Autore drammatico nato a Recco Ligure nel 1810, morto a Genova nel 1866. Seguendo l'indirizzo del momento, si dedicò alla tragedia di tipo alfieriano, preoccupandosi assai più della "sentenza", con un [...] parte della sua attività, riportando veri successi. Tra i numerosi suoi lavori sono da ricordare, tra i drammi: Giovanni Cappadoce (1872), Shakespeare (1876), Luigia De La Vallière (1878), ecc., e tra le commedie: Occhi d'Argo (1874), La spada ...
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Arte e iconografia costantiniane
Grecia, Cipro e Vicino Oriente, VII-XV secolo
Isabella Baldini
Nella trasmissione dell’iconografia costantiniana il ruolo della Grecia e del Vicino Oriente, escludendo [...] antico (Macerata 18-20 dicembre 1990), a cura di G. Bonamente, F. Fusco, I, Macerata 1992, pp. 115-120; N. Thierry, La Cappadoce de l’Antiquité au Moyen Âge, in Mélanges de l’École française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes, 110, 2 (1998), pp. 867 ...
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GÖREME
Guillaume de Jerphanion
. Principale gruppo delle chiese rupestri di Cappadocia, vicino al villaggio di Maçan (antico vescovado di Matiana) a 6 km. da Ürgüp. Il nome, antico, deriva da Korama, [...] dei secoli XI-XII; ma molte hanno pareti e vòlte coperte di pitture che sono tra i migliori saggi della pittura in Cappadocia.
Fra queste la più importante è la grande chiesa di Tokale Kilise: le due parti, di epoche diverse (principio e terzo quarto ...
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LATMOS
Guillaume de Jerphanion
Monte oggi chiamato Beṣparmak dağ, che sorge a 20-30 km. a est di Mileto, da cui lo separa il lago di Vafi Gölü. Nel Medioevo sul Monte Latmos si costituì un importante [...] vissero gli eremiti, parecchie delle quali affrescate. Citiamo la grotta del Pantocratore con decorazione pittorica affine alle pitture arcaiche di Cappadocia (fine sec. IX-X), la grotta di S. Paolo e un'altra vicina a Eraclea le cui pitture, molto ...
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PITTURA bizantina
T. Velmans
La p. bizantina fece la sua comparsa solo due secoli dopo la fondazione di Costantinopoli nel 324 e ben dopo la suddivisione dell'Impero romano nella parte occidentale e [...] C. Walter, Art and Ritual of the Byzantine Church (Birmingham Byzantine Series , 1), London 1982; N. Thierry, Haut Moyen Age en Cappadoce. Les églises de la région de Çaruşin, 2 voll., Paris 1983-1984; O. Demus, The Mosaics of San Marco in Venice, 2 ...
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GALLICANO, RITO
Giuseppe De Luca
. È il complesso di riti e di preghiere ufficiali che fu in uso prima di Carlomagno nell'Occidente latino, in tutti i paesi dell'Italia settentrionale e transalpini, [...] . Il Duchesne spiegava il colorito orientale di essa, con il fatto che a Milano, dal 355 al 374, fu vescovo il cappadoce Aussenzio; il suo successore, S. Ambrogio, avrebbe poi pensato a eliminare quel che di ariano poteva esservisi introdotto con le ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] dall'imperatore organizzava nuovi vescovadi e istituti di assistenza. Quando, nell'inverno 371-372, Valente giunse a Cesarea di Cappadocia, dove l'attivo vescovo aveva creato quasi una nuova città (Basiliade), l'imperatore non osò agire contro di lui ...
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PONTO (A. T., 88-89)
Michael ROSTOVTZEFF
Lino BERTAGNOLLI
Alta regione costiera dell'Asia Minore settentrionale, costituita di terreni assai varî per età e natura, assai tormentata e impervia a causa [...] volta nel 92 a. C., quando con l'aiuto dell'Armenia e del suo alleato il re Tigrane prese di nuovo possesso della Cappadocia, dove fece re il suo alter ego Gordio: Silla, che in quel tempo era propretore di Cilicia, per mezzo d'un intervento militare ...
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Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] e filoellenica. Fondata anch’essa da san Gregorio (il quale vi fu intronizzato dopo la sua consacrazione a vescovo di Cesarea in Cappadocia) sul tempio di Iside, questo luogo non rivendicava solo il titolo di «prima e madre di tutte le chiese armene ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il monachesimo
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esperienza monastica è rintracciabile in molte civiltà, dalla tradizione [...] come Melania, Rufino, Girolamo, Giovanni Cassiano ne fanno meta di devoti pellegrinaggi, mentre alcuni “padri” della spiritualità cappadoce, come Evagrio o Palladio, non disdegnano di unirsi a esse. Saranno questi visitatori d’eccezione a trasmettere ...
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cappadoce
cappàdoce agg. e s. m. e f. [dal lat. Cappadox -ŏcis, gr. Καππάδοξ -οκος]. – Della Cappadocia, regione storica dell’Asia Minore. Padri c.: sono così denominati talora, per la comune provenienza, alcune delle maggiori figure del cristianesimo...
nazianzeno
nażianżèno agg. e s. m. (f. -a). – Di Nazianzo, antica città dell’Asia Minore, in Cappadocia, nota soprattutto come patria di s. Gregorio, padre e dottore della Chiesa (c. 330 - c. 390), soprannominato perciò s. Gregorio Nazianzeno.