D'ERASMO, Geremia
Bruno Accordi
Nacque a Carbonara (Bari) il 23 marzo 1887 da Pasquale e da Celeste Gigante. Nel 1908 si laureò in scienze naturali - con una tesi sull'età e la fauna dei calcari litografici [...] d'Italia, III, L'ittiofauna fossile del Gabbro, ibid., 6, pp. 1-118, 4 tavv.; Studio geologico dei pozzi profondi della Campania, in Boll. d. Soc. dei natural., XLIII (1931), pp. 15-143; Ancora su L'Elephas antiquus di Pignataro Interanma, in Rend ...
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Giovanni Caprara
Sismologia. Perché trema l’Emilia
Purtroppo ce ne eravamo dimenticati: anche la pianura Padana è zona sismica. L’ultimo evento, nel 1570, aveva provocato danni perfino maggiori. La causa [...] (Sicilia) 15 aprile 1978
5,9 Valnerina (Umbria) 19 settembre 1979
6,9 Irpinia (Campania/Basilicata) 23 novembre 1980
5,9 Lazio e Abruzzo 7 maggio 1984
5,8 ...
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ZAMBONINI, Ferruccio
Federico Millosevich
Mineralogista e chimico, nato, a Roma il 17 dicembre 1880, morto a Napoli il 12 gennaio 1932. Conseguita a Roma la laurea in scienze naturali nel 1903, avendo [...] a quelle dei Sabatini e di Bracciano che a quelle del Vesuvio. Originali osservazioni sulla regione campana pubblicò nella monografia Il tufo pipernoide della Campania e i suoi minerali (Mem. R. Com. Geol. d'Italia, 1919).
Oltre questi lavori, si ...
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Appennini
Alessio Consoli
La spina dorsale dell'Italia
Gli Appennini sono monti dalle sommità spesso dolci e arrotondate; non raggiungono i 3.000 m, ma hanno ugualmente condizionato nel tempo l'insediamento [...] isolati, separati da conche o da valli profonde. I più elevati sono quello dei Monti del Matese (M. Miletto, 2.050 m) tra Campania e Molise e del Sirino (2.005 m) e del Pollino (Serra Dolcedorme, 2.267 m) in Basilicata e Calabria, dove si estende ...
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Terremoto
Giancarlo Scalera
(XXXIII, p. 639; App. II, ii, p. 981)
Un panorama sulla sismologia, la parte della geofisica che studia i t. come fenomeno fisico, è presentato nell'omonima voce di G.B. [...] siano non solo quelle incluse nel poligono di massima intensità MCS dell'Irpinia-Sannio-Matese, ma anche quelle zone della Campania comprese tra l'Irpinia e il Golfo di Napoli che sono a più elevata densità di popolazione, fittamente industrializzate ...
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Vedi VULCI dell'anno: 1966 - 1997
VULCI (Vulci; Οὐόλκοι)
M. Torelli
Città etrusca sulla riva destra del fiume Fiora (antico Armentae), a circa 12 km in linea d'aria dal mare Tirreno ed oltre 100 km a [...] . Si ricorda al riguardo che si è anche voluto attribuire a V. un posto preminente nella penetrazione etrusca in Campania (Heurgon). Comunque, quale che fosse la sfera di egemonia della città, l'opulenza di V. appare veramente straordinaria: il ...
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"Calamità naturale deve intendersi ogni fatto catastrofico, ragionevolmente imprevedibile, conseguente a eventi determinanti e a fattori predisponenti tutti di ordine naturale, e a loro volta ragionevolmente [...] terremoti principali: nella valle del Belice, in Sicilia (1968), con 376 vittime; in Friuli (1976), con 989 vittime; in Campania e Basilicata (1980), con 2739 vittime. L'elevato numero di vittime è dovuto, in gran parte, all'inadeguatezza strutturale ...
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Calamità naturali
Paolo Migliorini
"Calamità naturale deve intendersi ogni fatto catastrofico, ragionevolmente imprevedibile, conseguente a eventi determinanti e a fattori predisponenti tutti di ordine [...] terremoti principali: nella valle del Belice, in Sicilia (1968) con 376 vittime; in Friuli (1976) con 989 vittime; in Campania-Basilicata (1980) con 2739 vittime. L'elevato numero di vittime è dovuto, in gran parte, all'inadeguatezza strutturale del ...
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In petrografia, miscela complessa naturale, essenzialmente liquida, ad alta temperatura, costituita in prevalenza da fusi silicatici che contengono disciolti nella loro massa quantità variabili di gas [...] fortemente alcalino e potassico è ben rappresentato in Italia lungo la costa tirrenica, dal Lago di Bolsena fino alla Campania passando per il Lazio, dove durante il Quaternario sono stati emessi ingenti quantitativi di lave e piroclastiti che ...
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GUISCARDI, Guglielmo
Nicoletta Morello
Nacque a Napoli nel marzo 1821. Terminati gli studi classici, frequentò i corsi di architettura di Gaetano Genovese.
Nei mesi di settembre-ottobre 1845 presenziò [...] pp. 3-47; Id., Due secoli di attività scientifica della Reale Accademia delle scienze fisiche e matematiche, Napoli 1940, pp. 98 s.; Campania, in Bibliogr. geologica d'Italia a cura di G. D'Erasmo - M.L. Benassai Sgadari, Napoli 1958, pp. 254-256; G ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, che vibra e dà suono quando è percosso,...
campana2
campana2 s. f. [dall’agg. campano]. – Nome di alcune varietà di pere (propr. agg., pere c., cioè «della Campania»), dette anche buone cristiane (v. buoncristiano).