Botanico (Chandernagor, Bengala, 1830 - Firenze 1898); professore di botanica in diverse università e infine a Firenze, socio nazionale dei Lincei (1880). Si occupò di morfologia e di sistematica; diresse [...] dal 1872 il Nuovo giornale botanico italiano ...
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La foresta caratteristica delle regioni equatoriali, dove la temperatura è piuttosto alta, senza escursioni notevoli, per tutto l’anno e la piovosità è del pari elevata (più di 1500 mm di precipitazioni [...] licheni); spesso la foresta è impenetrabile per il groviglio delle liane e delle radici caulogene di vari alberi. Tipici esempi si hanno nell’Amazzonia, nella Guyana, nelle Antille, nel bacino del fiume Zaire, nell’Indonesia, sulle coste del Bengala. ...
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Scienza indiana: periodo classico. Agricoltura e botanica
Rahul Peter Das
Gyula Wojtilla
Agricoltura e botanica
Agricoltura
di Rahul Peter Das, Gyula Wojtilla
Nell'India classica si distingueva l'agricoltura [...] trattano di orticoltura è un'impresa sicuramente ardua; l'unico testo databile con relativa certezza è il Vṛkṣāyurveda di Surapāla, composto in Bengala tra la fine dell'XI sec. d.C. e gli inizi del XII, che però, oltre ad alcuni versi dello stesso ...
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bengala
s. m. [dal nome della regione indiana del Bengala, dove si usavano un tempo fuochi colorati, come segnali nella caccia alla tigre], invar. (plur. raro, -i). – Fuoco d’artificio costituito da un cannello di carta resistente, caricato...
bengali
(anche bengalése o bengàlico) s. m. e agg., invar. [dal bengalese bengāli, propr. agg. f., sottinteso bhāṣā «lingua»]. – Lingua neoindiana del ramo indoario, viva e in uso nel delta gangetico, con notevoli differenze tra la varietà...