MATURI, Sebastiano
Guido Calogero
Pensatore, nato ad Amorosi (prov. di Benevento) il 17 gennaio 1843, morto a Napoli il 15 febbraio 1917. Scolaro, a Napoli, di BertrandoSpaventa e di Augusto Vera, [...] da discorsi tenuti ai licei di Trapani e Avellino: il primo è tra i migliori saggi bruniani apparsi dopo quelli dello Spaventa. Di più vasto respiro il libro Uno sguardo generale sulle forme fondamentali della vita (Napoli 1888), e, dopo due saggi ...
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JAJA, Donato
Guido Calogero
Filosofo, nato a Conversano nel 1839 e morto il 15 marzo 1914 a Pisa, dove insegnava dal 1887 filosofia teoretica all'università. Venuto a Napoli verso il 1860, fu scolaro [...] 'università di Bologna, rimanendovi fino al 1868. Ivi conobbe l'hegeliano Angelo Cammillo De Meis, e per mezzo suo BertrandoSpaventa, la stima del quale si veniva facendo sempre maggiore anche nell'animo del Fiorentino. Ma solo più tardi il pensiero ...
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MASCI, Filippo
Guido Calogero
Filosofo, nato a Francavilla al Mare il 29 settembre 1844, morto il 7 dicembre 1922 a Napoli. Dal 1885 al 1919 fu professore di filosofia nell'università di Napoli, dopo [...] avere insegnato un anno in quella di Padova.
Scolaro di BertrandoSpaventa, cominciò con lo studiare Hegel (il suo primo saggio scientifico è un articolo sulla Dialettica del limite nella logica di Hegel, in Rivista bolognese, 1867), ma presto ...
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Croce: la lezione di De Sanctis
Emma Giammattei
La grande fedeltà
All’indomani della morte di Benedetto Croce, Gianfranco Contini e Francesco Flora posero con ragioni complementari la questione del [...] la solitudine di De Sanctis nel proprio tempo, anche all’interno del gruppo intellettuale di provenienza, degli hegeliani, da BertrandoSpaventa a Imbriani ad Angelo Camillo De Meis, è forse il dato più significativo, attestato dal romanzo di quest ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] Italia degli anni Sessanta riuscisse ad attuare animosa il programma che le suggerivano la celebre prolusione napoletana di BertrandoSpaventa e il dimenticato proemio di Eugenio Ferrai al proprio volgarizzamento della Letteratura greca del Muller. L ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] 'ultimo decennio: e invero troppo forte era l'interesse risorgimentale per la questione negli scritti di BertrandoSpaventa (ora nel volume Rinascimento, Riforma, Controriforma, Venezia, La Nuova Italia, 1928), di Francesco Fiorentino, La filosofia ...
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Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] il sacerdozio, avrebbero trovato posto nell’insegnamento secondario e in alcuni casi anche in università: i nomi di BertrandoSpaventa e Roberto Ardigò sono un esempio significativo. Ma erano numerosi anche quei preti che, soprattutto nei piccoli ...
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Dalla concordia discors alla polemica: filosofia e psicologia di una vicenda
Gennaro Sasso
L’amicizia come tema storiografico
La recensione che, nel 1949, Benedetto Croce dedicò al secondo dei due volumi [...] , e a Georg Wilhelm Friedrich Hegel, il giovane Gentile era stato posto a stretto contatto con il pensiero di BertrandoSpaventa, nel quale l’idealismo aveva toccato, a suo parere, il punto estremo della maturità. Senza dubbio, Gentile non era ...
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Le eredita/1: i rosminiani
Paolo Marangon
Antonio Rosmini (Rovereto 1797-Stresa 1855) si presenta come una personalità geniale e poliedrica, il cui influsso nell’Ottocento e nel Novecento si estende [...] sia laico che cattolico, l’interpretazione della gnoseologia e della metafisica del filosofo di Rovereto. Sulla scia di BertrandoSpaventa, infatti, egli guardava a Rosmini come al Kant italiano e a Gioberti come allo Hegel italiano: pertanto la ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] del compimento della rivoluzione liberale col ridimensionamento dell’attuale realtà ecclesiale, come in Quintino Sella o BertrandoSpaventa, o decisi a un annichilimento della sede pontificia come in Michele Amari, faceva da comun denominatore ...
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