MORETTI, Marcello
Alberto Bentoglio
MORETTI, Marcello. – Nacque a Venezia il 30 novembre 1910 da Guglielmo, elettromeccanico, e da Elvira Ciazzotto, casalinga.
All’età di tre anni si trasferì con la [...] . Dall’inaugurale L’albergo dei poveri di Gorkij a I giganti della montagna di Pirandello; dalla Tempesta di Shakespeare nel ruolo di Calibano, «un nanerottolo forse più buffo che truce» scrisse Silvio d’Amico (2005, V, t. 1, p. 233), a Il Corvo di ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] Didimo", ma il suo campo d'azione rimane lo spettacolo, la critica musicale e drammatica, per la quale usa altri pseudonimi, "Calibano" e "Tom": quest'ultimo sarà quello più noto, derivato dal nome di un suo amatissimo cane.
Due fatti sono indicativi ...
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MORANDI, Gino
Francesco Santaniello
MORANDI (Morandis), Gino. – Nacque a Venezia il 2 maggio 1915 da Attilio, critico musicale e pianista, nonché compositore di musica sacra per la basilica di S. Marco, [...] parte Mario De Luigi, Bruno De Toffoli, Guidi, Vinicio Vianello e Tancredi, partecipò alla collettiva della galleria del Calibano di Vicenza. Sempre nel 1953 ottenne un importante riconoscimento al III premio Marzotto e ricevette il premio Cinzano ...
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Carlo Maria Ossola
I tre pilastri dell’Europa
Nel 2015 si sono celebrati i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, nel 2016 ricorrono – lo stesso giorno, il 23 aprile – i 400 anni della morte di Shakespeare [...] scena II) – sino a far morire Desdemona e avvolgersi nella stessa morte; l’agire precipita nella morte; forze telluriche agitano Calibano, le sue maledizioni, i serpi che lo avviluppano e s’avvinghiano al suo parlare barcollante: «ban, ban, Cacaliban ...
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La storia ridotta sotto il concetto generale dell’arte
Paolo D’Angelo
La storia: arte o scienza?
La storia ridotta sotto il concetto generale dell’arte è il titolo di una memoria che Croce lesse all’Accademia [...] – diventa bella, perché è appercepita come realtà in generale, che si vuol vedere espressa compiutamente» (p. 14). Calibano nella Tempesta di William Shakespeare, o Iago nell’Otello, sono belli anche se fisicamente o moralmente ripugnanti, perché ...
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Geografia dell'America Settentrionale (II, p. 841). - Storia dell'esplorazione (II, p. 842): v. canada e groenlandia, in. questa App.
Popolazione (II, p. 858 e App. I, p. 108).. - Secondo le più recenti [...] , al disdegno insegnato da J.E. Rodò paragonando l'America latina e l'anglosassone rispettivamente ai shakespeariani Ariele e Calibano (rafforzando così la prevenzione contro il "materialismo", i modi bruschi e inurbani e la mancanza d'intelligenza ...
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Romanzo poliziesco
Peppino Ortoleva
di Peppino Ortoleva
Romanzo poliziesco
Affinità elettive: il poliziesco e le scienze sociali
Romanzo poliziesco, detective story, romanzo giallo: le tre espressioni [...] Giano. Indagini sul racconto, Torino 1990.
Carboni, G., Un matrimonio ben riuscito? Note sul giallo d'azione negli USA, in "Calibano", 1978, n. 2.
Catalogo generale dei gialli Mondadori (a cura di L. Raspino), Milano 1996.
Cawelti, G., The Spillane ...
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BARETTI, Giuseppe
Mario Fubini
Ebbe per causa di uomini e circostanze, ma più per il suo carattere irrequieto e combattivo, una vita errabonda e avventurosa: nato a Torino il 24 apr. 1719 da famiglia [...] Goldoni; vi si lodano invece le Fiabe di Carlo Gozzi, per la prima volta forse accostate allo Shakespeare creatore di Calibano e di altri personaggi fantastici (ma quando le poté leggere stampate parecchi anni dopo ne diede un ben diverso giudizio ...
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calibano
s. m. – Nome di un personaggio (Calibano, ingl. Caliban) del dramma La tempesta di W. Shakespeare, schiavo malvagio e deforme, figlio di una strega, che riflette il tipo di selvaggio del Nuovo Mondo; talora assunto, per antonomasia,...