MARCHESI, Salvatore
Anna Chiara Fontana
Nacque a Parma il 2 febbr. 1852 da Napoleone, calligrafo, e da Giovanna Quarantelli. L'influente figura dello zio paterno, Luigi, affermato pittore paesaggista, [...] (il M. ne fu eletto presidente nel 1913), teso a promuovere anche immagini di costume (Donna con ventaglio, Donna con scialle, Berbero con lancia, 1890-1910, e Pierrot, 1900-20: Parma, collezione privata, ripr. ibid., pp. 67, 188-193).
Nel 1925 a ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] lingue semitiche formano uno dei cinque gruppi della famiglia camito-semitica, insieme con l’egiziano, il libico-berbero, il cuscitico e il ciadico (questo con qualche riserva).
Fonologia, morfologia, sintassi. La fonologia semitica è caratterizzata ...
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. La voce "barbareschi" e le frasi "stati barbareschi, pirati barbareschi" ecc., sebbene etimologicamente possano riferirsi alle popolazioni in genere della Barberia e alle varie epoche della loro storia, [...] di essi pose la regione sotto la sovranità della Porta, assicurandole così appoggi materiali e morali (v. algeria e berberi). L'Algeria turca costituiva un pascialicato che comprendeva le provincie di Algeri, di Orano, del Titteri (Tīṭarī), e di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam: Abbasidi e Fatimidi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Abbasidi governano dal 750 al 1258, quando i Mongoli [...] capitale abbaside fino all’892.
Lo strapotere dell’elemento turco (in realtà anche sogdiano, corasmio, cazaro, curdo, armeno, arabo e berbero) si mostra già con l’elezione, da essi imposta, di al-Mutawakkil che però paga con la vita la sua volontà di ...
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GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] perduta". Conservarono intatte le velari, anche dinanzi a vocali palatali, le voci latine che troviamo nel Basco […], nel Berbero […], nel celtico insulare […] e i più antichi elementi latini nelle lingue germaniche" (ibid., p. 173).
Il G. non ...
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TREVISAN, Benedetto
Martino Mazzon
– Nacque probabilmente a Venezia attorno al 1428, dal futuro consigliere ducale Francesco Trevisan (figlio di Benedetto «il grasso») e da Felippa di Pietro Donà; apparteneva [...] , ma in seguito ci ripensò e si tirò indietro, probabilmente spaventato dall’esecuzione a Istanbul degli inviati del sovrano berbero di Tunisi. Nel 1487, invece, ormai sessantenne, andò come capitano a Creta; fu, quello, il suo unico incarico in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il califfato degli Omayyadi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 661-750 la umma è governata da Damasco. La flessibilità [...] tuttavia quella che portò i musulmani ad attraversare lo Stretto di Gibilterra – che deve il suo nome al condottiero berbero, Tariq ibn Ziyad (?-720), responsabile dell’impresa – e a metter piede nella penisola iberica. Una volta sconfitti i Visigoti ...
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NUBIA (A. T., 115)
Giuseppe Stefanini
Regione dell'Africa nord-orientale compresa fra il 24° e il 16° lat. N. e delimitata a E. dal Mar Rosso e a O. dal deserto Libico. Essa non ha confini precisi e [...] km. a S. della 4ª è Abu Hamed, posto al piede della 5ª cateratta, che si prolunga per 185 km. tra questa città e Berber, centro carovaniero per il Mar Rosso. Alquanto più a S., alla confluenza dell'Atbara, è El Damer. La 6ª cateratta, di Shabluka, è ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] lingue adotta invece l’ordine VSO (presente ad es. nelle lingue celtiche, in ebraico, in aramaico, in arabo classico, in berbero, in masai, ecc.). Gli ultimi tre tipi, invece, hanno indici di occorrenza irrilevanti. In sostanza, le lingue del mondo ...
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FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] il ruolo di presiedere il consiglio di reggenza, afferma che, se non fosse stato d'origine "gentile" (Pietro, sembra, era berbero e si chiamava Ahmad) e verosimilmente ancora musulmano, "il Regno di Sicilia avrebbe goduto sotto di lui di molta ...
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berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, Tunisia e Tripolitania (riunite nella...