Capitano di ventura (m. Napoli 1381). A capo di una compagnia di Bretoni e di Guasconi, fu in Italia al soldo di papa Gregorio XI, agli ordini diretti del cardinale Roberto di Ginevra; la banda partecipò [...] all'eccidio di Cesena (1377), insieme agli Inglesi di Giovanni Acuto. Quindi M. passò dalla parte dell'antipapa Clemente VII contro Urbano VI, che aveva ingaggiato Alberico da Barbiano, il quale distrusse ...
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Capitano di mare genovese (sec. 14º), segnalatosi nella guerra di Chioggia. Nell'aprile del 1380, al comando di 20 galee sconfisse all'altezza di Manfredonia una squadra veneziana agli ordini di Taddeo [...] Giustiniani. Dopo una breve sosta a Zara, ottenuti rinforzi da altre galee, si presentò davanti a Chioggia cercando inutilmente di provocare a battaglia i Veneziani che assediavano le forze genovesi, colà ...
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Capitano generale (1334-1382) di Mantova. Figlio di Guido, gli successe nel 1369 nella carica di capitano dopo aver assassinato suo fratello Ugolino, con la complicità del fratello Francesco, e dopo la [...] morte, piuttosto sospetta, anche di quest'ultimo. Repressa duramente una congiura di parenti, governò indisturbato, seguendo una politica d'amicizia con Milano, consolidata dal matrimonio (1380) di suo ...
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Capitano di ventura (n. Pergola - m. Bergamo 1427). Allievo di Alberico da Barbiano, nel 1405 cercò di soccorrere Pisa assediata dai Fiorentini; fu poi al servizio di L. Migliorati signore di Fermo e dei [...] Fiorentini; fu quindi luogotenente generale dei senesi. Combatté poi per il Comune di Perugia e per il papa. Dal 1422 passò a Filippo Maria Visconti, sconfiggendo C. Malatesta e N. Piccinino; ebbe per ...
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Capitano di ventura (m. 1435). Si arruolò sotto Pandolfo Malatesta, quindi passò presto al servizio di Firenze, per conto della quale combatté ad Anghiari (1425), e divenne capitano generale della Repubblica. [...] Quando fu fatto prigioniero da Nicolò Piccinino, comandava l'esercito della lega fra il papa, i Fiorentini e i Veneziani contro il duca di Milano. Non avendo voluto mancar di fede a Firenze, fu fatto morire ...
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Capitano di ventura inglese (n. nel Cheshire 1325 circa - m. Sculthorpe, Norfolk, 1407). Combatté dapprima in Bretagna; poi armò una compagnia di ventura, con cui devastò la Normandia (1356), la Guascogna [...] e la Borgogna, guadagnandosi terribile nomea; partecipò, riportandone gran fama, alla battaglia di Auray (1364). Meno fortunato in una spedizione (1370) in Francia per conto di Edoardo III, si distinse ...
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Capitano francese (Ham 1491 - Cotignan, Reims, 1545). Seguì Francesco I e liberò Mézières dall'assedio del conte di Nassau; partecipò alla campagna d'Italia succedendo a G. Bonnivet nel comando dopo lo [...] scontro di Romagnano (1524) e rimase gravemente ferito a Pavia (1525). Al comando dell'esercito francese in Italia, fu fatto prigioniero a Landriano (1529); quindi (1533-36) guerreggiò nella Savoia. Fu ...
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Capitano francese (n. Saint-Exupéry, Corrèze, 1408 - m. 1488), come il fratello Jacques si distinse nella guerra contro gli Inglesi. Nel 1439 sposò Margherite de Nanteuil che gli portò in dote la contea [...] di Dammartin. Partecipò alla rivolta della Praguerie e più tardi alla Lega del Bene pubblico contro Luigi XI: riconciliatosi con questo, lo servì nella lotta contro Carlo il Temerario ...
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Capitano milanese (sec. 12º), secondo la tradizione ideatore dell'intesa contro Federico Barbarossa giurata a Pontida (1167); la critica storica nega valore a quel convegno, ma resta il fatto dell'importanza [...] goduta da P. nel movimento antisvevo. Durante le trattative di pace con l'imperatore continuò a sostenere i diritti dei comuni, e fu uno dei firmatarî della pace di Costanza (1183) ...
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Capitano e scrittore spagnolo (forse Ciudad Real 1451 - Granada 1531), autore di una Breve parte de las hazañas del excelente nombrado Gran Capitán, sulla giovinezza di Gonzalo di Cordova, soprattutto [...] in relazione alla guerra di Granata, alle cui vicende (1482-94) P. aveva partecipato acquistando fama di valorosissimo guerriero. Fu confuso talora con Hernando del Pulgar, il cronista dei re cattolici ...
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capitano
(ant. capitànio) s. m. (f. -a; spesso al masch. anche con riferimento a donna) [lat. *capitanus, variante del lat. tardo capitaneus, der. di caput -pĭtis «capo, testa»]. – 1. Chi è a capo, spec. di un corpo armato: Canto l’armi pietose...
capitare
v. intr. [lat. *capitare, der. di caput -pĭtis «capo»] (io càpito, ecc.; aus. essere). – 1. a. Far capo, metter capo, quindi giungere, arrivare, ma di solito per caso o incidentalmente: capitai per fortuna in casa di amici; se càpita...