Filosofo greco (1º sec. a. C.), fratello di Antioco di Ascalona e suo successore a capo della scuola accademica ad Atene, dove fu maestro di Marco Bruto e di Cicerone. ...
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FRANCHI (De Franchi), Paolo de', detto il Partenopeo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Napoli nel dicembre 1490, in una nobile famiglia decaduta il cui cognome, Bruto o de Brutis, è testimoniato [...] dal titolo di un'orazione del F. e dalla sua iscrizione sepolcrale. Il F. cambiò il cognome originario con quello della nobile famiglia genovese De Franchi, alla quale fu ascritto nel 1534; nei repertori ...
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Figlio (sec. 1º a. C.) di Ortensio Ortalo, svolse molti incarichi per conto di Cesare durante la guerra civile, fu in seguito proconsole della Macedonia, che consegnò a Bruto dopo la morte di Cesare; fu [...] fatto uccidere poi da Antonio ...
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Figlia (m. 92 a. C.) di M. Livio Druso, tribuno della plebe nel 122 a. C., sposò dapprima Q. Servilio Cepione, da cui ebbe Servilia, madre di M. Giunio Bruto, e poi M. Porcio Catone (98), da cui ebbe Catone [...] detto l'Uticense ...
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Pittore e patriota italiano (Cortale 1827 - ivi 1907). Prese parte ai moti del 1848 e fu nel 1860 con Garibaldi. Le sue opere (Battaglia di Capua; Battaglia di Legnano; Bruto che condanna i figli) hanno [...] un'evidente ispirazione patriottica e morale. Fu deputato al parlamento nella XII e XIII legislatura ...
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Drammaturgo italiano (Prato 1877 - Zoagli 1949). Interventista e combattente della prima guerra mondiale, nel 1919 fu eletto deputato al parlamento. Grande fama gli procurarono i poemi drammatici La maschera [...] di Bruto (1908), L'amore dei tre re (1910), Il Mantellaccio (1911), La Gorgona (1913) e soprattutto La cena delle beffe (1909), nei quali il motivo, tipicamente crepuscolare, del debole che vagheggia di evadere dalla realtà che l'opprime, viene ...
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Figlia (m. 43 a. C.) di Catone l'Uticense, sposò Calpurnio Bibulo console nel 59 a. C., e dopo la morte di lui in seconde nozze (45) il cugino M. G. Bruto; donna di costumi esemplari e di fermo carattere, [...] restò fino alla morte fervente repubblicana; è da ritenere falsa la notizia del suo suicidio ...
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Induno, Domenico
Pittore, (Milano 1815 - ivi 1878). Sedicenne, seguì i corsi di Pompeo Marchesi, di Luigi Sabatelli e di Francesco Hayez. Il suo esordio pittorico, nel 1838, con la tela Bruto che giura [...] di vendicare la morte di Lucrezia, è segnato dal precoce interesse per i temi patriottici. L’anno seguente si aggiudicò il gran premio di pittura con Alessandro infermo e, a seguito di questo riconoscimento, ...
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Drammaturgo (Firenze 1877 - ivi 1944). Compagno di viaggi, in gioventù, di E. L. Morselli, poi giornalista e insegnante, scrisse drammi, spesso accolti da buon successo (Il solco quadrato, 1911, ma rappresentato [...] nel 1922; Giuda, 1923; Bruto, 1924; Socrate, 1927), nei quali rilesse in chiave eroica il mito, la leggenda o l'evento storico, contrapponendo l'anarchica libertà dello spirito alla ferrea razionalità della legge. ...
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Attore (Cartagena 1768 - Granada 1820); esordì a Madrid nel 1791 con poca fortuna, ma presto riuscì a imporsi come grande attore tragico conquistando il pubblico alla naturalezza della sua interpretazione. [...] Fra le interpretazioni, Otello di Shakespeare, Bruto Secondo di Alfieri, Pelayo di Quintana. ...
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bruto
agg. e s. m. [dal lat. brutus «pesante, inerte, stolido», di origine osca]. – 1. agg. Privo della ragione: al ventre serventi a guisa d’animali b. (Boccaccio); o che è proprio delle bestie, materiale: la forza bruta. Di qui, con varî...
brut
‹brüt› agg., fr. [dal lat. brutus «bruto»]. – Propr., greggio; in partic., dello champagne, molto secco, che non ha subìto la seconda fermentazione.