sarebbe dovuto discutere al prossimo concilio; Registrum, II, n. 45 ai duchi Rodolfo di Svevia, Bertoldo di Carinzia e Guelfo di Baviera, dell'11 genn. 1075, per esortarli a combattere duramente contro la simonia in termini del tutto ...
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FEDERICO III (II) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria)
Salvatore Fodale
Nacque il 13 dic. 1273 (o 1274) nelle terre della Corona d'Aragona dall'infante Pietro d'Aragona, il futuro re Pietro III, e da [...] a Messina, nell'aprile del 1323, del matrimonio di Pietro II con Elisabetta, figlia di Enrico II duca di Carinzia, non rafforzava in maniera significativa la posizione internazionale di F. III, giacché il duca vantava solo nominalmente il titolo ...
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Nacque verso il 955 da Dadone, conte di Pombia, figlio - forse - di un fratello del re Berengario Il (Anscario II, secondo il Carutti; Amedeo I, secondo il Baudi di Vesme). Il suo nome ripeteva quello [...] , concepita come semplice rinforzo alle opposizioni locali. Tale spedizione, alla testa della quale fu posto il, duca Ottone di Carinzia, discese la valle dell'Adige prima del Natale del 1002, prevenuta da A. che occupò la Chiusa di Verona. Un ...
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frisacense
friṡacènse s. m. [dal lat. mediev. Frisacensis «di Friesach»]. – Denaro coniato nella zecca di Friesach in Carinzia dal 1125 fino circa al 1300, prima dagli arcivescovi di Salisburgo, poi da questi insieme ai duchi di Carinzia.