Poeta e filosofo greco (1a metà sec. 6º - 1a metà sec. 5º a. C.). Lasciò presto la nativa città dell'Asia Minore e passò la maggior parte della vita errando per il mondo greco e recitando versi, secondo [...] stessa tradizione rapsodico-aedica che egli pure per certo aspetto continua. Il rapsodo tradizionale è sostanzialmente un ripetitore di cantiepici, che vede in Omero l'autore di ogni arte e scienza: S., che piuttosto recita versi suoi, si distacca ...
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Complesso di popolazioni induiste dell’India nord-occidentale collegate da vincoli sociali. La loro struttura sociale, basata sui clan, si configurava in passato in un’aristocrazia guerriera, ma di scarsa [...] quelli del Mewar (Udaipur), del Marwar (Jodhpur) e di Amber (poi Jaipur). Dopo eroica resistenza, descritta nei loro cantiepici, dovettero riconoscere l’alta sovranità dei Moghul, a cui fornirono generali e soldati. Nel 18° sec. ogni loro importanza ...
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Pseudonimo del poeta slovacco Pavel Országh (Horní Kubín 1849 - Dolní Kubín 1921). Temperamento romantico, animato da una fede messianica nei destini della Slovacchia, cantò la gente semplice e, idealizzandola, [...] la vita agreste della sua patria (liriche: Letorosty "Germogli", 1885-87; cantiepici: Hájnikova žena "La moglie della guardia forestale", 1866). Un posto a parte occupano i Krvavé sonety ("Sonetti sanguigni", 1919) di intonazione patriottica e ...
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(o Kudrun) Titolo, dal nome della protagonista, di un poema epico, scritto da anonimo del Sudest tedesco intorno al 1230, giunto in una sola redazione degli inizi del 16° secolo. Il poema, diviso in 32 [...] finale tragico di Hilde (valchiria dotata del potere di ridestare in vita di notte i guerrieri caduti di giorno), svolta in cantiepici (4°-5° sec.), poi perduti, e più volte ripresa. Qui il finale della leggenda di Hilde presuppone il sanarsi dei ...
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Scrittore serbo (Vršac 1806 - ivi 1856). Insegnante e avvocato, ebbe cariche importanti presso il ministero dell'Istruzione e curò la riorganizzazione delle scuole. Come scrittore affrontò diversi generi; [...] più dei suoi drammi storico-patriottici, la cui materia è tratta in prevalenza da J. Rajić e dai cantiepici (Miloš Obilić, 1828; Smrt Stjepana Dečanskoga "La morte di Stefano Dečanski", 1841; Ajduci "Aiducchi", 1842; San Kraljevića Marka "Il sogno ...
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Figlio (n. 1335 circa - m. 1394) del re serbo Vukašin, regnò (1371-94) dopo la morte del padre. Quale vassallo dei Turchi fu costretto a combattere contro il voivoda di Valacchia, Mircea il Grande, e cadde [...] serba, "Marco figlio di re") o Krali Marko (forma bulgara, "re Marco") è diventato una delle figure più largamente conosciute e più interessanti dei cantiepici serbi (serbo-croati) e bulgari. Le ragioni della sua immensa popolarità sono ignote. I ...
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Poeta serbo (Trnava, Bosnia, 1767 - Grk, Srem, 1834). Cieco dall'età di otto anni, a vent'anni ebbe la famiglia sterminata dai Turchi e cominciò a errare per i Balcani intonando sulla sua gusla i canti [...] epici della tradizione orale. Nel 1809 si unì ai serbi insorti contro il dominio turco; si trasferì poi a Srem, dove incontrò il poeta V. S. Karadžić, che trascrisse molti suoi canti. Tra le composizioni originali, tutte ispirate ai fatti dell' ...
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Poeta estone (Nõo, regione di Tartu, 1861 - Väike-Maarja, Virumaaa, 1907), autore di traduzioni dal russo e dal tedesco e di versi originali di ispirazione popolare, raccolti in Ärganud hääled ("Voci risvegliate", [...] 1892) e Lugulaulud ("Cantiepici", post., 1914). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simposio
Simonetta Nannini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il simposio, momento dedicato al vino, preceduto dal banchetto e da una libagione, [...] erano consumate insieme, nel corso di cerimonie che avvenivano prima all’aperto, poi nella sala regale, allietate da cantiepici e concluse da una libagione, fase seguita da quella omerica, mista fra banchetto miceneo regale e nuovo simposio, all ...
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COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] unità all'Iliade e agli altri antichi non è riuscito... Poema creato dal popolo non esiste, né può aspettarsi; cantiepici popolari da potersene, agglutinandoli, formare un poema non si vider mai presso alcun popolo, né possono aspettarsi. Ogni poema ...
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epico
èpico agg. [dal lat. epĭcus, gr. ἐπικός, der. di ἔπος: v. epos] (pl. m. -ci). – Pertinente alla narrazione poetica di gesta eroiche: poema e., poesia e.; ciclo e., e ciclo e.-cavalleresco; verso, stile e.; poeti e. (anche sost., gli...
cantare1
cantare1 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – Poema di materia epico-cavalleresca, di cui si hanno in Italia numerosi esempî composti nei sec. 14° e 15° da verseggiatori popolari e destinati a essere recitati nelle piazze dai cantastorie:...