GALLO, Nicola
Guido Dall'Olio
Figlio di Giovanni, nacque a Iglesias intorno al 1530. Dopo aver compiuto gli studi universitari (probabilmente di medicina) in Francia, si recò a Ginevra, dove aderì al [...] a morte per eresia). Il 22 settembre il G. fu arrestato di nuovo con l'accusa di aver riferito al Gentile che Calvino gli aveva inviato un emissario per convincerlo a deporre contro l'amico calabrese; il G. negò e venne subito rimesso in libertà ...
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Roubaud
Roubaud Jacques (Caluire-et-Cuire, Rhône, 1932) matematico, poeta e romanziere francese. È stato membro dell’Oulipo (Ouvroir de littérature potentielle, Laboratorio di letteratura potenziale), [...] per opera di Raymond Queneau e François Le Lionnais, a cui hanno aderito, tra gli altri, Georges Perec, Italo Calvino e Marcel Duchamp (si veda l’approfondimento «L’Oulipo: la creazione letteraria tra gioco e matematica» alla voce → Bourbaki ...
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Filosofo, medico e riformatore religioso (Vilanova de Sixena, Aragona, 1511 - Ginevra 1553). Studente di diritto a Tolosa, si volse ben presto agli studî biblici, patristici e filosofici, venendo così [...] diligenter esposita (1537) entrò in urto con la Sorbona. Pare che in questi anni S. avesse un primo contatto con Calvino. Girò ancora per la Francia proseguendo il suo lavoro di editore e correttore. Nel 1546 aveva terminato di scrivere la sua ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renato De Filippis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se Lutero nutre profonda diffidenza per le humanae litterae, Melantone opera un recupero [...] la conoscenza naturale di Dio), mentre per le arti e le scienze l’intelletto può certamente trarre frutti.
La posizione di Calvino sul linguaggio delle Scritture consente di evitare i conflitti tra scienza e religione per due ragioni. La prima è che ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. La Francia: Aix-en-Provence
Jean Guyon
Aix-en-provence
Città (lat. Aquae Sextiae Salluviorum) della Francia sud-orientale, [...] di riscontri archeologici, si ritiene che essa abbia avuto origine dalla spedizione militare del console del 124 a.C., Sestio Calvino, contro i Sali. I livelli archeologici più antichi, tra l’altro molto esigui, sono della seconda metà del I sec ...
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Umanista protestante (Ciriè 1503 - Basilea 1569); prof. a Pavia, dove, per l'influsso di A. Mainardi, passò al protestantesimo. Fu poi a Venezia, Ferrara, Lucca, e infine riparò (1542) in Svizzera; dal [...] , e promotore dell'idea della tolleranza religiosa. Contro la Chiesa romana scrisse l'anonimo Pasquillus extaticus (1542); contro Calvino, De amplitudine beati regni Dei (1554), per dimostrare che il numero degli eletti è superiore a quello dei ...
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Teologo (Bremgarten 1504 - Zurigo 1575). Tornò dai suoi viaggi di studio in Germania convertito alla Riforma: e a Zurigo dal 1531 successe a Zwingli. Guidò e organizzò con mano abile e salda la chiesa [...] decidere sulla base del Vangelo in questioni anche politiche. Nel Consensus Tigurinus (1549) poté raggiungere l'accordo con Calvino, aderendo alla sua dottrina sull'eucaristia. La Confessio Helvetica del 1566, composta (1562) da B., fu accolta come ...
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Scrittore ungherese (Szencz, comitato di Pozsony, 1574 - Kolozsvár 1639). Dopo lunghi anni di soggiorno all'estero (fu anche in Italia) scrisse, animato da spirito protestante e in uno stile altamente [...] della Chiesa riformata ungherese e raggiunse più di cento edizioni; tradusse inoltre l'Institutio Christianae religionis di Calvino (Azkeresztényi religióra és igaz hitre való tanítás, 1624). Compilò un vocabolario ungherese-latino e latino-ungherese ...
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Riformatore scozzese, nato presso Aberdeen circa il 1512. Dopo gli studî a Saint Andrews e dopo essere stato istitutore dei figli di lord Darcy, entrò, per protezione del card. Pole, nel convento domenicano [...] maestro dei novizî e, dopo alcune missioni in Italia e fuori, rettore. La lettura dell'Institutio christianae religionis di Calvino lo rese favorevole alle idee riformate; prigioniero dell'Inquisizione a Roma, riuscì a fuggire alla morte di Paolo IV ...
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Figlia (Blois 1510 - Montargis, Loiret, 1576) di Luigi XII re di Francia e di Anna di Bretagna; sposò (1528) Ercole II d'Este, cui dette cinque figli, tra cui Alfonso II. Donna tenace ed energica, tutelò [...] molti profughi francesi sospettati di eresia, tra i quali il poeta C. Marot che scelse come suo segretario. Nel 1536 ospitò Calvino, con il quale rimase poi in corrispondenza. Ercole II, temendo l'ostilità della Santa Sede, si rivolse a Enrico II di ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...