ortàggio Nome generico con cui sono comunem. indicate le piante coltivate in orto, e soprattutto la parte della pianta che si utilizza. La parte mangereccia cambia da pianta a pianta: radici (per barbabietola, [...] , cipolla, ecc.), foglie e fusti (per asparago, bietola, cavolo, cicoria, lattuga, ecc.), fiori e organi annessi (per broccolo, cappero, carciofo, zucchine), frutti (per varie Cucurbitacee, pomodoro, fagiolini, ecc.), semi (per varie Leguminose). ...
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RESCHI, Pandolfo
Novella Barbolani di Montauto
– Figlio di un facoltoso mercante, Pandolfo nacque a Gdańsk (Danzica) nel 1640. Ancora in giovane età fu mandato in Germania per apprendere il mestiere [...] , forse passando da Venezia. Intorno ai vent’anni si stabilì a Roma, dove, dal 1663, risiedette in vicolo del Carciofo, nel quartiere di S. Lorenzo in Lucina, nella stessa casa del paesaggista olandese Pieter Mulier. Intraprese quindi la professione ...
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Piccolo o medio appezzamento di terreno, nel quale si coltivano erbaggi e piante da frutto.
Orticoltura
L’orticoltura (o orticultura) è la coltivazione degli ortaggi, ossia delle piante alimentari coltivate [...] e fusti (per asparago, bietola, cavolo, cicoria, lattuga ecc.), fiori e organi annessi (per broccolo, cappero, carciofo, zucchine), frutti (per varie Cucurbitacee, pomodoro, fagiolini ecc.), semi (per varie Leguminose).
Le piante ortensi richiedono ...
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È derivato dalla coltura di una pianta, la C. cardunculus L. (famiglia Composte, tribù Cinaree), spontanea in tutta l'Europa mediterranea, nell'Africa boreale e nelle Canarie e che in Italia si rinviene [...] un sapore più delicato. Sembra che il cacto di Teofrasto, lo scolimo di Dioscoride, la cinara di Galeno e il carduus dei latini designassero la pianta spontanea e quella coltivata per gli usi culinarî, ma non il vero carciofo (vedi carciofo). ...
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MAL BIANCO
Cesare Sibilia
. Malattia di molte piante coltivate e spontanee dovuta al parassitismo di funghi della famiglia Erisifacee.
Si manifesta sulle foglie e sui giovani rami con uno straterello [...] medica, pomodoro, ecc.; F. cichoriacearum D. C. di molte Composte, Crocifere, Cucurbitacee e del tabacco; E. taurica Lév. del carciofo; Phyllactinia suffulta (Reb.) Sacc. del nocciolo, pero, ecc. Di altri funghi del mal bianco si conosm solo la forma ...
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SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] quella dei cereali. Tra le leguminose ha importanza la fava (43.100 ha. e 424.000 q.); tra gli ortaggi quasi soltanto il carciofo, per cui la Sardegna segue, sebbene a notevole distanza, la Sicilia e il Lazio (88.000 q. nel 1933). Tra le piante ...
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PIROTECNIA
Mario Jona
. È l'arte della fabbricazione dei fuochi d'artificio, composizioni di materie combustibili che producono effetti di fuoco brillanti per varietà, forma, luce e colore. Si usano [...] una striscia di fuoco a sinusoide.
I fuochi aerei sono quelli che fanno il loro effetto in aria, come i razzi, i carciofi, le bombe.
I razzi sono i più comunemente usati: si compongono di una canna tubolare che è un cartoccio, come quello usato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
‘Difesa’ del Risorgimento
Michele Ciliberto
Con il «Settecento riformatore», per riprendere il titolo del bel libro di Franco Venturi (5 voll. in 7 tomi, Torino 1969-1990), l’Italia si inserisce pienamente [...] cui il Risorgimento altro non sarebbe che l’espansione territoriale di Casa Savoia, il completamento della politica del carciofo» (Difesa del Risorgimento, 19552, p. 532).
In effetti, Salvatorelli nel suo libro aveva preso con rigore e nettezza ...
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Ordine di piante Simpetale, precedentemente classificato come ordine Sinandre, comprendente circa 24.900 specie e 11 famiglie tra cui le Campanulacee (➔) e le Asteracee. Il monofiletismo delle A. è sostenuto [...] di specie (il più ricco è Senecio con 2000-3000 specie). Alle A. appartengono numerose piante utili: alimentari (carciofo, cicoria, indivia, topinambur); da pascolo; medicinali (arnica, in fig. B, C, camomilla, bardana, enula); industriali (Taraxacum ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] , come nel passato, fra l'uno e l'altro dei contendenti, in vista di qualche foglia da strappare del tradizionale "carciofo", la Lombardia. Le difficoltà in cui versava la monarchia sabauda non erano però quelle del Regno di Napoli, interessato al ...
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carciofo
carciòfo s. m. [dall’arabo kharshūf]. – 1. a. Pianta perenne della famiglia composite tubuliflore (lat. scient. Cynara cardunculus, sottospecie scolymus), con foglie basali molto grandi, capolini terminali con squame carnose, i cui...
cardo
s. m. [lat. carduus, lat. tardo cardus]. – 1. Nome comune di varie piante con foglie e brattee spinose al margine o all’apice, appartenenti in maggioranza a generi diversi delle composite e a qualche genere delle ombrellifere e delle...