Nome dato da Aristotele al sillogismo retorico, deducente "da verosimiglianze o da segni" (ἐξ εἰκότων καὶ σημείων), e cioè argomentante da premesse non del tutto certe o nei loro dati di fatto o nelle [...] ciò scarso valore nella vera dimostrazione apodittica. Più tardi (il nuovo significato appare per la prima volta, sembra, presso Boezio) il nome passò invece a designare quei sillogismi ellittici, in cui una delle due premesse era sottintesa (p. es ...
Leggi Tutto
Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] già introdotto nelle riflessioni logiche e linguistiche il concetto di predicato, definendolo in relazione alle nozioni di ➔ soggetto e di frase (➔ frasi nucleari).
La definizione di predicato che si ritrova ...
Leggi Tutto
Linguista (n. verso la metà del sec. 10º - m. S. Gallo 1022), monaco nel monastero di S. Gallo, si dedicò al volgarizzamento dei classici, soprattutto dei più letti nelle scuole: il De consolatione di [...] Boezio e i suoi commenti alle Categorie e al De interpretatione di Aristotele, il De nuptiis di Marziano Capella, i Salmi (è dubbio invece se abbia tradotto anche le Bucoliche di Virgilio e l'Andria di Terenzio). L'opera di N. non solo portò un' ...
Leggi Tutto
Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] amandi, I, 442 e II, 432), Orazio (Ep., II, 3, e l'Ars nota anche ai poeti volgari; Antonelli, 1977, p. 105), Boezio, il Pamphilus, Cicerone (Huillard-Bréholles, 1895, pp. 291, 323, 391), Persio; sfoggia un uso 'classico' del metro e dei temi (ibid ...
Leggi Tutto
BARTOLI, Cosimo
Roberto Cantagalli
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Matteo e da Cassandra Carnesecchi (Vitelli, secondo Mancini) il 20 dic. 1503.
Suo padre, che nel 1513 era stato podestà di Pistoia, [...] un posto importante al "divino Tomaso", a s. Paolo e a s. Agostino, e si vale anche delle dottrine di Boezio, del quale pubblicò pochi anni più tardi un volgarizzamento: Della consolazione della Filosofia, Firenze 1551. Va però anche rilevato che il ...
Leggi Tutto
FELICE, Matteo
Gennaro Toscano
La prima opera documentata di questo miniatore napoletano attivo tra il 1467 e il 1493 è il ms. Pal. lat. 1740 della Biblioteca apost. Vaticana, contenente il De consolatione [...] Manetti (ms. g. III. 23) della biblioteca dell'Escorial (Pächt-Alexander, 1970). È stato, infine, collegato a questo gruppo il Boezio della Biblioteca apost. Vaticana, miniato nel 1467 dal F., e riconosciuta l'attività del binomio F.-Ursuleo in altri ...
Leggi Tutto
sussistenza
Alfonso Maierù
Il sostantivo, termine tecnico del linguaggio filosofico (dal latino subsistentia), ricorre nel Paradiso a designare un essere in quanto dotato di esistenza autonoma, o, più [...] materia mentre la s. è dalla forma (I 29 2 ad 5).
Nell'uso del termine D. sembra muoversi sulla linea Boezio-Gilberto; i contesti indicano chiaramente, comunque, che il poeta sottolinea, mediante la scelta di s., l'autonomia sovrana nell'essere di ...
Leggi Tutto
Benedettina (n. 935 circa - m. forse dopo il 973). Nel convento di Gandersheim, nella Germania nord-occidentale, si dedicò, oltre che alle pratiche religiose del suo ordine, alla lettura dei classici (Virgilio, [...] Stazio, Ovidio, Prudenzio, Boezio e soprattutto Terenzio). Di questa formazione sono chiara testimonianza i suoi numerosi componimenti poetici, fatti conoscere dall'umanista C. Celtis che li pubblicò nel 1501: sono un ciclo di leggende a carattere ...
Leggi Tutto
effettivo
Vincenzo Valente
Unicamente in Vn XIX 18 le sue vertudi effettive che de la sua anima procedeano, nel senso di " capaci di produrre un effetto " (il termine latino effectivus è presente nel [...] linguaggio filosofico: cfr. Boezio Porph. comm. sec. 2, 3 " una causa, quae effectiva dicitur ... alia, quae materialis "; Agost. CIV. XII 26 " vi divina et, ut ita dicam, effectiva, quae fieri nescit, sed facere "; Cont. Arr. 12, 9 " manum dei... ...
Leggi Tutto
miseria
Antonio Lanci
Nel senso generico di " infelicità ", messo in particolare risalto dalla contrapposizione con tempo felice, nelle parole di Francesca: Nessun maggior dolore / che ricordarsi del [...] tempo felice / ne la miseria (If V 123): cfr. Boezio Cons. phil. II IV 2 " in omni adversitate fortunae infelicissimum est genus infortunii fuisse felicem " (Scartazzini-Vandelli rimandano anche a Tomm. Sum. theol. II II 36 1 " Memoria praeteritorum ...
Leggi Tutto
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
adastare
(o adastiare) v. tr. [dal provenz. adastar, cfr. fr. ant. haster (mod. hâter), con gli stessi sign., der. di haste «fretta», dal franco haifst «violenza»], ant. – Affrettare, e anche stimolare, incitare, incalzare: la vita non me...