BURLO, Iacopo
Maria Laura Iona
Figlio di Baudo (o Baldo) di Iacopo e di Liota, appartenne a una delle tredici casate, che costituirono più tardi il patriziato triestino.
Poiché la stirpe è molto numerosa, [...] nell'esercito veneziano, a un'età che superava di parecchio i trent'anni, doveva essere senz'altro nella condizione di capod'armi.
Della sua notorietà il B. è tuttavia debitore quasi esclusivamente al Caroldo, che in un breve passo della sua cronaca ...
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Capo popolare bolognese d'origine toscana (sec. 13º). Diresse, a Bologna, la rivoluzione popolare che ottenne il riconoscimento delle compagnie popolari delle armi e la partecipazione dei rappresentanti [...] delle arti ai consigli del comune (1228). Fu suo figlio il giureconsulto Viviano Tosco ...
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D'APICE, Domenico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 30 genn. 1792 da Giovan Battista, "riputato negoziante" (Sforza, p. 756). Molto poco si conosce della prima giovinezza del D. e di un suo eventuale [...] primi si sforzò di ovviare con pressanti richieste di armi, uomini e mezzi, e quando nel giugno gli Austriaci della nascitura Repubblica, il D. preferì restare accanto al Guerrazzi che il 10 febbr. 1849 lo pose a capo della commissione militare per ...
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D'ARCO FERRARI, Ulisse
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Pisa l'8 marzo 1786 da Paolo e da Marianna Stampiglia, patrizia romana. Il padre, maggiore delle truppe toscane e già combattente della guerra dei [...] . Il vecchio generale F. Trieb, comandante in capo, fu dispensato dal servizio con un decreto del V. pp. 360 s.; E. Barbarich, Cesare de Laugier e le armi toscane alla prima guerra d'inditendenza ital.,in Rivista milit. ital., XI, (1895), pp. 591 ...
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D'ADDA SALVATERRA, Camillo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 27 sett. 1803 dal marchese Girolamo e da Felicita Meda, discendente anch'essa da un'antica famiglia patrizia milanese e, per via di madre, [...] tirrenico avvenne l'affiliazione vera e propria del D. alla setta ad opera di G. Mazzini, si segnalò per la stretta intimità con il capo dei travagli livornesi, il banchiere F. Pacho alcuni suoi contadini in armi. Entrato nella guardia nazionale ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] l’anno successivo da una serie di scandali finanziari. Il nuovo capo del governo, J. Koizumi, si rivelò un leader di tipo romanzo d’avventura d’ambiente storico, dominato dalle grandi battaglie del passato o dalla figura del maestro d’armi che ...
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Anticamente definita ‘arte del blasone’, l’a. è la scienza che analizza e interpreta gli stemmi, ne studia le fonti, l’origine e la storia e ne stabilisce le regole; definisce le varie tipologie di scudo, [...] sfilate e i cortei che precedevano la sfida, l’araldo d’armi aveva la funzione di identificare il cavaliere di turno, lo stemma di papa Innocenzo XII Pignatelli (tre pignatte in capod’oro) che nel 1692 aveva commissionato i lavori per migliorare ...
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scudo Arma da difesa utilizzata un tempo a scopo bellico (ancora in uso per tale scopo presso alcuni popoli) e attualmente dalle forze di polizia durante il servizio di ordine pubblico. Consiste in una [...] mano sinistra, serve a proteggere il corpo dalle armi offensive nemiche.
Per estensione, oggetto o sistema simile capo, B il capo, C il cantone sinistro del capo, D il punto destro del punto d’onore, E il punto d’onore, F il punto sinistro del punto d ...
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Pubblico ufficiale addetto alle corti dei sovrani e dei grandi feudatari e agli ordini cavallereschi (dal franco hari-wald «funzionario dell’esercito, uomo di fiducia del re»). Nobile o nobilitato all’atto [...] stemma. Gli a. prestavano uno speciale giuramento, erano inviolabili, formavano un collegio ed eleggevano a loro capo il re d’armi. Svolgevano importanti funzioni durante i tornei e attendevano alla compilazione dei rotuli degli stemmi e alla cura ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, di forma quadrata, rettangolare,...