Musicista statunitense (Chicago 1909 - New York 1986). Virtuoso di clarinetto, dopo aver suonato in varie orchestre di jazz dall'età di dodici anni, nel 1934 costituì la sua prima orchestra che divenne la più celebre d'America. Il suo successo risvegliò l'interesse del mondo intorno al jazz che dal 1936 cominciò a godere una vasta popolarità con il nome di swing (e G. ebbe appunto il soprannome di ...
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Genere musicale sorto negli USA intorno all’inizio del 20° sec., frutto di un lungo processo di sincretismo tra forme musicali occidentali e poetiche africane, che risalivano alla memoria culturale degli [...] il sax tenore, Sidney Bechet per il sax soprano, Benny Carter per il sax contralto.
L’ascesa del solista attraverso il mezzo radiofonico. Figura dominante del periodo fu B. Goodman. Emerse il ruolo dell’arrangiatore, che non sempre coincideva con ...
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Cantante statunitense di jazz, nata a Philadelphia il 7 aprile 1915, morta a New York il 17 luglio 1959. Dopo un'infanzia e una giovinezza segnate da drammatiche vicende familiari e personali, nel 1931 [...] riuscì a ottenere una scrittura come cantante in un localino di Harlem. Presentata a BennyGoodman da un critico musicale, due anni dopo incise i suoi primi dischi (Your mother's son-in-law e Riffin' the scotch).
Fra il 1935 e il 1946 cantò nelle ...
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Compositore sovietico di origine armena, nato a Tiflis il 6 giugno 1903. Dopo aver studiato alla scuola di musica Gnesin di Mosca dal 1922 al 1929, frequentando contemporaneamente la facoltà di scienze, [...] 1943), Fantasia russa (1944), Ode funebre in memoria di Lenin (1948), 3 Suites da Spartak (1955), composizione Jazz (per BennyGoodman, 1966) e altra musica da camera, per strumenti solisti, per coro, oltre a trascrizioni di musica popolare.
Bibl.: J ...
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WILSON, Theodore, detto Teddy
Antonio Lanza
Pianista statunitense di jazz, nato ad Austin (Texas) il 24 novembre 1912, morto a New Britain (Connecticut) il 1° agosto 1986. Studiò piano e violino a Tuskegee [...] in Europa (anche in Italia, dove incise Piano solos, 1974) e in Giappone; partecipò al film The BennyGoodman story (1956). Stilista purissimo, ha modernizzato la concezione pianistica affrancandola dalla maniera stride e proseguendo in modo più ...
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pop
Ernesto Assante
La musica come fenomeno di massa
Pop è l’abbreviazione del termine inglese popular («popolare»), con cui sono state qualificate produzioni e manifestazioni artistiche di vario tipo [...] vide spopolare il genere swing delle grandi orchestre di Duke Ellington, Count Basie, Jimmy e Tommy Dorsey, Glenn Miller e BennyGoodman. È stato ancora una volta l’incontro tra due culture, quella del ritmo prepotente del jazz e quella della musica ...
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Mancini, Henry (propr. Enrico Nicola)
Paolo Patrizi
Musicista e compositore statunitense, di origine italiana, nato a Cleveland il 16 aprile 1924 e morto a Los Angeles il 14 giugno 1994. Figlio di una [...] con Glenn Miller per The Glenn Miller story (1953; La storia di Glenn Miller) di Anthony Mann e con BennyGoodman per The BennyGoodman story (1956; Il re del jazz) di Valentine Davies. I due incontri si rivelarono decisivi in quanto contribuirono ad ...
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GOODMAN, Benjamin David, detto Benny
Leonardo Pinzauti
(App. III, I, p. 769)
Clarinettista e direttore d'orchestra jazz statunitense, morto a New York il 13 giugno 1986. È noto come il ''re dello swing''.
A [...] ). A lui si deve un Metodo per clarinetto (1941).
Bibl.: D. R. Connor, W. W. Hicks, B. Goodman on the record: a bio-discography of B. Goodman, New Rochelle 1969; F. Fayenz, Il jazz dal mito all'avanguardia, Milano-Roma 1970; A. Polillo, Jazz, Milano ...
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