Raccolta poetica di G. Pascoli. Pubblicata nel 1903, ma definita così come ora si legge nelle edizioni postume del 1912 e 1914, è tra le sue più giustamente celebrate. Rappresenta una ideale prosecuzione [...] e sentimentale, alternando tuttavia all'approfondimento narrativo del trauma iniziale (La voce, La cavalla storna) la scoperta di una precaria linea di difesa contro le atrocità del mondo e gli abissi della morte e dell'infinito (Il brivido, Il ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] . 1900; poi sdoppiatisi in Primi poemetti, 1904, e Nuovi poemetti, 1909), ai CantidiCastelvecchio (1903; 6a ed. defin. 1912), sempre identico appare il suo atteggiamento, come di chi analizza e scompone e disperde anche quando vuol costruire. Per ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] lagrima, là aggiunge un sorriso, con delicata modestia, come una silenziosa benefattrice", e nella lirica che apre i CantidiCastelvecchio e che fu scritta quasi contemporaneamente al Fanciullino usa per la poesia il simbolo della lampada che arde ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] è anno cardine per la letteratura italiana contemporanea: escono infatti l'edizione definitiva di Myricae e i CantidiCastelvecchio del Pascoli, Maia, Elettra e Alcyone di G. D'Annunzio (sebbene, le ultime due, con data editoriale 1904), l'Estetica ...
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La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] vergini bionde sorrisi
(“La poesia”, vv. 65-68, in CantidiCastelvecchio).
La rima (o meglio terminazione) di un verso che, all’interno di uno schema rimico (per es. di ➔ canzone, o di ➔ ballata), non rimi con altri, si dice irrelata.
La rima può ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] metriche pascoliane, anche in varianti non canoniche, come in “Valentino”, nei CantidiCastelvecchio, ove alterna con l’endecasillabo («Oh! Valentíno vestíto di nuóvo, / come le brócche dei biancospíni!»).
Il novenario prevede l’ultima ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] verbo oggetto (nel riscontro affidata ai verbi di percezione):
(13) Cantar, la notte, udii (CantidiCastelvecchio, “Diario autunnale” III, v. 2)
(14) Venir, tra i crisantemi, vedo (CantidiCastelvecchio, “Giovannino”, vv. 35-36)
o all’anticipazione ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] elisioni per l'occhio, secondo precisi dettami teorizzati dall'autore; che giorno: ritorno è rima-chiave in tutti i CantidiCastelvecchio. e che allude per linea diretta al mito dell'anima prigioniera nel carcere terreno, e del viatore dantesco che ...
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CUSTER DE NOBILI, Gino
Felice Del Beccaro
Nacque a Lucca il 28 febbr. 1881 da Lorenzo e da Carlotta De Nobili.
La madre, di ascendenza aristocratica, dopo la scomparsa prematura del marito dovette affrontare [...] Lucca.
A parte qualche breve composizione musicale, come quella sul testo de La tessitrice del Pascoli (CantidiCastelvecchio, Milano 1920) e due produzioni drammatiche in un atto, Antonia e L'affossatore del Far West (depositi alla SIAE nel 1932 e ...
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CASALINUOVO, Giuseppe
Domenico Scafoglio
Nacque il 16 ag. 1885 da Vito e da Eleonora Nisticò a San Vito Jonio, in provincia di Catanzaro, dove il padre possedeva un podere. A Catanzaro, dove consegui [...] a caso il Pascoli, ma non quello delle poesie civili, patriottiche e storiche, bensì delle Myricae e dei CantidiCastelvecchio, era ora il suo modello più importante. A queste due raccolte pascoliane rinvia il repertorio tematico della Lampada del ...
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schilla1
schilla1 s. f. – Variante, in alcuni dialetti centro-settentr., di squilla1, come forma più vicina all’etimo longob. skilla. ◆ Il dim. schillétta «campanella» è usato dal Pascoli come titolo e poi in alcuni versi di uno dei suoi «Canti...
sinafia
sinafìa s. f. [dal lat. synaphīa, gr. συνάϕεια, propriam. «congiunzione, unione», der. di συνάπτω «unire» (comp. di σύν «con, insieme» e ἅπτω «adattare»)]. – Nella metrica classica, stretta connessione ritmica fra un colon e il successivo,...