Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] la tutela dei figli. Dopo ventisei anni d'insegnamento P. si ritirò, malato, da Roma nella villa di un suo scolaro in Campania, e vi morì.
Opere e pensiero
L'interesse che il suo insegnamento destava nell'alta società romana richiamò d'altronde su P ...
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GIUSTINIANI (Giustiniano)
Maura Picciau
Famiglia di ceramisti attivi in Campania dal XVII secolo fino alla fine del XIX. Originaria di Vietri sul Mare, dove alla seconda metà del Seicento operarono un [...] e faenzari a Vietri tra '500 e '600, Salerno 1991, pp. 5 s., n. 6; G. Donatone, Maiolica decorativa e popolare di Campania e Puglia, Napoli 1992, pp. 44-46, 51 s.; T. Fittipaldi, Ceramiche. Castelli, Napoli, altre fabbriche, Napoli 1992, nn. 468-505 ...
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RUFRE (Rufrae e Rufrium)
Arturo Solari
Antica città della Campania di origine sannita, venuta in potere dei Romani circa nell'anno 326 a. C. (Liv., VIII, 25) insieme ad altre città dei Sanniti. Divenuta [...] vicus sotto i Romani, di notevole importanza, appartenne, come sembra, alla tribù Teretina, annessa poi, non prima del tempo di Augusto, al territorio di Venafro. Rufre era situata circa nel luogo in cui ...
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Strumento di metallo (bronzo) in forma di tazza rovesciata, che risuona quando le sue pareti siano percosse esternamente, da un martello, o, nell'interno, da un batacchio. Normalmente la campana, munita [...] ), quella del Campidoglio (1803, q. 87), quella del Palazzo Vecchio (85 q.).
Alcuni popoli asiatici conobbero assai presto l'uso delle campane. Le campane sono tra i bronzi più antichi della Cina, e se ne hanno di quelle datate del sec. VIII a. C. La ...
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LUCANIA
D. Adamesteanu
Regione dell'Italia meridionale, tra la Campania, la Calabria e le Puglie, che nella divisione amministrativa dell'età di Augusto fu unita ai Bruzii (Calabria) a formare la Regione [...] si spiega la presenza, a Vaglio, di terrecotte architettoniche arcaiche di tipo greco ed etrusco-campano, di antefisse e bronzi etrusco-campani di età arcaica a Melfi, di oinochòai rodie in bronzo e di bucchero etrusco, della fine del VII sec. a. C ...
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Poeta latino (m. Utica verso il 201 a. C.) della Campania; combattente della prima guerra punica. Autore di palliatae (restano circa 30 titoli), satireggiò, nei modi della commedia attica antica, Quinto [...] Cecilio Metello e Scipione Africano Maggiore, per cui subì il carcere, poi l'esilio a Utica. Scrisse tragedie (tra cui Romulus e Clastidium, primo esempio di praetextae) e il più antico poema nazionale ...
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Piccola località della Campania (ab. 922, comune di Bacoli), in una leggiera insenatura a sud-ovest del golfo di Pozzuoli, delimitata fra l'altura del Castello di Baia e la Punta dell'Epitaffio, chiusa [...] ad ovest dalle colline. Oggi Baia è ridotta ad un piccolo borgo, ma è famosa per l'importanza che ebbe nei tempi passati. Non doveva essere in origine altro che uno dei porti della potente e ricca colonia ...
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SANT'ANGELO IN FORMIS
A. de Franciscis
Località della Campania dove si trovava il santuario di Diana Tifatina; distava circa tre miglia dall'antica Capua e da questa città vi si giungeva attraverso [...] la Via Dianae. Il culto di Diana sul Monte Tifata risale almeno al VI sec. a. C. ed era uno dei più importanti nell'Italia preromana. Esso ha avuto vita fino al IV-V sec. d. C. ed ancora nell'anno 942 ...
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Campagna
Alice Bellagamba
Campagna viene dal latino campanea o campania, propriamente un aggettivo plurale dal senso "campestre, di campagna", derivato di campus, "campo, pianura". La nozione tradizionale [...] di campagna, intesa come deposito dei valori culturali e sociali della civiltà contadina e contrassegnata dalla materialità del rapporto dell'uomo con l'ambiente, ha lasciato oggi il posto al concetto ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] , 3 voll., vol. 3° (Le altre lingue), pp. 561-595.
Bianchi, Patricia (2006), La funzione del dialetto nella narrativa di autori campani contemporanei, in La città e le sue lingue. Repertori linguistici urbani, a cura di N. De Blasi & C. Marcato ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, che vibra e dà suono quando è percosso,...
campana2
campana2 s. f. [dall’agg. campano]. – Nome di alcune varietà di pere (propr. agg., pere c., cioè «della Campania»), dette anche buone cristiane (v. buoncristiano).