Vedi ARCO ONORARIO e TRIONFALE dell'anno: 1958 - 1994
ARCO ONORARIO e TRIONFALE (v. vol. I, p. 588)
S. De Maria
All'archeologia dei primi decenni del Novecento era parso naturale affrontare il problema [...] the Program of the Arch of Constantine, in ArchCl, XXVII, 1975, pp. 72-78; I. Iacopi, L'arco di Costantino e le Terme di Caracalla, Roma 1977, pp. 3-23; T. V. Buttrey, art. cit., pp. 375-378; R. Ross Holloway, The Spolia of the Arch of Constantine ...
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Vergine romana, figlia del tribuno Quirino, secondo una Passio leggendaria. Ha dato il nome a un cimitero suburbano, sulla via Ardeatina, su cui dal papa Marco (m. 336) fu costruita una basilica, e a un [...] titolo urbano (titulus S. Balbinae) sul piccolo Aventino, presso le terme di Caracalla. ...
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Vedi ELIOGABALO dell'anno: 1960 - 1960
ELIOGABALO (Varius Avitus Bassianus)
V. Scrinari
Imperatore romano. Fu detto Heliogabalus per il culto del Sole da lui professato; nacque da Giulia Soemia, figlia [...] orientale. A studiarne le sembianze è un'arte che risente ancora molto del gusto e dello stile dell'età di Caracalla, ma nella quale già si avverte la presenza di quei valori tettonici che prevarranno nell'epoca successiva di Alessandro Severo ...
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VITELLIO, Aulo
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Giurista romano, probabilmente dell'età di Augusto. Non solo non ci rimane di lui nessun passo, ma neppure se ne citano le opinioni: solo ci rimangono brani di commentarî [...] ad Vitellium, scritti sotto Tiberio da Masurio Sabino e sotto Caracalla da Paolo, nonché il testo di una nota che all'opera di Vitellio avrebbe apportata, sotto Claudio o Nerone, C. Cassio Longino. Soprattutto quest'ultima citazione sembra escludere ...
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Giurista romano (n. metà sec. 2º d. C. - m. 212), oriundo forse della Siria. Discepolo, secondo la tradizione, di Scevola, ebbe fama di giurista principe, dovuta, oltreché alle sue opere (principali, tra [...] pubbliche (praefectus praetorio e magister libellorum) sotto Marco Aurelio e Settimio Severo; fu trucidato coi seguaci di Geta per ordine di Caracalla; ma è forse leggenda che sia stato ucciso per essersi rifiutato di giustificare il fratricidio di ...
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GIULIA
Gaetano Mario Columba
. Nome di quattro donne della Siria discendenti di un Bassiano, sacerdote del Sole in Emesa, le quali nel II e III secolo d. C. ebbero in Roma il titolo di Augusta e una [...] ebbe due figlie, Giulia Soemiade e Giulia Mamea (v. appresso). Visse con la sorella a Roma ma dopo l'uccisione di Caracalla (217) dovette stabilirsi, per ordine di Macrino, nella nativa Edessa. Era donna abile e ambiziosa. Tramò a favore del nipote ...
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PLAUZIANO (C. Fulvius Plautianus)
L. Franchi
Compatriota di Settimio Severo (Her., iii, 10, 6), nativo quindi, probabilmente, di Leptis Magna.
Nell'iscrizione C.I.L., xi, 1937, è detto figlio di Gaio [...] . fu prefetto del pretorio e almeno dal 200 d. C. in poi ricoprì la carica da solo, privo di collega. Nel 202 Caracalla sposò sua figlia Plautilla (v.) ed egli venne ufficialmente designato come necessarius Augg. (G. I. L., vi, 227; 1074; xi, 1337) e ...
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1. Poeta greco (forse inizio dell'età ellenistica) di cui si hanno solo tre versi attribuitigli da Efestione. Da lui prese nome il verso gliconeo, forse perché l'aveva usato stichicamente, cioè in serie [...] . 2. Scultore ateniese (forse sec. 1º d. C.), autore della replica dell'Ercole Farnese, già esistente alle Terme di Caracalla e ivi ritrovato (1540-49), ora nel Museo Nazionale di Napoli. Alcuni lo ritengono un copista dell'età augustea, appartenente ...
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Medaglista e pittore. Lavorò dal 1454 al 1475 a Venezia; vi morì prima della fine del 1477. Se ne conoscono sei medaglie firmate in latino, in greco e in ebraico; delle due che gli sono attribuite, una, [...] datata 1466, ha il ritratto di Caracalla fanciullo liberamente copiato da una moneta romana. La sua ammirazione per l'arte classica è attestata anche da altre sue composizioni. Dei rovesci, per lo più allegorici, talvolta ricercati e oscuri, il ...
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ROFINO, Licinio (Licinius Rufīnus)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Giureconsulto, vissuto tra la fine del sec. II e il principio del III d. C. Da un frammento riprodotto nel Digesto (XXIIII,1, de don. int. vir. [...] et ux., 41), dove è citata una costituzione dell'imperator Antoninus, si è dedotto che scriveva sotto Caracalla; e da una quaestio (Dig., XXXX, 13, quibus ad lib., 4) che risulta proposta a Paolo (v.) da un L.R. si è tratta l'ulteriore conclusione ...
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caracalla1
caracalla1 s. f. [dal lat. tardo caracalla]. – In epoca romana, tipo di veste gallica, costituita da un lungo mantello con cappuccio. Da essa ebbe il soprannome di Caracalla l’imperatore M. Aurelio Antonino (186-217).
caracalla2
caracalla2 s. m. [dallo spagn. caracol «chiocciola, lumaca», per la carena dei fiori vistosamente contorta], invar. – Specie di fagiolo (Phaseolus caracalla) perenne, dell’America, coltivato per i fiori grandi, gialli, profumati...