Primogenito (La Ferté-sous-Jouarre 1552 - SaintJean-d'Angély 1588) di Louis I; capo del partito ugonotto con il cugino Enrico di Navarra dopo la morte del padre (1569), imprigionato nella notte di San [...] Bartolomeo (1572), fu costretto, dopo lunga resistenza, ad abiurare il calvinismo (ott. 1572). Riuscì tuttavia nel 1575 a fuggire a Strasburgo e, tornato al calvinismo, riconosciuto governatore generale degli ugonotti del Midi, diresse ancora la ...
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Calvinista (Villeneuvede-Berg, Ardèche, 1695 - Losanna 1760); fu l'organizzatore delle "chiese nel deserto" (gruppi riformati che praticavano il culto in luoghi disabitati) e di una scuola teologica per [...] i riformati francesi, a Losanna, e il restauratore del calvinismo francese. ...
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Uomo politico (Châtillon-sur-Loing 1519 - Parigi 1572). Segnalatosi nel 1545 nelle operazioni contro Boulogne, fu nominato (1547) generale in capo della fanteria e ammiraglio di Francia (1552): carica, [...] della piazzaforte, non venne liberato che dopo la pace di Cateau-Cambrésis del 1559. Rientrato in Francia già conquistato al calvinismo, si trovò necessariamente in contrasto con la politica di Enrico II e di Francesco II, avversa ai riformati. Cercò ...
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Famiglia magnatizia ungherese, già nota nel sec. 13º. Nel 1238 si divise nei rami di Illyésházy e di Zerházy. Quest'ultimo, assunto l'attuale nome nel 1584, ebbe notevole importanza storica dal sec. 18º. [...] n Miklós (1582-1645) si convertì dal calvinismo al cattolicesimo e fu uno dei capi della reazione cattolica; Pál (Eisenstadt 1635 - ivi 1713), suo figlio, si distinse quale feldmaresciallo nella lotta contro i Turchi, e ricevette (1687) il titolo di ...
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Teologo luterano (Winnenden 1552 - Dresda 1610). Fautore del luteranesimo più rigido, fu nel 1577 chiamato a Wittenberg come soprintendente e prof. di teologia. Qui L. combatté duramente il filippismo, [...] sicché nel 1587, quando col duca Cristiano la corte sassone inclinò al cripto-calvinismo, egli dovette andarsene a Brunswick, dove si trovò impegnato nella polemica intorno alla dottrina dell'ubiquità. Tornato a Wittenberg nel 1591, da allora si ...
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Caracciolo, Galeazzo
Marchese di Vico (Napoli 1517-Ginevra 1586). Aristocratico napoletano, si legò al circolo di J. de Valdés e abbracciò le idee riformate. Inquisito dal Santo uffizio, nel 1551 lasciò [...] l’Italia e andò in esilio a Ginevra, dove aderì al calvinismo e assunse importanti funzioni nella comunità riformata italiana. Furono celebri la sua biografia, scritta da N. Balbani (1522-87), e un ritratto che gli dedicò B. Croce. ...
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Famiglia principesca polacca, originaria della Lituania; si imparentò con gli Iagelloni, giunse al massimo della sua potenza nel sec. 16º e rimase anche nei secoli successivi una delle maggiori famiglie [...] dei capi della sedizione di M. Zebrzydowski (1606). Janusz (1612-1655), grande etmano di Lituania, si alleò, per difendere il calvinismo e l'autonomia lituana, con Carlo Gustavo di Svezia contro la Polonia. Bogusław (1620-1669), durante la guerra di ...
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Teologo calvinista (Romorantin, Loir-et-Cher, 1626 - Carré, Orléans, 1685); discepolo di M. Amyraut, fu prof. di teologia a Saumur (1666) per due anni, poi si dedicò esclusivamente alla predicazione: rappresenta [...] la cosiddetta scuola di Saumur o pajonismo, che, in reazione al più rigido calvinismo, limitava l'azione della grazia predeterminante nella vita cristiana, facendo maggior posto alla libertà e all'assenso del credente; molti seguaci del P. si ...
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Conde, Louis I di Borbone, principe di
Condé, Louis I di Borbone, principe di
Capostipite della famiglia Borbone-Condé (Vendôme 1530-Jarnac 1569). Figlio cadetto di Charles di Borbone duca di Vendôme [...] e di Françoise d’Alençon, si dedicò alla carriera militare. Convertitosi al calvinismo (1558), assunse, nel 1560, la direzione del partito ugonotto. Sconfitto nella battaglia di Jarnac (1569), fu preso prigioniero e ucciso. ...
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Forma latinizzata del nome del polemista e storico J. Becker (Nidda 1546 - Friburgo in Brisgovia 1608), detto anche Niddanus iunior per distinguerlo dal padre, dello stesso nome (detto Niddanus senior: [...] n. 1500 circa - m. Nidda 1583), che fu pastore luterano. Dal luteranesimo paterno passò prima al calvinismo, poi (1558) al cattolicesimo divenendo sacerdote (1581); fu consigliere imperiale e confessore (1601) di Rodolfo II. È autore di opere ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...