In anatomia, massa trasparente, semifluida, che occupa la maggior parte della cavità del bulbo oculare, essendo compresa tra il cristallino e la retina. Il corpo v. (o in assoluto v.) è il più voluminoso [...] zone è addensata in lamine (lamine, o trabecole, del v.). Svolge prevalentemente una funzione statica, mantenendo la forma del bulbo.
Nel feto il v. è attraversato da un’arteria (arteria ialoidea) che dalla papilla ottica giunge fino al cristallino ...
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In neurologia, si dice di quadro morboso che sembra esprimere una lesione del bulbo spinale o midollo allungato. Sindromi p. Sono dovute all’interessamento bilaterale delle fibre corticobulbari. Sintomi [...] frequenti sono disturbi dell’articolazione della parola e della deglutizione, l’ipomimia, il riso e il pianto spastico, l’andatura a piccoli passi. Mancano invece i segni dovuti alla compromissione del ...
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Primo elemento di parole composte della terminologia medica, di formazione moderna, che significa «occhio».
In patologia, oftalmomalacia, rammollimento del bulbo oculare, che si raggrinza e si atrofizza; [...] si effettua con l’oftalmotonometro, che applica sulla cornea una forza nota mediante un pistoncino: la deformazione del bulbo sarà tanto maggiore quanto minore è la pressione endooculare, ottenibile come valore in mm di mercurio. Oftalmotropometria L ...
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Abnorme sensazione visiva di punti luminosi o scintille, in rapporto a cause diverse, come stimoli fisici (pressione sul bulbo oculare, correnti elettriche ecc.), condizioni morbose (ipertensione arteriosa, [...] crisi emicraniche, intossicazioni ecc.), infine, senza causa apparente. Si tratta di fenomeni endottici, compatibili con una normale funzione visiva, anche se talora possono rappresentare una manifestazione ...
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Esile membrana mucosa che riveste la superficie posteriore delle palpebre per ripiegarsi poi a ricoprire la parte anteriore del bulbo oculare, formando un fondo cieco ( fornice o sacco congiuntivale). [...] Si distinguono pertanto tre parti della c.: la c. palpebrale, la c. bulbare e la c. dei fornici.
La congiuntivite è il processo infiammatorio, acuto o cronico, a carico delle c., spesso di origine infettiva (da virus, batteri, miceti) o allergica ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] sino a circa 9 mm con l’oscurità (riflesso fotomotore). La retina o tunica nervosa, tappezza tutta la cavità del bulbo oculare, dal polo posteriore al contorno del foro pupillare. Vi si distinguono due porzioni, che trapassano direttamente l’una nell ...
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Grave intossicazione alimentare causata dalla tossina botulinica, prodotta dal batterio Clostridium botulinum (➔ botulino). Provoca, dopo disturbi gastrointestinali (vomito, diarrea ecc.), disturbi nervosi [...] specialmente a carico del mesencefalo (paralisi dell’accomodazione e dell’oculomozione) e del bulbo (disfagia, paralisi respiratoria) ed è spesso mortale; i sintomi compaiono dopo 12÷24 ore dall'ingestione di carne insaccata mal confezionata o di ...
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Abnorme sporgenza del globo oculare dai margini orbitali. Può essere bilaterale o unilaterale, costituzionale o acquisito. L’e. bilaterale è tipico del morbo di Basedow e dell’idrocefalo, quello unilaterale [...] è spesso provocato da neoformazioni dell’orbita.
Per misurare il grado di protrusione del bulbo oculare si utilizza l’ esoftalmometro. La misurazione si esegue determinando la distanza fra il vertice corneale e il margine orbitario esterno. ...
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siderosi In patologia, pigmentazione, per lo più a tonalità ocracea, di un organo o tessuto dovuta a deposizione di ferro. Con criterio soprattutto topografico si distinguono varie forme: nella s. corneale [...] la pigmentazione può essere dovuta a emosiderina (s. ematogena) o a schegge di ferro conficcate nel bulbo oculare (s. xenogena); la s. cutanea ha sede di elezione agli arti inferiori, la cute dei quali si presenta irregolarmente pigmentata per ...
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Olfatto e gusto
Giovanni Berlucchi
L'olfatto e il gusto sono definiti 'sensi chimici' perché ci consentono di analizzare le molecole dell'ambiente esterno con le quali veniamo in contatto respirando [...] dotate di proprietà irritanti, e stimolano i nocicettori trigeminali suscitando un senso di bruciore.
Il nervo e il bulbo olfattivo
Da ciascuna narice le informazioni olfattive vengono trasportate all'encefalo tramite il primo paio di nervi cranici ...
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bulbo
s. m. [dal lat. bulbus, gr. βολβός]. – 1. In botanica, germoglio sotterraneo di forma globosa più o meno ovata (tipico quello della cipolla); è costituito da un fusto brevissimo (disco o girello), circondato da foglie generalmente carnose...
bulbare
agg. [der. di bulbo]. – Del bulbo, soprattutto come termine anatomico: sindrome b., sindrome neurologica determinata da lesione circoscritta del bulbo spinale o midollo allungato; uretra b., la porzione dilatata dell’uretra perineale...