Tariq ibn Ziyad
Comandante berbero (sec. 8°). Guidò le truppe musulmane che da Tangeri, attraversando lo stretto, sbarcarono nella Penisola Iberica nel 711, ai piedi di una montagna che da T. prese il [...] nome (Jebal Tariq, Gibilterra), dando così inizio alla conquista di . T. era cliente del vicereggente (wali) omayyade dell’Ifriqiya, Musa ibn Nusayr, in nome del quale fu condotta l’impresa, che consegnò ...
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NEFŪSAH (o meglio Nafūsah; in berbero Infūsen)
Francesco BEGUINOT
Nome di una popolazione berbera che, secondo il quadro genealogico riportato da Ibn Khaldūn (v. berberi), formava uno dei quattro rami [...] delle truppe regolari.
I Nafūsah oltre che adoperare l'arabo come lingua di cultura e nelle relazioni esterne, hanno un linguaggio berbero che presenta delle varietà fra la zona di Yefren da una parte e quella di Fassāṭō-Nālūt dall'altra, e che si ...
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Kutāma (anche Kitāma) Gruppo etnico berbero che al tempo della conquista musulmana occupava la regione montuosa dell’Algeria di NE, tra l’altopiano dell’Aurès e il Mediterraneo. Nel 10° sec. su di esso [...] si appoggiò il califfato dei Fatimidi. I discendenti sono stanziati nella Grande e nella Piccola Cabilia, e nel territorio di Homs (Tripolitania) ...
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HĀMĪM al-MUFTARĪ
Francesco Beguinot
Ī Berbero del Rīf (Marocco settentrionale), che verso il 313 dell'ègira (925-926 d. C.), si fece iniziatore presso la tribù dei Ghomārah d'una specie di riforma dell'Islām, [...] , di cui gli storici arabi hanno conservato qualche frase tradotta in arabo. Morì combattendo contro i Berberi Masmūdah. Fu soprannominato in arabo al-muftarī (il falsario).
Bibl.: al-Bakrī, Description de l'Afrique septentrionale, trad. De Slane ...
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Zanāga (o Ṣanhāgia) Nome arabo (rispecchiante il berbero Iznāgen) di una delle grandi suddivisioni dei Berberi, con il quale si indica anche soltanto l’intero ramo occidentale di questo popolo, dalla [...] Mauritania al Senegal. I Z. costituivano già nel 7° sec. la stirpe dominante fra i nomadi dell’Africa nord-occidentale, e furono fino al 1233 alla testa di una confederazione che raggruppava quasi tutti ...
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. Nome che nel linguaggio berbero dei Tuāreg significa "re, capo supremo" ecc., e corrisponde all'arabo sulṭān. Esso designa presso alcune popolazioni tuāreg il capo ereditario della confederazione o di [...] un particolare raggruppamento. Il nome viene derivato da ama "possessore", n (particella di genitivo), e akal "paese"; secondo altri da amen-n-ukal "signore del paese". Ma si tratta di etimologia non del ...
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SADRĀTAH (nella pronuncia araba dialettale Sedrāta; in berbero Isedrāten)
Francesco Beguinot
Tribù berbera del ramo etnico dei Lawātah della quale si trovano nuclei e tracce toponomastiche in varie zone [...] dell'Africa del Nord, sia durante il Medioevo, sia in epoca moderna. Famosa fra tutti è l'oasi e la città di Sadrātah, nel sud algerino (in vicinanza di Wārglah), ove si rifugiò una parte della popolazione ...
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Ifriqiya
La parte orientale del Maghreb, di popolamento berbero, il cui nome arabo deriva dal latino Africa e che comprendeva un territorio sovrapponibile in gran parte alla Numidia romana, ossia all’od. [...] Tunisia tranne le regioni meridionali desertiche, all’Algeria nordoccidentale e alla Tripolitania. L’estensione dell’I. storica variò tuttavia sensibilmente con le diverse dominazioni che vi si susseguirono ...
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SHILḤAH (tashilḥāit, ecc.)
Francesco BEGUINOT
Nome di origine araba del linguaggio berbero degli Shelūḥ, che nel Marocco di sud-ovest costituisce un gruppo dialettale con proprie caratteristiche e una [...] è usata dagl'indigeni anche per designare altri dialetti (Gerba, Tamezratt, Augila, ecc.); probabilmente fu in origine applicato dagli Arabi conquistatori al linguaggio berbero in generale, e poi è stato adottato da alcuni gruppi di berberofoni. ...
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(arabo Ṭàngia) Città del Marocco settentrionale (669.685 ab. nel 2004), capoluogo della prov. di T.-Tétouan (11.570 km2 con 2.586.000 ab. nel 2007). Situata allo sbocco occidentale dello Stretto di Gibilterra, [...] internazionale.
Tra le più antiche città dell’Africa settentrionale, Tingis (gr. Θίγγις) fu sempre centro esclusivamente indigeno (berbero), pur avendovi preso stanza Puni e Gaditani. Dapprima sotto influenza punica, fu in seguito (2° e 1° sec ...
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berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, Tunisia e Tripolitania (riunite nella...