CAPECE MINUTOLO, Filippo
Carlo De Frede
Nato a Napoli (come risulta dalla frequente determinazione "de Neapoli" nei documenti che lo concernono) da un Landolfo, è ricordato per la prima volta dalle [...] 1908, pp. 125-127; cfr. A. Frugoni, Celestiniana, Roma 1954, pp. 94-99. Sulla sua sepoltura e sul romanzesco riferimento del Boccaccio si veda L. de La Ville sur Yllon, La cappella dei Minutolo nel duomo di Napoli, in Napoli nobilissima, IV (1895 ...
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Predicatore e scrittore (Firenze 1300 circa - ivi 1357). Scrittore ascetico, compose lo Specchio di vera penitenza, ragionamenti semplici, umani, persuasivi, che spesso, secondo l'uso della predicazione [...] non tanto per un confronto tra singoli racconti, quanto per rilevare una probabile emulazione (dopo che il libro di Boccaccio aveva mostrato l'efficacia del volgare nella letteratura narrativa), dando prova P., per parte sua, di saper trasformare la ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] di sapere ed avere quello che non sapeva e non aveva; Quale fia la correzione di G. Ruscello sulle novelle di Boccaccio; Alcuni difetti commessi da G. Boccaccio nel Decameron (lo stesso Muratori dà notizia di numerosi altri capitoli di correzioni a ...
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PIETRO dell'Aquila
Caterina Bruschi
PIETRO dell’Aquila. – Nacque, probabilmente tra il 1273 e il 1279, a Tornimparte (L’Aquila).
Dopo il periodo di noviziato, con tutta probabilità trascorso presso [...] , Ad Claras Aquas 1954, pp. 1-99; Giovanni Villani, Nuova Cronica, a cura di G. Porta, Parma 1991, XII, p. 58; Giovanni Boccaccio, Decameron, I, 6; I, 7, a cura di V. Branca, Torino 1992.
G. Mazzucchelli, Gli scrittori d’Italia, II, Brescia, 1763, pp ...
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GIUNTINI (Junctinus o Junctin), Francesco
Germana Ernst
Nacque a Firenze il 7 marzo 1523 (stile fiorentino 1522). Le notizie biografiche su questo carmelitano, che fu maestro di teologia, letterato [...] Ragionamento, che non è riuscito ancora a vedere, avanza taluni suggerimenti, inviando al proprio interlocutore dei sonetti di Boccaccio e uno proprio scritto in risposta a un sonetto astrologico di Alfonso Cambi Importuni. Le capacità poetiche del G ...
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DOMENICO da Peccioli (da Peccori, de Pesulis, Pecciolus, Pecciolanus)
Silvana Vecchio
Al secolo Salvatore, nacque a Pisa da una antica e nobile famiglia, originaria dell'omonimo castello delle colline [...] che fa di Seneca una sortadi cristiano involontario, e di intervenire nel dibattito che da s. Gerolamo a Dante e a Boccaccio si è sviluppato intorno alla questione se Seneca si sia potuto salvare anche senza battesimo. L'opinione personale di D., che ...
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DE NOBILI, Flaminio
Flavio De Bernardinis
Nacque a Lucca nel 1533 da Fabrizio e Chiara di Filippo.
La famiglia era originaria della Garfagnana, con l'antico nome Della Pieve, ma, ai tempi in cui il [...] dall'uso che ne fece il'Petrarca. Appunto con l'autorità di questo, dei greci, dei latini, di Dante, del Boccaccio, si afferma che l'intelletto è occhio dell'anima e a questo spetta focalizzare la bellezza squisitamente spirituale. La donna ama l ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] una tecnica che punta a coinvolgere e ammonire (anche a divertire e distrarre, come denunciavano ➔ Dante e ➔ Giovanni Boccaccio), più che a spiegare e approfondire.
Sono dunque due tecniche oratorie diverse, anche se spesso concomitanti, l’una decisa ...
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COLONNA, Landolfo
Massimo Miglio
Figlio di Landolfo, come risulta da una bolla di Bonifacio VIII del 3 febbr. 1298, nacque intorno al 1250; la famiglia era del ramo dei Colonna signori di Gallicano. [...] E. Pellegrin, Un manuscrit de Justin annoté par L. C. ..., ibid., pp. 241-249; M. T. Casella, Il volgarizzamento liviano del Boccaccio, ibid., IV (1961), pp. 79 s.; G. Billanovich, Tra Dante e Petrarca, ibid., VIII (1965), pp. 30-38; A. Petrucci, La ...
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GOGGIO (Goggi, Gogio, Gogo), Bartolomeo
Anna Laura Saso
Nato a Ferrara intorno al 1430, fu al servizio del duca Ercole I d'Este. Poche le notizie sulla sua biografia; sappiamo, tuttavia, che intraprese [...] e infondatezza della disuguaglianza dei sessi. Egli rintuzza le calunnie mosse contro le donne da scrittori, come il Boccaccio (si pensi al Corbaccio), che le denigrano sistematicamente o dai predicatori, che dai loro pulpiti alimentano la misoginia ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....