Attore e regista italiano (Milano 1933 - Roma 2012). Dopo aver frequentato la scuola del Piccolo Teatro di Milano, si fece conoscere come mimo e interprete di spettacoli di cabaret, di commedie musicali [...] e di un varietà televisivo (Cab Cobelli). Regista innovativo, capace di raffinate invenzioni visive, ha allestito numerosi testi classici e moderni, rileggendoli in chiave ora polemica ora ironica: Woyzeck ...
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Keaton, Michael
Monica Cardarilli
Nome d'arte di Michael John Douglas, attore cinematografico statunitense, nato a Coraopolis (Pennsylvania) il 9 settembre 1951. Formatosi artisticamente nel mondo del [...] cabaret, K. è riuscito a muoversi con disinvoltura in ruoli ora comici ora drammatici, imponendosi come uno degli interpreti più interessanti della sua generazione. Ha prestato la sua maschera di comedian a registi di grande valore come Ron Howard, ...
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PRÉMARAY, Jules-Martial Regnault de
Alberto Manzi
Autore drammatico francese, nato a Pont-d'Amies nel 1819, morto a Parigi nel 1868. Dopo alcuni tentativi drammatici assai incerti (Le cabaret de la [...] veuve, 1837; Le docteur Robin, 1842), riuscì a fare accettare al Gymnase La Marquise de Rantzau (1843), che lo tolse dall'oscurità. Svolse anche un'attività giornalistica, esercitando in particolar modo ...
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Nome d'arte del regista, attore e produttore tedesco naturalizzato statunitense Michel Igor Peschkowsky (Berlino 1931 - New York 2014). Ha lavorato a lungo, anche come attore, in teatro e nel cabaret, [...] affrontando la prima regia cinematografica con Who's afraid of Virginia Woolf? (1966). Regista colto e versatile, attento ai temi d'attualità quanto alle esigenze spettacolari, ha diretto tra l'altro: ...
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Pseudonimo del poeta francese di origine romena Samuel Rosenstock (Moinesti 1896 - Parigi 1963). Esordì giovanissimo con versi in lingua romena ispirati al simbolismo, quindi si trasferì a Zurigo dove, [...] al Cabaret Voltaire, fondò nel 1916 il dadaismo, che illustrò con il dramma "antipoetico" La première aventure céleste de M. Antipyrine (1916) e con la raccolta di versi 25 poèmes (1918). Dal 1919 a Parigi, collaborò con Breton e il gruppo di ...
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Regista cinematografico statunitense (Chicago 1927 - Washington 1987). Dopo un'attività di ballerino e coreografo passò nel 1962 alla regia teatrale; nel cinema ha esordito con Sweet Charity (1969), gradevole [...] rifacimento musicale delle felliniane Notti di Cabiria. Il successo arrivò con Cabaret (1972), una ricostruzione della Germania anni Trenta, dove l'intreccio è accompagnato da frequenti incursioni musicali e da scoperte ascendenze scenografiche di ...
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Attrice italiana (Parabiago 1929 - Milano 2013). Figlia d'arte, debuttò giovanissima nella compagnia girovaga del padre. Passata alla rivista nel 1948, incontrò D. Fo, divenuto poi suo marito, nello spettacolo [...] di cabaret Il dito nell'occhio (1953). Dal 1958 è stata protagonista delle numerose commedie scritte da Fo. Si è imposta con una recitazione estrosa ed aggressiva, passando con disinvoltura dalla satira spregiudicata di La signora è da buttare (1967) ...
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Attrice e cantante statunitense (n. Los Angeles 1946), figlia di Vincente e di Judy Garland. Già interprete nota di commedie musicali a Broadway, ha ottenuto fama internazionale con l'interpretazione del [...] film Cabaret di B. Fosse, premiato con l'Oscar (1972). Tra gli altri suoi film ricordiamo: Silent movie (L'ultima follia di Mel Brooks, 1976); A matter of time (Nina, 1976), in cui è stata diretta dal padre; New York, New York (1977); Stepping out ( ...
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Attore italiano (Brindisi 1923 - Bologna 2002). Dopo esperienze alla radio e nel varietà, si rivelò come interprete dalla mimica comica e sfrontata al fianco di D. Fo e F. Parenti nell'irriverente cabaret [...] Il dito nell'occhio (1953), seguito da Sani da legare (1954), che gli valsero un'immediata popolarità. Dedicatosi da allora a una intensa attività in teatro (anche con spettacoli propri come Sssst!..., ...
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Attore francese (Brunoy, Essonne, 1928 - Honfleur 2007). Dopo aver studiato recitazione al Centre du spectacle di Parigi, ha svolto un'intensa carriera teatrale recitando alla Comédie Française, ma anche [...] nella rivista, nel cabaret e nel teatro leggero. Ha cominciato l'attività cinematografica negli anni Cinquanta con alcuni piccoli ruoli in Les diaboliques (1955) e Cette sacrée gamine (Mademoiselle Pigalle, 1956). Spesso a suo agio nella commedia, ha ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...