Critico letterario (Ginevra 1897 - Thonex, Ginevra, 1981), professore di letteratura francese nell'università di Ginevra dal 1936. Fondatore della cosiddetta "scuola di Ginevra", pose alla base del proprio [...] rêverie, 1962; Senancour: sensations et révélations, 1966; Fénelon, 1967), si occupò anche di autori e movimenti contemporanei (De Baudelaire au surréalisme, 1933, trad. it. 1948; Paul Valéry et la tentation de l'esprit, 1946; Vérité et Poésie, 1964 ...
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Scrittore francese (Lione 1809 - Mostaganem, Algeria, 1859); temperamento stravagante e vigoroso, si rivelò ben presto come uno dei più amari "poètes maudits"; i suoi versi (Rhapsodies, 1932), le sue prose [...] , le lycanthrope", levarono scandalo, senza dargli fama, anche se gli attirarono le simpatie d'un ristretto numero di amici, tra cui Gautier e, in seguito, Baudelaire. Deluso dall'insuccesso della sua opera, emigrò in Algeria dove morì miseramente. ...
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Poeta e chansonnier (Lione 1821 - ivi 1870). Premiato dall'Académie française per una poesia giovanile, Les deux anges, fu autore, per i testi e per la musica, di numerose canzoni, a sfondo filosofico [...] di deportazione (1851). Raccolte nei 4 voll. di Chants et chansons (1851-54), le sue canzoni ebbero una prefazione di Baudelaire che ebbe lo spessore e l'importanza di un vero e proprio saggio. Graziato, si dedicò alla canzone popolare di argomento ...
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Poeta e critico francese (Parigi 1864 - ivi 1936). Funzionario statale, dal 1900 commissario di polizia, fu tra i fondatori del Mercure de France e di Le sagittaire (1900). Esordì sotto l'influenza di [...] volse a un'ispirazione neoclassica (Le bocage, 1895; La couronne des jours, 1905). Tra le sue opere di critica si ricordano: Baudelaire et la religion du dandysme (1918); La mêlée symboliste (3 voll., 1918-22); En marge de la mêlée symboliste (1936). ...
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Poeta ungherese (Arad 1886 - Budapest 1928). Collaborò con varî giornali e fu tra i principali rappresentanti del gruppo della rivista progressista Nyugat ("Occidente"). Già dalla prima raccolta Hajnali [...] (Lomha gályán "Su galea pigra", 1917; Az öröm illan "La gioia fugge", 1922; Lélektől lélekig "Dall'anima all'anima", 1928). T. ha svolto inoltre una pregevole opera di traduttore (J. Keats, Ch. Baudelaire, Th. Gautier, G. de Maupassant, ecc.). ...
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CANUDO, Ricciotto
Sisto Sallusti
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 2genn. 1877 da Eugenio e da Emilia Stampacchia. Conseguita la licenza presso la sezione fisicomatematica dell'istituto tecnico di [...] il corso degli allievi ufficiali a Bari e continuando a studiare i suoi autori prediletti, fra i quali Dante, Poe, Baudelaire.
Nel 1898 riuscì a farsi pubblicare dall'editore Cappelli, a Bologna, sotto lo pseudonimo di Karola Olga Edina (Karola e ...
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Scrittore francese (Parigi 1866 - ivi 1955). Studiò all'École polytechnique, poi all'univ. di Heidelberg. Dal 1914 entrò nella Académie des sciences morales et politiques. Pubblicò in Francia e in Germania [...] 'impérialisme démocratique (1907), Le mal romantique: essai sur l'impérialisme irrationnel (1908), Les mystiques du néoromantisme (1911). Notevoli sono inoltre i suoi studî su F. Nietzsche, G. Flaubert, Ch.-A. Sainte-Beuve, Ch. Baudelaire, M. Proust. ...
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Piperno, Alessandro. – Scrittore italiano (n. Roma 1972). Docente di letteratura francese presso l'Università Tor Vergata di Roma, ha raggiunto il successo nel 2005 con il romanzo Con le peggiori intenzioni, [...] . Autore complesso e raffinato, ha scritto i saggi critici: Proust antiebreo (2001); Il demone reazionario. Sulle tracce del "Baudelaire" di Sartre (2007). I temi del passato e della famiglia ritornano nel romanzo Persecuzione (2010), che insieme a ...
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Giornalista, pittore e poeta danese (Helletoft, isola di Langeland, 1864 - Gentofte 1931). Dopo alcuni anni di attività giornalistica, collaborò con V. Stuckenberg alla rivista mensile di J. Jørgensen: [...] e di memorie: Antonius i Paris ("Antonio a Parigi", 1896) e Valfart ("Pellegrinaggio", 1896). La indiscussa familiarità con la poesia di Baudelaire e di Verlaine, di Rimbaud e di Mallarmé, si avverte ovunque nella sua più alta e raffinata lirica (da ...
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Scrittore francese (Riez 1784 - Parigi 1830). Colpito giovanissimo da una grave malattia che lo portò al suicidio, espresse la sua personalità aggressiva e contraddittoria nell'avvocatura, in politica, [...] in prosa. La sua fama è legata all'Album d'un pessimiste (post., 2 voll., 1835), lucida apologia del suicidio, lodata per la cupa originalità e la qualità stilistica da Baudelaire e più tardi da Breton, che vide in R. un precursore del surrealismo. ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...