GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] " attivo come notaio alla corte papale tra il 1257 e il 1263, non si riferiscono a questo Giovanni da Capua. Infine, la generica qualifica di "magister" con cui G. viene designato nei manoscritti sembra essere stata talora assunta, a titolo onorifico ...
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TOMMASO DA CAPUA
BBenoît Grévin
Se si è potuto parlare, con qualche esagerazione, di una "scuola di Capua" per qualificare la retorica fiorita alla corte imperiale e nella Curia nella prima metà del [...] von S. Germano 1230, in M.G.H., Epistolae selectae, IV, a cura di K. Hampe, 1926; E. Heller, Die Ars dictandi des Thomas von Capua, Heidelberg 1929; Riccardo di San Germano, Chronica, in R.I.S.2, VII, 2, a cura di C.A. Garufi, 1936-1938, p. 168; Hand ...
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Studioso italiano di letteratura cristiana antica (Castellammare di Stabia 1879 - ivi 1957), prof. di questa materia nell'univ. di Bari (1946-50). È noto soprattutto per Il ritmo prosaico nelle lettere dei papi (3 voll., 1937-46) e per Preghiere liturgiche: poesia ed eloquenza (1951); due volumi di Scritti minori sono stati pubblicati postumi (1959) ...
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Poeta (n. Capua - m. tra il 1572 e il 1585); scrisse rime che esprimono un'ansia sinceramente religiosa, venata di una prepotente eloquenza, che nelle liriche più alte (soprattutto nella preghiera alla [...] Vergine) si risolve in accenti di commossa, trepidante umanità ...
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Letterato (Capua 1801 - Salerno 1848). Fecondo poligrafo, giornalista, poeta improvvisatore, nel 1836 fondò a Napoli una scuola privata; fu nel decennio 1840-50 l'esponente più in vista di quel romanticismo [...] meridionale d'ispirazione sentimentaleggiante che ha un posto non trascurabile nella storia del romanticismo italiano. Tra le sue opere: Ore malinconiche (1836, in poesia); Il giardino d'Italia (varî volumi ...
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Letterato (n. Capua 1527 - m. 1603), autore di rime, ma noto per il dialogo Il Carrafa o vero della Epica poesia (1584), in lode di Tasso in cui accusava Ariosto di leso aristotelismo. Rispose la Crusca [...] con la Difesa dell'Orlando Furioso, Stacciata prima (1585), cui P. oppose una sua Replica (1585). Ne nacque una polemica sulla superiorità di Tasso su Ariosto o viceversa, che dilagò e s'inacerbì negli ...
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Umanista (Cavelli, Capua, 1429 - Siena 1477). Si stabilì (1452) a Perugia dove ebbe la protezione dei Baglioni e, dal 1455, la cattedra di eloquenza. Pio II lo nominò vescovo di Cotrone (1462), poi (1463) [...] di Teramo. Tra il 1472 e il 1474 fu governatore di alcune città umbre. Scrisse in latino trattati e poesie, una Vita et res gestae di Braccio da Montone e 9 libri di Epistolae, in cui si rispecchia vivacemente ...
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Uomo politico (n. Capua 1190 circa - m. presso Pisa 1249); di oscura famiglia, compì gli studî a Bologna; presentato (1225) a Federico II da Bernardo arcivescovo di Palermo, divenne notarius, poi giudice [...] della magna curia fino al 1234, in seguito uno dei principali collaboratori dell'imperatore. Svolse importanti missioni diplomatiche a Roma e in Inghilterra; divenuto protonotario e logoteta di Sicilia, ...
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GATTI, Angelo
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Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] nel 1890 fu ammesso alla scuola militare di Napoli, per poi passare all'Accademia di Modena, da cui uscì, nel 1893, destinato alla guarnigione di Bologna dove rimase fino al 1898. Fu dapprima a Belluno, ...
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MALPICA, Cesare
Antonio Carrannante
Nacque a Capua il 2 apr. 1804 da Ignazio, nobile calabrese in servizio come ufficiale dei Cacciatori campani, e dalla capuana Maria Antonia Turino.
Nel 1827, dopo [...] democratica, a cura di F. Catalano, Bari 1953, pp. 126-129; P. Casertano, Spigolature malpichiane, in Capys. Annuario degli "Amici di Capua", 1968-69, pp. 33-41; M. Sansone, La letteratura a Napoli dal 1800 al 1860, in Storia di Napoli, IX, Dalla ...
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ozio
òzio s. m. [dal lat. otium]. – 1. a. In genere, astensione dall’attività, dalle occupazioni utili, per un periodo più o meno lungo o anche abitualmente, per indole pigra o indolente: stare in o., non far niente; trascorrere le ore nell’o.;...
cybersicurezza (cyber-sicurezza), s. f. Sistema di sicurezza che protegge la rete telematica di uno Stato da eventuali attacchi terroristici perpetrati per via informatica. ◆ Il mercato civile della cybersicurezza di alto livello tecnico non...