Matematico e astronomo (n. Novara - m. Viterbo 1296), dal 1264 cappellano presso la Curia pontificia. Matematico tra i più insigni del suo tempo, la sua edizione latina degli Elementi di Euclide (1255-59) [...] poi, dopo il 1268, in forma divulgativa nel Tractatus de sphera). Interessato allo studio e al perfezionamento di strumenti astronomici (l'equatorium, il quadrante, l'astrolabio), C. era anche in possesso di vaste conoscenze in campo medico. ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] (n. 1140 o 1150) ‒ attinge a varie versioni arabe e greche facendone una sintesi; la seconda è il testo di CampanodaNovara (1210 ca.-1296), di poco anteriore al 1260. Quest'ultimo non è una traduzione, bensì una rielaborazione della Versione II ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La cosmologia
Edward Grant
La cosmologia
I termini 'Cosmo' e 'cosmologia' derivano dai greci kósmos e kosmologikós ed entrarono nell'uso [...] non trasmetteva affatto la sua luce; niente esisteva al di là della sua superficie convessa. Come affermò nel XIII sec. CampanodaNovara (1210 ca.-1296) nella sua Theorica planetarum, l'empireo era il 'luogo' comune e più generale per tutte le cose ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] a questo scopo fu ideato l'equatorium (parola che indica una grande varietà di strumenti); quello ideato daCampanodaNovara e dai suoi precursori spagnoli riproduceva esattamente i moti tolemaici delle circonferenze dei pianeti, ciascuna con il suo ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia araba nella tradizione medievale latina
Henri Hugonnard-Roche
L'astronomia araba nella tradizione medievale latina
Prima [...] sui parametri delle costruzioni geometriche e neppure sulla velocità di rivoluzione degli elementi mobili.
La Theorica planetarum di CampanodaNovara, composta tra il 1261 e il 1264, rappresenta, invece, la forma più evoluta di questo tipo di opera ...
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GAURICO, Luca
Franco Bacchelli
Nacque nel marzo 1475 a Gauro - un "casale" della contea di Giffoni (ora in prov. di Salerno) allora posseduta dai d'Avalos - da Cerelia e da Bernardino (appartenente [...] certa teoria araba delle congiunzioni.
Il pronto cambiamento di campo e, come osserva P. Zambelli, "la sfacciata improntitudine Gerardo da Cremona, G. Peurbach, Prosdocimo de Beldomandi, Alpetragio, il Regiomontano, G.B. Capuano, CampanodaNovara, J ...
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BIANCANI, Giuseppe
Enzo Grillo
Nacque a Bologna l'8 marzo 1566. Entrato nel noviziato della Compagnia di Gesù il 4 ott. 1592, studiò matematica con padre C. Clavio al Collegio Romano, passando poi ad [...] spesso infarcita di vistosi errori di cronologia: così, Campano di Novara è collocato nel sec. XI insieme con Alliazen del sec. XIII, Ruggero Bacone e Marco Polo sono nel XIV, Leonardo da Pisa nel XV, Giovanni Bianchini nel XVI (p. 58). Di Galileo, ...
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staio
stàio (ant. staro) s. m. [lat. sextarius: v. sestario] (pl. gli stai, le stàia, ant. le stàiora, da cui si è avuto anche un sing. retroformato stàioro). – 1. a. Unità di misura di capacità per aridi, usata in Italia prima dell’adozione...
beacher
s. m. e f. Giocatore di beach volley, sport simile alla pallavolo giocato sulle spiagge. ◆ domani s’alzerà ufficialmente il sipario sulla seconda edizione del Mondiale Under 21 di beach volley, che fino a domenica prossima vedrà sui...