Critico, erudito, bibliofilo e novelliere (Parigi 1820 - Châtelguyon 1874). Oltre a un'Histoire du sonnet pour servir à l'histoire de la poésie française (2a ediz. 1856), a studî su Jean de Schelandre [...] des gens de lettres (1862), lasciò importanti scritti sulla letteratura del suo tempo: Mélanges tirés d'une petite bibliothèque romantique (1867; 2a ediz., col titolo Bibliographie romantique, 1872); Charles Baudelaire, sa vie et ceuvre (1868). ...
Leggi Tutto
Critico e saggista italiano (Bagni di Lucca 1923 - Firenze 2012); prof. di letteratura francese nell'univ. di Firenze (poi prof. emerito); condirettore (dal 1975) della collana Saggi critici; condirettore [...] anche un fine lettore e interprete di poeti e prosatori (Da Montaigne a Baudelaire. Prospettive e commenti, 1971; Sedici commenti a Baudelaire, 1976; Analisi e variazioni, 1982; Ai margini dell'autobiografia, 1986). Ha successivamente pubblicato ...
Leggi Tutto
Calasso, Roberto. - Scrittore e saggista italiano (Firenze 1941 - Milano 2021). Dopo essersi laureato in letteratura inglese con M. Praz, entrò giovanissimo nella casa editrice Adelphi divenendone direttore [...] K. (2002), Cento lettere a uno sconosciuto (2003), La follia che viene dalle Ninfe (2005), Il rosa Tiepolo (2006), La folie Baudelaire (2008), ultimo tassello del retablo che ha preso avvio con La rovina di Kash, L'ardore (2010), la raccolta di saggi ...
Leggi Tutto
Poeta e critico inglese (Milford Haven, Galles, 1865 - Wittersham, Kent, 1945). Nel 1886 il suo primo studio critico, An introduction to the study of Browning, attrasse l'attenzione di W. Pater, che fu [...] contemporanea. Il suo Symbolist movement in literature (1899) e la traduzione di Les fleurs du mal di Baudelaire esercitarono profondo influsso sui giovani letterati inglesi. La sua opera più importante rimane The romantic movement in English ...
Leggi Tutto
simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] e di T. Carlyle, le teorie di H. Bergson, che sostennero autorevolmente l’indirizzo simbolista. Figura influente è quella di C. Baudelaire: alcuni temi delle Fleurs du mal (1857), come il satanismo, il gusto per il macabro, la sensualità, oltre alla ...
Leggi Tutto
Poeta e critico inglese (Londra 1905 - Bickley, Kent, 1993). Esordì come poeta nel 1922 con Masques and poems, cui seguirono Poems (1926) e Inscription on a fountain head (1929), raccolte di versi eleganti [...] : a self-portrait, 1950) e Ruskin (John Ruskin, the portrait of a prophet, 1949). Tra gli altri scritti si ricordano: Baudelaire and the symbolists (1929); Aspects of 17th century verse (1933); Four portraits (1945); il libro di saggi The singular ...
Leggi Tutto
Poeta ungherese (Miskolc 1900 - Budapest 1957). Profondamente pessimista, come emerge dalle sue poesie (Föld, erdő isten "Terra, forza, dio", 1922; Fény, fény, fény "Luce, luce, luce", 1925; Te meg a világ [...] Tücsökzene ("Musica di grilli", 1947) e A huszonhatodik év ("Il ventiseiesimo anno", 1957). Traduttore fecondo, i suoi lavori (Örök barátaink "I nostri eterni amici", post., 1958) hanno interessato numerosissimi poeti, da Baudelaire a ῾Omar Khayyām. ...
Leggi Tutto
Critico belga di lingua francese (Chênée, Liegi, 1902 - Bruxelles 1991). Esponente di spicco della nouvelle critique, fu prof. alle univ. di Edimburgo, Baltimora, Zurigo e Nizza. Nei suoi studî è risalito [...] 1963; trad. it. 1972); Entre moi et moi. Essais critiques sur la conscience de soi (1977); La poésie éclatée. Baudelaire, Rimbaud (1980); La pensée indeterminée (3 voll., 1985-90). Espose le proprie riflessioni metodologiche in Les chemins actuels de ...
Leggi Tutto
Flaubert, Gustave
Riccardo D'Anna
Il tormento dello stile
L'immagine più spesso ricorrente dello scrittore francese Gustave Flaubert, che era figlio di un illustre chirurgo, è una celebre caricatura [...] l'anno 1857, quando nella stessa città, Parigi, escono quasi contemporaneamente, in volume, I fiori del male di Charles Baudelaire e Madame Bovary di Gustave Flaubert. Questi due libri riassumono, per così dire, l'eredità del Romanticismo, diviso fra ...
Leggi Tutto
(App. III, I, p. 541)
Poeta e saggista francese, morto a Parigi il 22 settembre 1984. Eletto nel 1968 all'Académie Française, se ne dimise clamorosamente nel 1975. Poeta profetico, assegna al linguaggio [...] 'a, materialit'a, male) che richiamano piuttosto la lacerazione originaria avvenuta tra l'Uomo e il suo Dio.
Saggi: Baudelaire (1967); Le monde est intérieur (1967); Autobiographies (1970); Choses dites (1970); Pour une politique de la culture (1971 ...
Leggi Tutto
baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...