Indianista (Colchester 1843 - Chipstead, Surrey, 1922). Studioso del buddismo, mise in valore la tradizione del canone meridionale, in pāli. Fondatore della Pali Text Society (1881), fu professore onorario [...] di letteratura pāli e buddistica a Londra (1882-1912), effettivo di scienza delle religioni a Manchester (1904-15), segretario della Royal Asiatic Society (1880-1904), membro, sin dalla fondazione, della ...
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Figlio (n. 572 - m. 621) dell'imperatore giapponese Yōmei (586-87). Appoggiò il buddismo, inviando in Cina la prima ambasceria ufficiale (607) e adottando il calendario cinese. Promulgò (604) un codice [...] in 17 articoli, che dava al Giappone per la prima volta una nuova nozione di stato con l'imperatore a capo, e un canone di diritti e doveri basato sulla morale confuciana e sul buddismo. ...
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Principe della Battriana, che tra la fine del sec. 2º a. C. e il principio del 1º dominava su un vasto impero dall'Indo e dal Gujarāt sino al territorio gangetico. Il suo interesse per il buddismo (che [...] personalmente) lo inserì nella tradizione indiana. Figura come il protagonista di un'importante opera buddistica in pāli, il Milindapañha ("Le domande di Milinda"), in cui sono trattati sotto forma di dialogo i problemi più importanti del buddismo. ...
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Re dei Kuṣāṇa (sec. 2º d. C.), fondatore di un grande impero che si estendeva dall'Iran orientale e dal Turchestan occidentale a una vasta porzione dell'India nord-occidentale e settentrionale. Favorì [...] il buddismo, le lettere, le scienze, le arti; il suo regno segna un'era della storia dell'India. ...
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la Dinastia indiana del Bihar e del Bengala (secc. 8º-12º), fondata da Gopāla (765 circa), raggiunse il suo apice nelle due successive generazioni, con Dharmapāla (770-810 circa) e Devapāla (810-850). [...] Protettori del buddismo, i P. ne promossero lo sviluppo e la diffusione, con la creazione di centri religiosi e prestigiose università (la più famosa, Vikrāmaśīla, fondata da Dharmapāla), ove si formarono grandi maestri del Mahāyāna. Grande impulso ...
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Imperatore del Giappone (540-571), ventinovesimo della serie. Cercò inutilmente di difendere gli interessi giapponesi in Corea, aiutando i due stati coreani di Paik-che e di Mimana contro quello di Silla [...] (Shinra). Nel 552 dal Paik-che fu introdotto il buddismo in Giappone, il che diede pretesto all'affermarsi di rivalità politiche fra i Soga, sostenitori di K., e i Nakatomi e i Mononobe, oppositori. ...
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Imperatrice del Giappone (n. 544 - m. 628), trentottesimo sovrano della serie. Salì al trono nel 593, e vi rimase fino alla morte. Discendente dal lato materno dalla famiglia Soga, che sotto di lei godette [...] influenza, lasciò governare suo nipote, il principe Shōtoku Taishi, di cui secondò gli sforzi per la diffusione del buddismo. ...
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Re indiano della dinastia Maurya del Magadha; successe al padre Bindusāra nel 274 a. C. Erede d'un impero che comprendeva quasi tutta l'India, limitò la sua azione bellica alla cruenta repressione di una [...] (odierno Orissa). Il rimorso per queste stragi provocò in lui una crisi spirituale, in seguito alla quale si convertì al buddismo di cui fu seguace e zelante protettore sino alla morte (232 a. C.). Le numerose iscrizioni da lui fatte collocare ...
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Re indiano (606-647), e anche poeta drammatico. Di lui ci danno ampie notizie Bāṇa nel suo Harṣacarita e il pellegrino cinese Hsüantsang, che visse alcuni anni alla sua corte. Dopo aver compiuto grandi [...] a tutta l'India settentrionale, H. favorì lo sviluppo culturale, dimostrando nell'ultimo periodo della sua vita una profonda simpatia per il buddismo. Di lui ci restano, fra l'altro, tre drammi, in uno dei quali è evidente l'intonazione buddistica. ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto forma di religione, ancora oggi diffusa...
buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso.